Studio Arte Fuori Centro
Roma
via Ercole Bombelli, 22
06 5578101 FAX
WEB
Gabriella Di Trani
dal 4/5/2009 al 21/5/2009
mart-ven 17-20

Segnalato da

Teresa Pollidori



approfondimenti

Gabriella Di Trani



 
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4/5/2009

Gabriella Di Trani

Studio Arte Fuori Centro, Roma

Sanmicheleinisola. Tre muri di lapidi, ordinate, tutte uguali perimetrano tre lati dello spazio espositivo simulando l'affaccio sul grande giardino quadrato, costruito sull'area del convento camaldolese.


comunicato stampa

L’installazione Sanmicheleinisola, pensata da Gabriella Di Trani per lo spazio romano di Arte Fuori Centro, aggiunge al suo sperimentalismo artistico un ulteriore e maturo tassello con cui definire in modo sempre più totalizzante la sua idea di evento espositivo, da lei concepito come un oltre che travalica i fini di una riduttiva esposizione di quadri.

Le considerazioni sul trascorrere del tempo da cui derivare la conseguente ciclicità del rapporto vita-morte attraverso una rigenerazione costante, sono argomenti di riflessione attorno ai quali ruota gran parte della ricerca di questa raffinata e cerebrale artista, il cui lavoro da sempre coniuga livelli culturali di comunicazione alti con altri intenzionalmente bassi ed allusivamente dissacratori. È così che al linguaggio neo-pop da sempre praticato, esaltativo di immagini di comunicazione di massa brillantemente colorate, anche in questa occasione l’artista affida, quasi irriverente, una personale riflessione catartica sul dualismo vita-morte, reso più fluido, e meno oppositivo nel definire confini troppo certi, dalla persistenza della memoria che li sovrappone e confonde ininterrottamente.

San Michele, cimitero monumentale di Venezia, separato dalla città in quanto creato su di un isola che si raggiunge oggi col vaporetto per Murano, e anni addietro in gondola, come mostrano le foto del trasporto delle spoglie di Diaghilev nell’isola dei morti della Laguna, nell’acqua, che ne dichiara simbolicamente il confine che la distanzia dal mondo, identifica il principio e la fine della vita.

In Sanmicheleinisola, ultima dimora di grandi artisti internazionali come Stravinskij, Diaghilev, Ezra Pound, Emilio Vedova,Felice Carena, Luigi Nono, l’atmosfera si carica di vibrazioni perenni, percepibili nell’aria nel continuo divenire di segni e forme, frasi musicali e poetiche “che si muovono[e si muoveranno] intorno a noi per sempre”.
Da questa percezione del luogo, vivo perché vivo e attuale è il contributo dato all’arte dai grandi artisti citati, la Di Trani ha maturato il senso della sua installazione : tre muri di lapidi, ordinate, tutte uguali perimetrano tre lati dello spazio espositivo simulando l’affaccio sul grande giardino quadrato, costruito sull’area del convento camaldolese sul cui impianto fu edificato il cimitero monumentale di San Michele. Un’icona, questa, al cui stato di composta malinconia e riflessione crepuscolare fanno eco le musiche originali di Luigi Parravicini,Composizione d’acqua. Alle immagini provocate visivamente da questo montaggio musicale realizzato registrando e rielaborando suoni e rumori di temporali, scrosci d’acqua, gocce di pioggia che cadono, mulinelli di torrenti e ruscelli, corrispondono i vari toni della voce, più acuti o più bassi in ragione dell’altezza dei suoni, con cui la Di Trani recita ritualmente ed in modo oracolare suoi versi onomatopeici ispirati al fluire dell’instabile e sfuggente elemento.

Le musiche contemporanee ispirate all’acqua, che è principio e fine della vita, la voce recitante, le immagini proiettate incrociandosi nel tremolìo vibrante di un effetto acqua sui tre muri di lapidi, annullano il grigiore marmoreo dell’installazione accendendolo di vivacissimi colori. Sanmicheleinisola si trasforma così in un’esperienza polisensoriale che acquisisce anche i “rumori e gli odori che attraversano l’isola”. La dimora del sonno eterno, pur non perdendo il suo intrinseco significato di riflessione sulla transitorietà della vita e nel contempo sulla perennità della memoria, si carica del nuovo esorcizzante senso di una vanitas contemporanea, realizzata secondo uno stile riconoscibile e caratteristico come quello della Di Trani.

In luogo della policromia sontuosa e teatrale dei marmi delle macchine sceniche dei monumenti funebri barocchi, l’artista utilizza le immagini proiettate con effetto discoteca dei suoi fulmini saettanti in cieli di coloratissime e macroscopiche nubi. Annaffiatoi altrettanto colorati, nella sequenza d’immagini, simulano fiotti d’acqua scroscianti sugli odorosi omaggi floreali portati a coloro che non sono più in vita. La composta malinconia del grigiore marmoreo del luogo esorcizza la sua destinazione di ultima dimora in un ironico e caleidoscopico esercizio neo-pop, tangente certe esperienze, tese a scuotere gli animi dei presenti, caratteristiche del teatro e dei films surrealisti. La catarsi di San Michele, contraltare veneziano ed altrettanto crepuscolare della böckliniana Isola dei morti avviene attraverso l’esplosione gioiosa, estranea al senso della misura, del prato verde smaccatamente finto, che punteggiato di sovradimensionati e coloratissimi fiori altrettanto gilardianamente finti, perimetra come un tappeto i tre lati dell’installazione di Sanmicheleinisola. Rigoglioso nel denunciare la sua natura spudoratamente artificiale, il prato e i fiori richiamano alla mente la funzione energetica e vitalistica dell’acqua , a cui alludono annaffiatoi elogiativi di un kitsh coloratissimo e infiorettato, paradossali nella loro assoluta e meravigliosa incongruenza al luogo, disposti molto ironicamente sul fondo dell’installazione, sorretti da una minimale stuttura in ferro.

Studio Arte Fuori Centro
via Ercole Bombelli 22 Roma
orario: dal martedì al venerdì dalle 17 alle 20
ingresso libero

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