Alberi. Fotografie 1951-2008. L'esposizione presenta 90 fotografie in b/n con cui Farri ha indagato gli alberi in ogni momento della loro vita e delle loro sembianze nel mutare delle stagioni, restituendoli come dotati di una forza d'impatto visivo che segna indelebilmente il paesaggio. All'interno del programma di Fotografia Europea 2009.
Dal 30 aprile al 28 giugno 2009, le sale di Palazzo dei Principi di Correggio (RE) ospitano la mostra Stanislao Farri, Alberi.
Curata da Sandro Parmiggiani, promossa dal Comune di Correggio e realizzata in collaborazione con la Provincia di Reggio Emilia e di Palazzo Magnani, l’esposizione presenta 90 fotografie in bianco e nero che Farri ha scattato, tra il 1951 e il 2008. L’iniziativa sì’inserisce all’interno del programma di “Fotografia Europea 2009”.
Farri ha indagato nelle sue immagini di alberi ogni momento della loro vita e delle loro sembianze nel mutare delle stagioni, e li ha restituiti come dotati di una forza d'impatto visivo che segna indelebilmente il paesaggio e che si fanno, come scrive il curatore nel catalogo (Skira) “metafora di un'armonia e di un legame tenace tra gli esseri viventi, al di là dell'ordine in cui sono stati tradizionalmente classificati, delle separazioni, delle cesure, delle barriere che l'uomo stesso ha eretto per tenere distanti i suoi 'fratelli', per usarli secondo una volontà o addirittura un capriccio che sorgevano in lui, o addirittura per distruggerli, senza rimpianti e sensi di colpa, senza alcuna consapevolezza del senso e delle conseguenze delle proprie azioni”.
Di Stanislao Farri (Bibbiano, Reggio Emilia, 1924), il decano dei fotografi reggiani, si è potuta apprezzare l'opera grazie ad alcune mostre pubbliche - come l'antologica di Palazzo Magnani a Reggio Emilia del 2003: "Stanislao Farri. Memorie di luce. Fotografie 1943-2003", che documentava sessant'anni di intenso lavoro, caratterizzato da una padronanza assoluta del linguaggio fotografico, da un acuto, persistente interesse per gli aspetti formali dell'immagine e dalla progressiva conquista di una grande maestria in camera oscura.
Farri aveva iniziato la sua attività di fotografo nei primissimi anni Quaranta - dapprima, come pratica amatoriale nel tempo lasciatogli libero dal lavoro di tipografo; successivamente, a partire dalla metà degli anni Cinquanta, come autonoma attività professionale, che veniva svolta su commissione di importanti aziende e che era andata via via specializzandosi, in particolare, nella immagini di riproduzione di opere d'arte e di documentazione della civiltà e della cultura della nostra terra. Quest'ultima attività ha fornito il materiale iconografico per numerosi volumi illustrati con sue fotografie e per una quindicina di libri, esito di ricerche fotografiche personali.
Nel corso della sua carriera, Farri ha ottenuto apprezzamenti e riconoscimenti assai diffusi, sia in Italia - nel 1998 è stato designato autore dell'anno dalla FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) - che all'estero. Oltre alla già ricordata mostra di Palazzo Magnani, occorre citare l'esposizione promossa dal Comune di Reggio Emilia nel 1976, quella, relativa alle sue immagini a colori, organizzata dallo CSAC dell'Università di Parma nel 1986 e la mostra al Musée Nicéphore Niépce di Chalon-sur-Saône del 1993.
Catalogo: Skira (Euro 18 in mostra; Euro 25 in libreria)
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Inaugurazione 30 Aprile dalle 18
Palazzo dei Principi
corso Cavour, 7 Correggio
Orari: sabato, 15.30-18.30, domenica e festivi: 10-12.30; 15.30-18.30;
sabato 30 e domenica 31 maggio, in occasione della Fiera di San Quirino, aperture serali straordinarie
ingresso libero