Galleria Nazionale delle Marche
Urbino (PU)
piazza Duca Federico, 107 (Palazzo Ducale)
0722 2760 FAX 0722 377483
WEB
Raffaello e Urbino
dal 3/4/2009 al 11/7/2009
martedi' - domenica 8.30-19.15 (la biglietteria chiude alle 18), lunedi' 8.30-14 (la biglietteria chiude alle 12.30), 13 aprile e 1 giugno 8.30-19.15
199 757515, 06 32810
WEB
Segnalato da

Enrica Steffenini




 
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3/4/2009

Raffaello e Urbino

Galleria Nazionale delle Marche, Urbino (PU)

La mostra valorizza la stretta connessione tra l'artista e la sua citta' natale. Esaminando gli anni fra il 1470 e 1480 riconduce la sua formazione alla grande cultura espressa dalla corte urbinate e soprattutto all'influenza del padre, Giovanni Santi, e presenta i capolavori giovanili di Raffaello, 20 dipinti e 19 disegni originali, messi in rapporto alla pittura del padre e di altri artisti vicini del periodo; esposti inoltre numerosi esemplari antichi di maiolica.


comunicato stampa

A cura di Lorenza Mochi Onori

Urbino non fu solo la città natale di Raffaello, ma determinò in modo significativo la sua formazione, restando per tutta la sua vita un punto di riferimento essenziale. Partendo da questo presupposto, la grande mostra che si apre nel Palazzo Ducale di Urbino nella prossima primavera intende recuperare e valorizzare proprio questa stretta connessione tra Raffaello e la sua città natale. Esaminando il contesto urbinate, dalla fine degli anni Settanta a tutti gli anni Ottanta del Quattrocento, viene ricostruito l’ambito artistico-culturale in cui si formerà il giovane Raffaello e nel quale opera il padre, Giovanni Santi, pittore dei duchi e letterato, che è a capo di una ricca e fiorente bottega, oltre che autore della famosa Cronaca nella quale esprime importanti giudizi sui pittori a lui contemporanei.

La mostra, allestita nel Salone del Trono e nelle sale dell’appartamento della Duchessa del Palazzo Ducale, sede della Galleria Nazionale delle Marche, si pone l’obiettivo di ricondurre la prima formazione di Raffaello alla grande cultura espressa dalla corte urbinate e soprattutto all’influenza del padre, Giovanni Santi e presenta i capolavori giovanili di Raffaello, 20 dipinti e 19 disegni originali, messi in rapporto alla pittura del padre e di altri pittori vicini alla fase giovanile della sua formazione ad Urbino, 32 dipinti e 10 disegni.

Una sezione della mostra è inoltre dedicata al rapporto dell’opera di Raffaello con la più importante produzione del ducato di Urbino, la maiolica, basata sulle immagini raffaellesche, di cui sono esposti esemplari antichi. Sarà visibile, per la prima volta, un pezzo mai esposto, derivato direttamente da un disegno originale e non da un’incisione di Raffaello, assieme a numerosi esempi fra i più preziosi di questa produzione.

Raffaello nacque nel 1483 e fu di certo, come ricordano le fonti, un fanciullo prodigio.
Ciononostante la storiografia ha troppo spesso trascurato la conoscenza dei suoi anni giovanili, la cui ricostruzione ci appare oggi come fondamentale. A cominciare dalla mostra di Londra del 2004, la critica sta portando la sua attenzione proprio sugli anni giovanili, prendendo in esame l’assunto di questa rassegna, cioè la prevalenza, nella formazione di Raffaello, del rapporto con il padre, con la sua bottega e soprattutto con la grande cultura che ha come epicentro il Palazzo Ducale con le sue collezioni d’arte.

Raffaello, che è citato nel 1511 a Roma come allievo del padre Giovanni Santi, non si distaccò mai dalla sua città natale che rimase, anche nel periodo maturo della sua carriera, il centro dei suoi interessi, anche economici. Baldassar Castiglione, legato strettamente ai Montefeltro, e Bramante, protettore di Raffaello a Roma, sono state figure di riferimento per tutta la sua vita.

