Galleria de Crescenzo & Viesti
SimSim Salabim. La ricerca di Lim si impernia sulla comunicazione, su un contrappunto costante fra immagine e parola che, nelle opere, non esclude la gestualita' come possibile idioma universale.
SimSim Salabim è il titolo della mostra realizzata dall’artista sino-malese H.H.Lim in occasione della sua prima personale presso la galleria De Crescenzo & Viesti di Roma.
Con questa esposizione, Lim racconta dal suo punto di vista la complessità della attuale situazione globale, i conflitti in Medio Oriente e nel resto del mondo, la crisi economica che sta mettendo in ginocchio il modello economico del capitalismo occidentale.
SimSim Salabim si riferisce al potere soprannaturale di una formula magica – ed alla speranza che porta con sé – di poter dominare le cose e la società del mondo, di migliorale o di peggiorarle.
Col suo lavoro, Lim esprime e concepisce un modello di “fantapolitica” che fa i conti con il quotidiano bombardamento di immagini e parole che pervade la nostra vita; Lim mette a nudo le immagini mediatiche cercando di trasmetterne una virtuale immortalità, oltre l’estremo limite della forma estetica.
Tale “fantapolitica” è una metafora che l’artista ravvicina, per paradossalità, al racconto di “Oltre il Giardino”, il film di Hal Ashby; al contempo, le componenti di tragedia delle opere si ricollegano ad un grande precedente ispiratore, Guernica. SimSim Salabim fa da titolo anche all’opera centrale – quattro grandi pannelli (cm 600 x 250) – che sviluppa una specie di racconto attraverso un connubio fra parola e immagine. Il “racconto” inizia con un frase, “dopo la grande paura lo stupore per il miracolo”, presa a prestito dai quotidiani durante le ultime elezioni americane. Qui metafora del bombardamento di informazioni cui siamo sottoposti dalle campagne elettorali, la frase fa da augurio alla speranza e desiderio di una rivoluzione politica, economica, ambientale.
In questa opera la formula magica SimSim Salabim (analoga ad Abracadabra, già utilizzata da Lim in precedenti opere) diviene una specie di “non parola” di vago significato, ma a cui ci si può affidare per ritrovare speranza in un futuro; le immagini che la accompagnano aprono ad uno scenario apocalittico in cui, tuttavia, cacciabombardieri F16 e pioggia di bombe risultano spogliati dei loro attributi di macchine da guerra per assumere quelli di un erotismo aggressivo.
La ricerca di Lim si impernia sulla comunicazione, su un contrappunto costante fra immagine e parola che, nelle opere, non esclude la gestualità come possibile idioma universale. Quale forma di comunicazione sostitutiva della parola, il linguaggio gestuale è il tema ed il soggetto che anima le rimanenti opere e come filo conduttore di tutta la mostra fornisce chiavi di lettura e punti di vista alternativi, comunque diversi, alla situazione attuale del mondo e del nostro essere.
Inaugurazione 23 aprile ore 18.30
Galleria De Crescenzo & Viesti
via del Corso, 42 primo piano 00186 Roma
Orari: 16-19:30 lunedì, 11-13 e 16 - 19:30 martedì - venerdì, 11-13 sabato
Ingresso libero