In-finit-o-art. Personale di pittura. "Il desiderio e' sempre infinito: all'uomo resta solo l'immaginazione per 'concepire le cose che non sono' e credere di porre fine alla sua sete di felicita'."
Il mito della storia porta a credere che qualsiasi fatto o espressione artistica per il solo motivo che sia stata prodotta, sia interessante e memorabile, da collezionare. Manifestazione di sè come tale(?), infinitart è un concentrato di frase esprime una ONTOLOGIA, ossia una cosa è tale in quanto tale, ovvero una penna è penna in quanto penna.
Sant'agostino è illuminante con due esempi, dal bambino che cercava di riempire sulla spiaggia una buca con l'acqua del mare, così si sentì rispondere: e tu come pretendi di mettere Dio nella tua testa? Come è impossibile racchiudere tutta l'acqua del mare in una buca sulla sabbia, così è impossibile comprendere l'infinito nella nostra mente che tende all'infinito, ma è limitata.
E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei.
Negli Idilli, componimenti in endecasillabi sciolti nei quali i riferimenti storici e culturali — ridotti al minimo — lasciano il passo all’io più profondo e interiore, perciò capace di riportare alla luce quelle sensazioni ineffabili, cui dedicava un’ampia riflessione nell’ambito della sua teoria del piacere. Il desiderio è sempre infinito: all’uomo resta solo l’immaginazione per «concepire le cose che non sono» e credere di porre fine alla sua sete di felicità.
L’adesione alla filosofia sensistica e l’accostamento al meccanicismo materialistico illuminista indussero Leopardi a elaborare il concetto di pessimismo cosmico, la revisione, dovuta a un progresso conoscitivo, di quell’atteggiamento agonistico verso il presente. L’orologio è il primo simbolo di Shandy.
Scriveva Carlo Levi, - sotto il suo influsso egli viene generato, ed iniziano le sue disgrazie, che sono tutt’uno con questo segno del tempo. La morte sta nascosta negli orologi, come diceva il Belli; e l’infelicità della vita individuale, di questo frammento, di questa cosa scissa e disgregata, e priva di totalità: la morte, che è il tempo, il tempo della individuazione, della separazione, l’astratto tempo che rotola verso la sua fine. Tristram Schandy non vuol nascere, perché non vuol morire. Tutti i mezzi, tutte le armi sono buone per salvarsi dalla morte e dal tempo. Se la linea retta è la più breve fra due punti fatali e inevitabili, le digressioni la allungheranno: e se queste digressioni diventeranno così complesse, aggrovigliate, tortuose, così rapide da far perdere le proprie tracce, chissà che la morte non ci trovi più, che il tempo si smarrisca, e che possiamo restare celati nei mutevoli nascondigli.
Bar fantasy
via romana, 44 - Nettuno (RM)
Orario: 8-21
Ingresso libero