Blank
Torino
via Reggio, 27
011 235140
WEB
Music for a long time
dal 15/4/2009 al 3/7/2009
giov-sab 16.30-19.30, o su appuntamento

Segnalato da

e/static




 
calendario eventi  :: 




15/4/2009

Music for a long time

Blank, Torino

(e/static 1999-2009) In mostra una postazione video che proietta alcuni materiali tratti dall'attivita' di e/static in questi dieci anni. Sul grande terrazzo di blank, inoltre, Andrea Caretto e Raffaella Spagna presentano Soil Practice, un intervento aperto, e di durata incerta, che comprende anche elementi tratti dalla storia dello spazio espositivo. A cura di Cralo Fossati.


comunicato stampa

a cura di Carlo Fossati per e/static

l 9 aprile del 1999, con una mostra di due artisti italiani, Daniela De Lorenzo e Addo Lodovico Trinci, e/static dà inizio alla sua attività, nello spazio di via Parma 31 a Torino. Dopo alcune collettive (“Lavori diversi 1 e 2”, “Inediti”), nell’aprile del 2000 viene organizzata una mostra personale di Paolo Piscitelli, determinante, come si potrà poi capire, per l’evoluzione di questo giovane artista torinese (ventinovenne a quell’epoca). Esattamente un anno dopo, nell’aprile del 2001, la prima personale del tedesco Rolf Julius, nonché la prima di e/static con un artista straniero e la prima a presentare il lavoro di un artista visivo che include l’elemento suono nella sua ricerca (un vero e proprio pioniere in questo campo, attivo già dalla seconda metà degli anni ’70).

Ma si tratta soltanto del primo esempio di una lunga serie: infatti, già l’anno successivo verranno allestite tre personali di artisti internazionali attivi tutti, ognuno in modo molto personale, nella stessa area di ricerca, l’americano Steve Roden (“a year of skies”), il francese Patrice Carré (“Suoni / Sons”), e Terry Fox (“Vocale vocale”), americano anche lui. Alla fine di quell’anno, la reputazione di e/static come spazio di ricerca (“per l’arte del tempo presente”, si legge ancora adesso sulla sua carta intestata, a fianco del logo) soprattutto dedicato al lavoro di artisti fra suono e immagine, si è definitivamente stabilita, e il suo nome comincia a circolare anche al di là dei confini nazionali, trattandosi di un ambito di ricerca praticato soprattutto in Germania (a Berlino in primis) e negli Stati Uniti. Fra il 2002 e il 2003, una serie di performances, alcune eseguite da rinomati artisti internazionali, l’americano Brandon LaBelle, il giapponese Akio Suzuki, il tedesco Werner Durand, oltre agli italiani Cane Capovolto, Aurelio Andrighetto, Giuseppe Ielasi.

A seguire una mostra collettiva, “Before and after sound”, che raccoglie esempi di ricerca visiva ‘prima e dopo il suono’ (come recita il titolo in inglese) mettendo insieme nove artisti provenienti da tutto il mondo, nell’intento di esplorare un’area internazionale eterogenea, presentando lavori sia di maestri sia di giovani ancora poco più che esordienti: Patrice Carré, Terry Fox, Rolf Julius. Christina Kubisch, Hans Peter Kuhn, Paolo Piscitelli, Steve Roden, Akio Suzuki, Miki Yui. Ma altre personali di importanti artisti internazionali seguiranno, attraverso gli anni: ancora due di Rolf Julius (una nel 2005 e una nel 2007), la seconda di Steve Roden (nel 2004), due di Miki Yui (2004, 2007), due di Hans Peter Kuhn (2004, 2008), una di Arnold Dreyblatt (2007), una di Luca Vitone (2005), poi le personali di Vincenzo Cabiati (ancora nel 2005), Christina Kubisch, Akio Suzuki e Dominique Petitgand (2006), la seconda personale per e/static di Paolo Piscitelli (2008) e la collettiva “This is the time (and this is the recording of the time)”, curata da Simone Menegoi con Carlo Fossati nel 2007, che presenta una scelta di opere di artisti internazionali sul tema del tempo, da Luca Vitone a Goran Petercol, da Dominique Petitgand a Tehching Hsieh.

