Attraverso una selezione di 38 tele di grandi dimensioni, l'esposizione mette in luce un artista dalla personalita' intensa e originale, dalla cultura raffinata e dalla poetica ricca di suggestioni ed evocazioni. Nelle opere di Razzi Roma e' sempre presente sia come sfondo sia come protagonista.
a cura di Claudio Strinati
L’insolito e misterioso figurativismo di Guido Razzi sarà il protagonista indiscusso di un’esposizione ospitata dai prestigiosi saloni dell’Appartamento Barbo di Palazzo Venezia dal 17 aprile al 20 maggio 2009. La mostra “Guido Razzi - l’edonistico metropolitano” è promossa dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Roma - Ministero per i Beni e le Attività Culturali con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura, Spettacolo e Sport della Regione Lazio, dell’Assessorato alle Politiche Culturali della Provincia di Roma e dell’Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione del Comune di Roma. Curatore della mostra è il Soprintendente del Polo Museale Romano Claudio Strinati, con l’organizzazione di Mariacristina Cristini.
L’esposizione sarà accompagnata da una monografia, edita da Palombi Editore, che raccoglie i preziosi contributi di Claudio Strinati e Ruggiero Jannuzzelli.
Attraverso una significativa selezione di 38 tele a olio, tutte di grandi dimensioni (2x2; 1,50x1,50 metri) l’esposizione di Palazzo Venezia mette in luce un artista dalla personalità intensa e originalissima, dalla cultura raffinata e dalla poetica ricca di suggestioni ed evocazioni. Nelle opere di Razzi Roma è sempre presente sia come sfondo sia come protagonista. La città viene vista come vetrina di splendori antichi, in certe raffigurazioni bellissima e allo stesso tempo decadente, in preda a un’insensata furia devastatrice. La città e i personaggi che la popolano - manichini, angeli, cardinali - vengono rappresentati in una sorta di vetrina, uno spazio dove mostrare attraverso l’apparenza, l’aspetto esteriore, l’edonistico metropolitano che dà poi il titolo alla mostra.
Come scrive Strinati nella presentazione della mostra: “L’opera di Razzi stimola la riflessione in senso lato e mai come in questa occasione espositiva un tale fattore è emerso con assoluta forza di convincimento. Vero e non vero, detto e non detto, appaiono e scompaiono guidando l’osservatore dentro una sorta di avventura visiva dove la elevatissima capacità tecnica del Maestro si scioglie in una semplicità di espressione che è conquista maturata in molti anni di lavoro indefesso e per certi versi solitario, lontano, se non altro, dalle continue diatribe sulle diverse tendenze a nessuna delle quali il Maestro ha mai aderito, forte di una autoconsapevolezza coltivata nello studio e nella riflessione senza alcuna necessità di etichettare il suo lavoro in un modo o in un altro”.
Ufficio Stampa Zètema Progetto Cultura
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Inaugurazione giovedì 16 aprile 2009 ore 11-13
Appartamento Barbo di Palazzo Venezia
Via del Plebiscito, 118 - Roma
Dal martedì alla domenica ore 10 - 19
ingresso libero