Reluctantly doing something unrelated to anything. Telepathic Pavilion #1. Si tratta del primo appuntamento di un format ideato con l'obiettivo di analizzare le regole e le funzioni dei componenti dell'art system. "Esporre degli scritti non e' un'operazione neutra. Mettere a confronto un artista con la collocazione di testi e ricerche altrui e' - in ultima analisi - l'inizio di un percorso verso un nuovo media artistico che comprende e supera la curatela.
Telepathic Pavilion è un format ideato da Brown con l'obiettivo di
analizzare le regole e le funzioni dei componenti dell' art system (artista,
curatore, critico, gallerista, collezionista...).
In particolare, ci interessa discutere la posizione dell' artista all'
interno dell' art system. L'artista non si può più identificare
semplicemente con il creatore (maker) dell'opera d'arte; sempre più spesso,
ci troviamo di fronte a delle posizioni ibride, che inglobano in sè la
figura del curatore.
In questo senso, riteniamo che la curatela sia da considerarsi un medium
artistico al pari di tutti gli altri (video, scultura, disegno...)
Se il ruolo del curatore e quello dell'artista divengono via via sempre più
interscambiabili, la critica diverrà, conseguentemente, sempre piu
speculativa, teorica, filosofica e astratta.
Il senso di questa inziativa non è dunque da confondere con una semplice
inversione di ruoli, ma come uno strumento espositivo che tende a leggere i
fenomeni in atto.
Mettere in relazione, avvicinare percorsi paralleli, spesso non ancora
comunicanti fra lorom i quali in forme diverse e inconsapevolmente -
telepaticamente - leggono la ridefinizione del proprio ruolo nel sistema
dell'arte.
Esporre degli scritti non è un'operazione neutra. Mettere a confronto un
artista con la collocazione di testi e ricerche altrui è - in ultima analisi
- l'inizio di un percorso verso un nuovo media artistico che comprende e
supera la curatela.
Testi di:
Frank Boehm,
Lorenzo Bruni,
Luca Cerizza,
Nikola Dietrich,
Giulio Ciavoliello,
Michelle Cotton,
Keren Cytter,
Christian Egger,
Mylène Ferrand,
Form Content,
Lorenzo Giusti,
Antonio Grulli,
Teresa Iannotta,
Daria Joubert,
Chris Kraus,
Yves Mettler,
Ariane Müller & Martin Ebner,
Annie O'Malley,
Alcide Pierantozzi,
Roberto Pinto,
Christiane Rekade,
Emilie Renard,
Marion Ronca,
Chris Sharp,
Noah Stolz,
Vera Tollmann
Si ringrazia per la collaborazione Federico Bianchi Contemporary Art, Lecco.
Opening 30 aprile 2009 ore 19 - 22
Brown project space
via Eustachi, 3 - Milano
Ingresso libero