Infine, a novembre del 2008, il progetto “Ways to Nowhere”, opere video (alcune in prima mondiale assoluta) di Carlos Casas e Thomas Köner, presentate in un allestimento altrettanto rigoroso quanto inusuale. Molti artisti (Patrice Carré, Steve Roden, Akio Suzuki, Hans Peter Kuhn, Miki Yui, Thomas Köner) fra quelli presentati in questi dieci anni, hanno allestito la loro prima personale italiana proprio da e/static. È stato inoltre portato avanti il progetto Visionair (iniziato, come EXIT-01, nel 2001 con Paolo Piscitelli, Steve Roden, Simone Mussat Sartor e Luca Vitone), presentando performances e concerti di, fra gli altri: Arnold Dreyblatt, Junko Wada, Giancarlo Toniutti, Rolf Julius e Miki Yui, Paolo Inverni, Carlos Casas, Loren Chasse, Patrice Carré + Mathieu Chauvin, Michael Graeve, Paul Hendrikse.

Del progetto si è recentemente tenuta (proprio lo scorso mese di dicembre) l’ottava edizione.
Fra le più rilevanti pubblicazioni di e/static: nel 2000, un catalogo sulla prima mostra in assoluto (“Daniela De Lorenzo e Addo Lodovico Trinci”), quindi la realizzazione di due cd originali, uno di Paolo Piscitelli (“Cores mix 1”, 2002) e uno di Rolf Julius + Miki Yui (“small sounds meet small music”, 2006), oltre a un piccolo libro di Paolo Piscitelli (“Seconda intenzione”, 2000), e a una speciale edizione, in tiratura limitata, di Terry Fox, “Vocale vocale” (realizzata anche con il contributo del Centre Culturel Francais di Torino).

Nel 2005, e/static ha prodotto una grande installazione ‘light and sound’ di Hans Peter Kuhn, “Advertising”, selezionata per la speciale sezione Constellations ad Artissima 12, la fiera d’arte contemporanea di Torino.

Nel novembre del 2006 e/static ha aperto un nuovo spazio, blank, sempre a Torino, in via Reggio 27 che da allora si affianca all’altro, ormai ‘storico’, con l’intenzione di “espandere le nostre possibilità di mostrare il lavoro di autori di ricerca che si esprimono attraverso l’uso di un’ampia gamma di media” (C. Fossati). Proprio a blank, a partire da giovedì 16 aprile 2009 alle ore 18, verrà allestita una postazione video che proietterà alcuni materiali tratti dall’attività di e/static in questi dieci anni, in quanto rappresentativi delle attitudini particolari di questa realtà.

Ci sarà un video inedito girato al tempo della prima mostra di Julius nel 2001; un altro di Simone Mussat Sartor, che lo realizzò montando riprese girate durante EXIT-01, nell’ottobre 2001; poi un breve video girato da Steve Roden alla sua mostra del 2002, “a year of skies”; il mediometraggio “trigger”, girato da Franco Rivoira e Patrizia Roussel nel 2003 durante un breve soggiorno di Akio Suzuki a Torino; un video girato da Miki Yui alla sua prima mostra nel 2004; infine l’inedito “Works with Sound”, che documenta l’allestimento della prima mostra di Hans Peter Kuhn, girato da Junko Wada nel 2004. Intorno alla postazione, una scelta di testi e materiali che documentano momenti dell’attività di e/static, sia nello spazio di via Parma 31 sia in quello di via Reggio 27.

Sul grande terrazzo di blank, infine, Andrea Caretto e Raffaella Spagna (due artisti che collaborano per la prima volta con e/static) getteranno le basi per “Soil Practice”, un intervento ‘aperto’, e di durata incerta, i cui esiti verranno ufficialmente presentati alla fine di maggio, e che comunque non verrà ‘serrato’ all’interno di troppo precisi, e troppo stretti, limiti temporali. Caretto e Spagna hanno aderito con entusiasmo alla proposta di Carlo Fossati di intervenire nello spazio ancora inesplorato del terrazzo di blank con un’operazione del tutto inedita, che comprenderà anche elementi tratti dalla storia di e/static, proposti alla loro libera elaborazione, secondo modalità che sono congeniali a questa coppia di artisti/ricercatori.

Andrea Caretto e Raffaella Spagna, Simone Mussat Sartor, Rolf Julius, Hans Peter Kuhn, Steve Roden, Junko Wada, Miki Yui, e altri.

Inaugurazione giovedì 16 aprile 2009, ore 18.30

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via Reggio 27, Torino
dal giovedi al sabato dalle 16.30 alle 19.30 oppure su appuntamento
ingresso libero

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