La mostra esamina quindi le vicende della bottega di Giovanni Santi dopo la sua morte avvenuta nel 1494. Il giovane Raffaello nel 1500 eredita la bottega paterna fino a firmarsi “Magister”, con Evangelista da Piandimeleto, per la commissione della pala di S. Agostino a Città di Castello.

Le ricerche archivistiche in corso hanno peraltro portato alla luce un numero incredibile di nuovi documenti, non pubblicati da Pungileoni, che mostrano il tessuto artistico in cui si forma il giovane Raffaello e gli stretti legami, mai recisi, con la sua città natale, sia artistici che economici. La presenza di Bramante a Urbino, che sarà poi il più valido supporto alla sua carriera romana, la possibile influenza di altre personalità presenti nella città ducale come Girolamo Genga e Timoteo Viti, rendono molto interessante esplorare questo terreno. Senza trascurare il rapporto con Perugino che la tradizione storiografica, da Vasari in poi, ha messo al centro della sua formazione e che sarà naturalmente indagato nel percorso espositivo.

La mostra è curata da Lorenza Mochi Onori, Soprintendente per i Beni Storici Artistici e Etnoantropologici delle Marche e si avvale di un prestigioso comitato scientifico, che vede la partecipazione dei maggiori specialisti nella materia, impegnati in alcune delle più importanti collezioni museali del mondo: Linda Wolk Simon, del Metropolitan di New York, che ha curato recentemente una mostra sul tema, Carol Plazzotta e Tom Henry della National Gallery di Londra, curatori della mostra su Raffaello tenutasi a Londra nel 2004, Silvia Ferino Pagden, del Kunsthistorisches Museum di Vienna, specialista della grafica raffaellesca, Cristina Acidini, Antonio Natali e Marzia Faietti, rispettivamente Soprintendente del Polo Museale fiorentino, Direttore degli Uffizi e Direttore del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, Giovanna Perini, ordinario di Storia dell’Arte dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”, Antonio Paolucci, e Arnold Nesselrath rispettivamente Direttore e curatore del Dipartimento di pittura dei Musei Vaticani, oltre ai direttori storici dell’arte della Soprintendenza di Urbino.

La mostra è promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici delle Marche, Soprintendenza per i Beni Storici Artistici e Etnoantropologici delle Marche, dalla Regione Marche, dalla Provincia di Pesaro-Urbino, dal Comune di Urbino e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro. L’organizzazione è affidata a Gebart in collaborazione con Civita.

Il catalogo è edito da Electa.

Immagine: Raffaello, Busto di angelo (frammento della Pala dell'Incoronazione di San Nicola da Tolentino), 1500-01 ca. tavola; Brescia, Pinacoteca Tosio Martinengo

Uffici stampa

Civita
Barbara Izzo tel. 06 692050220 cell. 348-8535647 e-mail izzo@civita.it
Arianna Diana tel. 06 692050258 diana@civita.it

Gebart
Madia Mauro tel. 06 22582493 cell. 347-7954529 e-mail m.mauro@gebart.it

Electa
Enrica Steffenini tel. 02-21563433 e-mail elestamp@mondadori.it

CLP Relazioni Pubbliche
Tel 02433403 – fax +39 024813841 press@clponline.it

Venerdì 3 aprile 2009 ore 11.30 anteprima stampa della mostra
Inaugurazione 4 aprile ore 18

Galleria Nazionale delle Marche, Palazzo Ducale
piazza Duca Federico, 106 Urbino
Orari
Dal martedì alla domenica: 8.30-19.15 (la biglietteria chiude alle 18.00)
Lunedì: 8.30 - 14.00 (la biglietteria chiude alle 12.30)
Lunedì 13 aprile e 1° giugno: 8.30-19.15
Biglietti
Intero: € 9,00
Ridotto: € 7,00
gruppi di oltre 15 persone, maggiori di 65 anni, possessori Carta Musei Marche, universitari con tesserino
Ridotto speciale € 3,00 scuole e minori di anni 18
Integrato (Mostra + Galleria Nazionale delle Marche): € 10,00
Gratuito: minori di anni 6, portatori di handicap, due insegnanti per classe, giornalisti con tesserino, dipendenti del Ministero per i Beni e le Attività Culturali con accompagnatore.

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