Associazione Culturale Area
Brescia
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Joseph Beuys
dal 4/4/2002 al 4/5/2002
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Joseph Beuys



 
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4/4/2002

Joseph Beuys

Associazione Culturale Area, Brescia

Un evento culturale pluridisciplinare della complessa ed affascinante realta' artistica ed umana di Joseph Beuys. Difficile trovare una collocazione che renda merito non solo alle sue opere, ma che mantenga attivo ed aperto il dibattito sulle provocazioni che Beuys ha attuato per tutta la sua vita.


comunicato stampa

Presentazione

L'associazione AREA è lieta di presentare un evento culturale pluridisciplinare della complessa ed affascinante realtà artistica ed umana di Joseph Beuys. Difficile trovare una collocazione che renda merito non solo alle sue opere, ma che mantenga attivo ed aperto il dibattito sulle provocazioni che Beuys ha attuato per tutta la sua vita.

E per questa ragione l'associazione AREA propone la documentazione fotografica realizzata da Ken Damy in occasione di un'intervista rilasciata da Beuys a Pierre Restany nel 1978 oltre ad alcune opere: una sola realtà quindi costruita da tanti componenti, tutti minimi, tutti indispensabili.

Un modo per riproporre e riflettere il mondo di quell'umanità profonda, sincera, incantata, poetica, rivoluzionaria di Joseph Beuys: arte, politica, attività sociale, economia, religione, solidarietà, futuro, ideologia e potere, in una sola parola "vita".

L'inaugurazione serale, nuova per l'associazione, desidera essere un'occasione per far guardare secondo canoni nuovi ad un mondo, quello dell'arte e della vita di Beuys, che sempre più sembra essere una risposta ad interrogativi assolutamente attuali.

Joseph Beuys (Krefeld 12 gennaio 1921 - Dusseldorf 23 gennaio 1986) è stato la "figura chiave che ha fortemente contribuito alla nuova impostazione della cultura artistica tedesca, intesa come recupero di una propria autonoma identità europea".
Capace di passare "oltre tutte le avanguardie è stato capace di recuperare il concetto classico di eroe artista, di artista demiurgo, capace di rifondare ex-novo la concezione di storia e di realtà".
Beuys partecipò alle prime manifestazione del gruppo Fluxus delineando poi il proprio lavoro all'interno dell'area della performance e dell'impegno politico, sociale ed ecologico.

"Ci sono personaggi che segnano con le loro azioni, con le parole, con le opere, le svolte importanti nella storia dell'umanità3"; personaggi che si fanno carico di istanze ideologiche, culturali, sociologiche riuscendo a raccoglierle: Beuys fu uno di questi uomini.
"La didattica è stata uno degli aspetti fondamentali del suo lavoro; egli insegnava all'Accademia di Dusseldorf e aveva proposto la realizzazione a Dublino, della FIU (Free International University) nella quale confluissero forze diverse: intellettuali, economisti, psicologi, sociologi, psicoanalisti, politici per un lavoro sul territorio che risvegliasse la coscienza creativa degli abitanti per interventi creativi in quanto sincronici alla necessità del territorio stesso"

A Kassel, nel 1983, "aveva iniziato una piantagione di 7000 quercie, iniziativa che non tendeva solo alla salvaguardia e alla riabilitazione dell'ambiente ma a trasformare creativamente l'intero senso della nostra vita e del suo incipiente e avanzato degrado".

"L'arte secondo Beuys consiste nel creare o cambiare forma: forma è la natura essenziale, ciò che distingue una cosa dall'altra all'interno del continum della materia informe. Perciò ogni cambiamento, ogni creazione consapevole e libera della natura essenziale di una cosa è attività artistica".

Capace di sottrarsi alle interpretazioni estetiche convenzionali Beuys definisce estetica il momento nel quale "gli uomini si sforzano di utilizzare le loro risorse interne e cominciano veramente a coltivare la loro vita emotiva con un faticoso processo di conoscenza e una riflessione intensa e fanno sbocciare i fiori più belli: il concetto di estetica nel vecchio senso non è più rilevante, ma si sviluppa sino ad arrivare al punto in cui estetica è uguale a uomo".

"Per Beuys i concetti di estetica ed etica non si escludono più a vicenda, ma si fondono in una unità che il fruitore deve fare propria dal punto di vista esistenziale e trasferire alle sue possibilità vivibili".
"La provocazione che Beuys ha attuato per tutta la sua vita, non solo con l'uso di materiali insoliti, ma in generale con la sua attività nell'ambito delle azione non è mai stata considerata dall'artista meramente fine a se stessa ma un processo terapeutico".

Egli stesso dice: "L'uomo è arrivato a un punto in cui è responsabile di se stesso non soltanto come concetto, ma manovra tutti i fili. Certo, ha veramente assoggettato la terra, ma ora è tenuto non solo ad assoggettarla, ma anche a fare in modo che si possa ricavare ancora qualcosa dalla terra, forse qualcosa di molto più grande di quanto abbiano fatto altre civiltà del passato. Io ho soltanto questa idea: dimostrare che è possibile un impegno comune a un livello superiore di civiltà. Vorrei dirlo ancora una volta: ogni uomo è un artista, ogni uomo è un imprenditore, quello di lavoratore è un buon concetto per tutti. Nella società senza classi il concetto di lavoratore è la descrizione più bella dell'uomo. Sì, economia d'impresa significa come concetto fare qualcosa con le proprie capacità Quando si immagina qualcosa, quel qualcosa ha sempre una forma. Potete immaginare un triangolo, per esempio: il triangolo non c'è qui, esiste soltanto nell'immaginazione. Eppure questo triangolo esistenella mente esiste realmente, è una scultura invisibile. Tutte le immaginazioni, i pensieri e le idee, anche i sogni, sono quadri invisibili, sculture invisibili".

INAUGURAZIONE: venerdì cinque aprile duemiladue ore 21.00

ORARI: dal martedì al sabato, dalle ore 15,30 alle ore 9,30

Associazione Culturale AREA,
via F.lli Ugoni, 16 - 25126 Brescia
tel.030-3773700; fax 0302400509

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