Non guardare sotto il letto. "Fumettistiche cromie rivelano un primo strato chiassoso, ludico, ma un'attenta lettura toglie il velo dai toni da sorbetto per svelare la vera anima del lavoro di Lorenzo Passannante."
Testo di Laura Francesca Di Trapani
La creazione di tanti contenitori per descrivere una storia dalla duplice
essenza, pensando all’arte come salvezza.
Una pittura colta, provocatoria con intelligenza e dalla duplice anima.
Fumettistiche cromie rivelano un primo strato chiassoso, ludico, ma
un’attenta lettura toglie il velo dai toni da sorbetto per svelare la vera
anima del lavoro di Lorenzo Passannante. Piccoli personaggi, piccoli
dettagli, echi di grandi artisti come Rembrandt, creano un universo unico ma
apparentemente sezionato, che dialetticamente conversa mescolandosi. “E’ una
pittura nostalgica, nasce dal passato con echi del presente”, è una pittura
moderna con un substrato ancorato alle origini, a universi che affondano le
radici nella storia, studiati con una “profana” visione antropologica.
Elementi che riaffiorano inconsapevolmente, fuoriuscendo da un bagaglio che
ognuno custodisce dentro se stesso e che approfondisce. Così nasce la doppia
lettura del lavoro di Passanante, derivata dai due piani in cui il racconto
pittorico è costruito. L’elemento trainante è l’ironia, che diviene
imprescindibile protagonista, per narrare la sofferenza, il dolore, spesso
quello relativo all’universo femminile, tema caro all’artista. Quindi il
coefficiente macabro si autoironizza nella raffigurazione, edulcorando, ma
solo in superficie, il marcio della società, suscitando come causa lo
spiazzamento dello spettatore. È senz’altro un lavoro dialettico, in cui il
significato prende forma diventando protagonista filosofico. E in cui
l’elemento rassicurante, quale il topolino o l’orsacchiotto, si perpetua.
Una tela di Passanante è come un set cinematografico, con la sua bivalenza
di linguaggio, con la sua creazione di tanti contenitori per raccontare una
storia. È come un lungometraggio di David Lynch, dove la denuncia, gli
atteggiamenti antropologici, utilizzano un altro linguaggio, vestendosi di
colore e suscitando una profonda riflessione.
tratto da Kaffè_arte in divenire (KATAKUSINOS) n.2
Zelle Arte Contemporanea
via Matteo Bonello, 19 - Palermo
Dal martedì al sabato dalle h.17.00 alle h.20.00
Ingresso libero