Divinita' imperfette. Una collezione di circa 50 opere prevalentemente in ceramica. Il racconto estetico e concettuale ha l'intenzione di risalire alla concezione iniziale degli archetipi e alle teogonie dei miti, in particolare quelli che riguardano i profili di divinita' femminili ambivalenti: creative e distruttive insieme.
Stefania Pennacchio presenta in occasione della mostra “Divinità imperfette” una collezione di circa cinquanta opere prevalentemente in ceramica. Il racconto estetico e concettuale ha l’intenzione di risalire alla concezione iniziale degli archetipi e alle teogonie dei miti, in particolare quelli che riguardano i profili di divinità femminili ambivalenti: creative e distruttive insieme.
Il viaggio va dalle veneri paleolitiche alle divinità greche, per un rimando immediato alla prerogativa delle madri portatrici di vita ma anche di forze psicologiche annientatrici.
I riti del passaggio e della fertilità, le iniziazioni e il menarca sono registrati dal gesto sulla materia e raccontati dalle trame cromatiche e dal fuoco.
La produzione artistica di Stefania Pennacchio tocca il tema dell’oggettivazione del corpo femminile, che coincide, dal periodo preistorico, con la misticità dell’oggetto scultorio che la rappresenta quale contenitore di significati profani.
La tecnica delle ceramiche va dal raku alla maiolica, alla ceramica sperimentale, dove antichi segreti di ceramisti calabresi si contaminano con la ricerca alchemica svolta dall’artista da vent’anni.
Stefania Pennacchio (www.stefaniapennacchio.net) è pittrice, scultrice e ceramista. Vive e lavora a Reggio Calabria. Tra le personali si segnalano: “Finito Confino” - Teatro Francesco Cilea di Reggio Calabria; “Gusci” – A.P.T. di R.C. (2001); “Erratico Erpice” - Chiesa sconsacrata dell’Immacolata di R.C. (2002); “Memorie dal sottosuolo” - Parco della Mondialita’ R.C. e Ass. Cult. Uvarara di Varese (2003); “La stanza dell’Eco” – Galleria “Caveri e Caveri, Milano (2004); “Sensoriali Involucri Scarlatti“ - Galleria Jean Blanchaert Milano (2007); “Sculture indossabili ‘Per Artemide e Pentesilea’”, “Feed on Fashion”, Milano.
Tra le collettive: Modart - Galleria “Monogramma” (2002-2003); Galleria “Grazia Chiesa”, Milano; “Esserci” Biennale di Venezia (2005); “13x17” - Murano Venezia, Facoltà di Architettura di Palermo, Museo Civico Potenza, Museo del territorio Biella, MIC-Studio Roma, Politecnico Milano, Galleria Jean Blanchaert Milano (2006); “Il Graffito” – Museo della ceramica di Grottaglie Taranto, Club Unesco R.C. (2007); “Il mito di Venere” – Museo della ceramica di Grottaglie Taranto, Workshop “Contaminazioni” Iran-Italia.
Immagine: Penelope non ritorna
Inaugurazione mercoledì 18 marzo ore 18
Spazio Guicciardini
via Guicciardini 6 Milano
dal lunedì al venerdì, 9.30 - 12.30 / 14.30 - 18.30; sabato e festivi chiuso