Convento Francescano della SS. Trinita' - F.R.A.C.
Baronissi (SA)
via Convento
089 828210 FAX 089 828252
WEB
Girolamo Santulli
dal 16/4/2009 al 23/5/2009
lun - ven 9-13, lun e giov anche 16-19

Segnalato da

Frac Baronissi



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Girolamo Santulli



 
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16/4/2009

Girolamo Santulli

Convento Francescano della SS. Trinita' - F.R.A.C., Baronissi (SA)

Between places and bodies. L'esposizione raccoglie installazioni video e stampe digitali realizzate tra il 2005 e il 2008. E' un percorso che, privilegiando il tema del corpo, si e' prodotto gradualmente, attraversando dapprima l'esperienza della pittura, poi della scultura e dell'installazione, fino ad approdare ad una sorta di infrangimento della forma plastica.


comunicato stampa

Venerdì 17 aprile presso la Sala delle Conferenze del Fondo Regionale d’Arte Contemporanea di Baronissi, sarà inaugurata la mostra dell’artista salernitano Girolamo Santulli between places and bodies. L’esposizione raccoglie installazioni video e stampe digitali realizzate tra il 2005 e il 2008. È un percorso che Santulli ha voluto ritagliare su un momento centrale della sua esperienza, quella nella quale meglio si precisa la svolta che, a partire dal 2003, lo indirizza verso l’assunzione di tecnologie digitali. Un passaggio che, privilegiando il tema del corpo, si è prodotto gradualmente, attraversando dapprima l’esperienza della pittura, poi della scultura e dell’installazione, fino ad approdare, tra il 2002 ed il 2003, ad una sorta di infrangimento della forma plastica.

È quanto testimonia, in particolare, l’opera Microcosmo (2002), oggi nella collezione del FRAC, nella quale la ricerca di un’interiorità, trova una sua metaforica evocazione nella luce affiorante dai fori che ne intaccano la materia. Di qui l’avvio verso la sperimentazione dei processi digitali, per i quali, inseguendo il dettato della fotografia, l’artista giunge ad un’indagine sull’attraversamento ma, anche, sullo sdoppiamento dell’immagine. Si tratta di un lavoro di modificazione, condotto sulla superficie per via di manipolazioni elettroniche che generano sovrapposizioni, sdoppiamenti, fusioni, procurando come egli stesso sostiene “una sorta di transfert dal reale che sonda l’intellegibile e l’ignoto”

“Da Pass II (2005), punto di partenza anche di questo percorso espositivo, Santulli – scrive Ada Patrizia Fiorillo - si è coerentemente inoltrato alla scoperta di quell’energia che smuove la vita delle cose, seguendo l’onda della leggerezza, di una sottile evocazione trattenuta appunto in superficie. Lo ha fatto, agendo soprattutto sul registro compositivo, allargando il punto di vista ad una percezione ‘democratica’, alterando in tal senso anche la dimensione del tempo nella direzione della fluidità. Lo ha fatto giocando sulla raffinatezza del bianco, colore eletto da questo momento in poi: un bianco lattiginoso, ovattante attraverso il quale le immagini si materializzano per diafane interferenze.

Non credo sia casuale l’idea di confondere la forma nel velo perlaceo, tanto più se si pensa ad un video come Absence (2006) dove la fattezza del corpo, la sua danza ‘indifferente’ filtrate a mala pena da quella luce bianca hanno il vago sapore di un viaggio nella memoria, tra la purezza ed il candore associati da sempre alla bellezza. Un cammino che è di volta in volta una scoperta, una discesa nei territori indistinti dell’Io per ricongiungersi alla realtà, al moto intermittente di suoni, di gesti, di sguardi, di scambi che questa contiene e rimanda come è per l’opera Impression (2008), basata proprio sull’interazione delle tre figure che il bianco fa emergere in primo piano.

Non v’è dubbio che la realtà, la sua esperienza sensoria continui a sobillare lo sguardo di Santulli. Lo si vede bene in Mute (2008), un video attraversato dall’idea della trasformazione e del silenzio. C’è un vuoto di comunicazione, un azzeramento della parola (per ogni strumento legato alla tecnologia c’è, a nostra discrezione, un tasto ‘mute’) che non distoglie dal valore dell’immagine, dal predominio di quel visuale che, come affermava Frederic Jameson, è “pornografico”. Si intende in senso lato il piacere del vedere, benché in Santulli credo che emerga soprattutto il piacere dell’ascoltarsi, restituire cioè l’immagine come impronta di una forma interiore”.

Inaugurazione venerdì 17 aprile ore 18

Convento Francescano della SS. Trinita' (Frac)
via Convento, Baronissi (SA)
lun-ven 9/13, lun e gio 16/19
ingresso libero

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