Vista Arte e Comunicazione
Roma
via Ostilia, 41
06 45449756 FAX 06 45449162
WEB
FigurAzione
dal 17/4/2009 al 27/4/2009
lun-ven 11.00-13.00 e 16.00-19.30 sabato 16.00-19.30

Segnalato da

Soqquadro




 
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17/4/2009

FigurAzione

Vista Arte e Comunicazione, Roma

Gli artisti partecipanti, pur seguendo tutti il filo conduttore dell'espressione artistica figurativa, elaborano in modo molto diverso tra loro, con diversi stilemi e tecniche, le loro opere.


comunicato stampa

a cura di Marina Zatta

“Vista” è un centro dedicato all’arte ed alla comunicazione che nasce dall’esperienza di alcuni giornalisti da sempre impegnati nell’organizzazione di eventi d’arte e cultura. Uno spazio espositivo che si rivolge ai giovani talenti esordienti ma accoglie anche esperienze confermate all’ombra della splendida cornice del Colosseo.

Con questa mostra Soqquadro vuole indagare le ultime ricerche nelle nuove forme di figurazione dell’arte moderna. Gli artisti partecipanti, pur seguendo tutti il filo conduttore dell’espressione artistica figurativa, elaborano in modo molto diverso tra loro, con diversi stilemi e tecniche, le loro opere. Ciò che ne emerge è un panorama variegato che esplora i diversi sentieri che l’arte ha intrapreso ponendosi il significato della figura, del paesaggio e delle forme di arte “riconoscibili” nell’attualità del movimento artistico.

Stefano Amici, unico scultore presente in mostra, propone le sue ultime ricerche in creta, figure che emergono dalla terra dall’amalgamarsi con essa o, di contralto, esplorando una figurazione che sfiora il geometrico.

Francesca Betti è un’artista in continua evoluzione: non si sofferma su un soggetto per troppo tempo, è eclettica nei confronti delle tecniche e dei supporti che costituiscono una grande fonte di ispirazione ed è attratta soprattutto dalla realtà che la circonda; Francesca è definita da forti materialità e corporeità che però si dissolvono nell’evanescenza dei suoi scenari , come a focalizzare una ed unica idea. Anche l’ironia e il sarcasmo fanno parte della sua pittura, sempre velati da uno spiccato romanticismo che avvolge le figure. Insomma una ragionevole sentimentalista d’altri tempi

E’ la stessa Gabriel Bodin ad illustrarci il suo percorso artistico: “La mia ricerca artistica ha iniziato con un “dispetto” verso la mia storica professoressa di belle arti che mi impediva di utilizzare il nero nella pittura spiegandomi che sporca l'opera, io invece mi sono accorta che questo non-colore ha la forza di creare atmosfere profonde e misteriose rispecchiando perfettamente il mio carattere e stato d'animo. Il mio obiettivo e catturare l'attenzione del passante, trasportarlo in un altra dimensione e suscitarli emozioni di ogni tipo. Il colore per me è fondamentale, evitando accumuli di tonalità diverse, scelgo soltanto combinazioni appropriate rimanendo fedele a l'idea delle opere.”

Cristianomorellizimmer presenta in questa mostra un’opera eseguita direttamente con le mani -
dal cuore alle mani : l'artista elabora immagini della campagna toscana che sono raccolte nel cuore e le esprime direttamente con le mani sulla tela, considerando le mani come la nostra frontiera con il mondo.

Sandro Giordano si esprime con ampie descrizioni d'amore e di inquietudine, luminose figure emergono da fondi scuri, servendosi del gioco eterno di luce ed ombra. L’opera presente in mostra rappresenta una donna china su di se in atteggiamento riflessivo dalla quale emana l’intera luce del quadro.

Enrico Greci è un artista che metabolizza le immagini che lo circondano e le imprime sulle tele come tatuaggi dal make-up moderno e accattivante. Non utilizza operazioni troppo concettuali, imita la vita, e non solo, la prende in prestito e ne usa la bellezza, la forza comunicativa, e il messaggio semiotico. Nei suoi ritratti, si sentono i sapori della metropoli, gli odori di linguaggi cinematografici, e i colori primari tipici di una nuova Pop Art. Il suo linguaggio pittorico, presenta linee espressive sintetizzate, che separano campiture di colori perfettamente delineate e i personaggi famosi che ritrae racchiusi in frame pieni di significanti.

Dolores Lazzari racconta con le sue opere il suo paesaggio veneziano e di questa sua ricerca ci dice: ''Nell'ambito del profondo fascino che mi suscita la città con tutto il suo vissuto storico, sociale, culturale.....insomma, il luogo dove tanti uomini hanno lasciato la loro tangibile impronta, io cerco di rappresentare la sintesi tra questa tangibilità e la mia astratta emozione.''

In “Il nostro magma quotidiano” Franco Marchiolli e Flavia Manfroncelli, fondatori del Movimento Univerticalista, analizzano in modo innovativo il rapporto tra l’uomo e la natura. Questo lavoro rappresenta uno sguardo all’interno del mondo, una via per addentrarci nel conflitto tra la perfezione della natura e la frenesia scellerata degli uomini, che calpestano le regole naturali e le forzano a loro piacimento per interessi politico-economici. Se il rapporto tra uomo e natura in quest’opera diventa l’aspetto fondante, va comunque rilevato che l’arte Univerticalista sta in una sperimentazione che sappia interrogare ed interrogarsi, innovarsi con sistemi classici guardando al futuro. Un’arte che sia un mezzo per osservare la vita attraverso il proprio spirito, che sappia emozionare profondamente cuore e mente, che non vuole dissacrare, ma permettere di elaborare, all’interno del proprio “io”, la coscienza del senso infinito delle cose.

Matteo Quadalti nella sua pittura, non è alla ricerca spasmodica del nuovo. I suoi lavori guardano molto al passato, non per anacronismo integralista ma perché molte delle tipologie di produzioni passate sono congeniali al suo modo di intendere la vita. Nel percorso di Matteo sono evidenti i riferimenti che congiungono l'arte senese di Martini o Duccio all'arte del rinascimento, passando per
Lotto, Perugino, Caravaggio, fino ad approdare alla Lempicka. Ed è in questo creare un collegamento tra epoche ed artisti diversi che risiede l’abilità concettuale delle opere di Quadalti, nel non vedere l’Arte in maniera settoriale, ma come un percorso costante che unisce il pensiero degli uomini nei secoli.

L’Arte di Lisa Zerbin è espressione di un’ emozione creata da una foto, sensualità, armonia nei movimenti, un suono dipinto a tocchi, una provocazione rappresentata dalla donna. Una donna nella sua femminilità, nelle sue movenze, nella sua maggiore espressione, donna in tutte le sue etnie, in tutti i suoi colori, in tutti i suoi nudi, sempre coperti ma svelati da piccoli dettagli. Donna nella sua morbida bellezza, avvolta da tocchi di luce e drappeggi in rilievo, al fine di creare un attimo pieno di emozione e sentimento che coinvolga tutti i sensi. Arte per circondare da una sfera di magia e armonia colui che è aperto ad apprendere questa esperienza tramite il quadro.

Inaugurazione sabato 18 aprile ore 18.30

Vista Arte e Comunicazione
via Ostilia, 41 - Roma
dal lunedì al venerdì 11.00-13.00 e 16.00-19.30 sabato 16.00-19.30
Ingresso libero

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