Spazio Paraggi
Treviso
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Luigi Gariglio
dal 5/4/2002 al 28/4/2002
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Segnalato da

associazione culturale fotografica antonino paraggi




 
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5/4/2002

Luigi Gariglio

Spazio Paraggi, Treviso

Persons in prisons. La mostra propone una selezione del meditato lavoro del fotografo torinese Luigi Gariglio, condotto, nel corso di sette anni, in diversi istituti di pena italiani e olandesi.


comunicato stampa

La mostra propone una selezione del meditato lavoro del fotografo torinese Luigi Gariglio, condotto, nel corso di sette anni, in diversi istituti di pena italiani e olandesi.

Del suo progetto hanno scritto Marina Miraglia e Francesco Jodice:

''Con la serie di fotografie In Carcere - un lavoro iniziato nel 1995 e non ancora concluso - (...) Luigi Gariglio mostra un grande interesse per l'uomo (...) Il suo impegno si è infatti ultimamente rivolto a una analisi della realtà carceraria con una sensibilità che mi sembra più da antropologo che non - come farebbero presupporre i suoi studi - di natura e matrice sociologica. Il progetto da cui scaturiscono i ritratti in carcere - i luoghi fisici della ripresa sono quelli di vari istituti di pena in Italia e nei Paesi Bassi - lungi dal risolversi nell'astrazione del problema in sé, mira piuttosto a stabilire un contatto non sperequato di forze e di sguardi fra chi riprende e chi è ripreso nella speranza di attingere all'identità all'individualità e all'inderogabile dignità di persona del carcerato, anche a dispetto del luogo comune della demonizzazione, sempre implicita nella condanna penale e nella conseguente segregazione. (...) La grande discrezione autoriale, che Gariglio ha individuato come chiave di accesso alla realtà diversa dell'altro da sé, poggia sull'incontro e la complicità partecipe degli sguardi, sulla comune regia della scena, sull'eliminazione di ogni possibile riferimento ai luoghi della ripresa, sulla conseguente restituzione della quotidianità e della 'normalità' di vita dell'ambiente domestico, sull'uso di un colore apparentemente naturale'' Marina Miraglia, Il '900 in fotografia, 2001,Torino.

''Un'altra distanza dai generi della fotografia la incontriamo nei ritratti 'umanistici' dei detenuti e nel catalogo dei 'non luoghi' delle loro celle nel lavoro svolto da Luigi Gariglio nei penitenziari di Marassi e Pontedecimo. I due gruppi di immagini sembrano riconoscersi nei generi del reportage sociale il primo e nella tradizione della fotografia di luoghi e paesaggi il secondo. Il delicato equilibrio che nasce tra i due gruppi di immagini evidenzia però l'impossibilità di narrare la vicenda con uno solo dei due sguardi, o mescolandoli. La costrizione al luogo addensa le esperienze di vita, le congela e le confina nel limbo temporale della detenzione. La permanenza della fotografia aiuta allora a restituirci il monotono trascorrere della quotidianità in carcere e la rigida fisicità di questi spazi obbligati''.
Francesco Jodice, Dintorni dello guardo 2, 2001, Genova.

Info: 339/1116399 (Alberto Munari) 347/8247381 (Nicola Giuliato)

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