Coffee O'Clock
Arezzo
Corso Italia, 184
0575 23171

Massimo Garzi
dal 20/3/2009 al 17/4/2009
tutti i giorni 8-20
WEB
Segnalato da

Centro Culturale ArtCamera



approfondimenti

Massimo Garzi
Rita Carioti



 
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20/3/2009

Massimo Garzi

Coffee O'Clock, Arezzo

Where are we going? Una mostra sul collage nel quartiere artistico della Berlino Est ha rivelato all'artista la sua ideale forma espressiva, unendo riviste d'epoca, pubblicita' contemporanea e pastelli ad olio.


comunicato stampa

a cura di Rita Carioti

Massimo Garzi nasce a Cortona (Ar) nel 1965. Sin da piccolo viene stimolato alle arti visive dal padre, appassionato fotografo, e da una zia pittrice. Frequenta corsi di pittura e si dedica agli studi fotografici da autodidatta, prevalentemente dai molti libri che ama leggere, anche di arte, e sui quali si interessa conoscere e approfondire le tecniche di vari autori, tra i suoi preferiti: Ansel Adams, Edward Weston, Andy Warhol, Richard Prince, Marlene Dumas e molti altri artisti che spaziano dalla fotografia alla performance, o all’istallazione o alla pittura.

La contaminazione tra le arti è ciò a cui è maggiormente interessato, in quanto stimolante metodologia che connota nuovi linguaggi espressivi a cui è maggiormente interessato, lungi dalla banale visione delle cose, e dalla sterile staticità della noia. Inizialmente si dedica alla fotografia naturalistica, e i paesaggi rimangono il suo principale interesse per molto tempo. Espone in mostre collettive e partecipa a vari concorsi, vincendone uno nazionale, il cui premio: un Workshop con Maurizio Galimberti.. Da questo incontro nasce in lui una nuova idea e un rinnovato stile fotografico che stimola l’idea della manipolazione e del ritocco delle immagini o le fusioni con l’arte pittorica. Tutto ciò si aggiunge alla insaziabile voglia di conoscenza dei luoghi sacri dell’Arte ubicati nelle varie città nazionali e internazionali che sceglie come mete di specifici mirati viaggi. Altri sono mete da raggiungere, nati dalla lettura di libri i cui contenuti sono solitamente a sfondo sociale. Dal 1998 al 2004 ha modo di recarsi in Africa, Europa e Stati Uniti.

In particolar modo in Randa, dove partecipa come assistente alla realizzazione di un documentario, con un’ associazione che si occupa di adozioni a distanza. Questa esperienza lo segna profondamente e inciderà sulla scelta dei suoi futuri lavori artistici. Altre significative esperienze formative sono i viaggi a New York, dove si reca dopo l’11 settembre per visitare il “ground zero”, e il viaggio realizzato a Berlino est, dove ha modo di vedere, nel quartiere artistico, una mostra sul collage, raffigurante iconografie della caduta del muro e il conflitto tra est e ovest. Questa mostra gli rivela la sua vera forma artistica che ormai predilige, e nella quale trova il suo più completo mezzo di espressività. “Oggi per me l’arte è una componente importante della mia vita che mi completa e mi stimola in quanto l’arte contemporanea abbraccia e parla del presente del nostro modo di vivere, di essere, i essa sono raccolte tutte le discipline sociali, culturali, estetiche, politiche. …Per i collage che faccio utilizzo riviste d’epoca e vecchi libri scarti della società di massa, immagini già assimilate e metabolizzate dal sistema dei media, detriti, che reimpiego per cercare di strutturare in una nuova narrazione, riproponendole decontestualizzate e mimetiche rispetto alle proprie origini. Mi piace soprattutto utilizzare immagini della pubblicità o della cronaca e recentemente ho affiancato al collage una forma espressiva che utilizza pastelli ad olio o acrilici e scancellature per ottenere risultati pittorici partendo dal riciclo di immagini lontane.”
Rita Carioti

Inaugurazione: sabato 21 Marzo ore 18

Coffee O'Clock
Corso Italia, 184 - Arezzo
Tutti i giorni dalle ore 8:00 alle ore 20:00
Ingresso libero

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