Ufficio Stampa Galleria Barbara Mahler
Jet Set. L'artista utilizza un linguaggio semplice e immediatamente comprensibile come mezzo di indagine, privilegiando, anche a livello stilistico e materico, l'utilizzo di colori piatti ad acrilico che riproducono metaforicamente la tendenza verso una ''plastificazione'' e ''toyzzazione'' universale.
a cura di Igor Zanti
La galleria Barbara Mahler è lieta di presentare Jet Set, la nuova mostra personale di Davide Mancosu.. Marilyn, Audrey, Peggy, Jacqueline, Grace e molti altri personaggi femminili che hanno influenzato con la loro vita e il loro agire la società e la cultura occidentale a partire dagli anni cinquanta del Novecento, assumendo in epoca contemporanea lo status di vere e proprie icone, vengono indagate e studiate dall’artista che ne ripropone un insolito ed inedito ritratto, dove, un segno di derivazione infantile che molto si avvicina alla cultura New Pop giapponese, con evidenti riferimenti alla lezione di Takashi Murakami, si fonde con uno spirito ironico e tagliente, dando vita ad un disincantato affresco della società contemporanea e dei suoi presunti miti.
L’artista utilizza un linguaggio semplice e immediatamente comprensibile come mezzo di indagine, privilegiando, anche a livello stilistico e materico, l’utilizzo di colori piatti ad acrilico che riproducono metaforicamente la tendenza verso una “plastificazione” e “toyzzazione” universale.
Non vi è da è parte di Mancosu un biasimo o una atteggiamento di sapore moralistico nei confronti delle virtù e dei molti vizi che caratterizzano la società contemporanea, bensì un desiderio, attraverso il medium artistico, di rendersi testimone e cronista attento della sua epoca e degli sconvolgimenti culturali che la caratterizzano. L’utilizzo come tema principale della mostra del personaggio femminile legato al mondo dello spettacolo, della moda o della cultura che, trascendendo la sua realtà umana, si trasforma in icona e assume un valore a tratti sacrale, nasce da una riflessione dell’artista sul valore del mito e del sacro nella società contemporanea e dall’accettazione del dato che nel mondo dell’immagine e della comunicazione veloce, l’antico e tradizionale pantheon che per secoli ha influenzato la cultura occidentale, nel giro di meno di un secolo, è stato completamente rinnovato e sostituito.
Le dive sono le nuove sante, le nuove dee, le nuove regine, le nuove eroine di un mondo che consuma e cannibalizza i suoi miti e i suoi feticci ad una velocità allarmante.
Davide Mancosu è nato a Biella nel 1970 e da diversi anni affianca, alla sua attività di art director e direttore creativo in importanti realtà internazionali, il suo impegno come artista.
Personalità attenta agli sviluppi socioculturali è stato uno dei primi artisti italiani ad avvicinarsi al new pop internazionale, abbracciando appieno la filosofia e la ricerca iniziata da Takashi Murakami e dalla Kai Kai Kiki. E’ uno degli interpreti principali del movimento New Art, New Pop che, capitanato dal critico Igor Zanti, e composto da circa una ventina di artisti, sta affermandosi internazionalmente come una delle più innovative esperienze artistiche italiane, riscuotendo un grande interesse da parte di collezionisti, galleristi e critici.
Vernissage: martedì 31 marzo 2009 - 18.00 - 20.00
Galleria Barbara Mahler
Piazzetta della Posta - Lugano
Orario: lunedì - venerdì, 9.00 - 16.00 - escluso giorni festivi