L'esposizione si concentra in particolare sulla produzione di Crippa degli anni '60, caratterizzata dalla ricerca materica con sugheri, giornali, veline, ferri... La fase di superamento avvenuta nell'iter dell'artista milanese quando abbandona una pittura molto vicina all'action painting per privilegiare la sperimentazione polimaterica.
L’esposizione dedicata a Roberto Crippa si concentra in particolare sulla
sua produzione degli anni ’60, caratterizzata dalla ricerca materica con
sugheri, giornali, veline, ferri e l’avvicinamento alla realtà concreta
dell’uomo.
Crippa si impegna in questi giochi di materia per costruire una sua “opera”.
Tutto simboleggia il superamento avvenuto nell’iter artistico dell’artista
milanese, che abbandona una pittura molto vicina all’action painting per
privilegiare la sperimentazione polimaterica.
L’artista milanese fu anche uno dei primi collaboratori di Lucio Fontana e
aderì allo spazialismo firmandone il terzo manifesto nel 1950. In questo
periodo il lavoro di Crippa è conosciuto soprattutto per una serie di oli su
tela astratti a cui viene dato il nome di “Spirali”. Con il passare degli
anni queste opere diventano sempre più complesse evolvendo in una
commistione di diversi materiali e giungendo così alla serie dei “Totem”. Da
qui si sviluppa l’amore dell’artista per la lavorazione dei materiali su
tela, intuizione ispirata anche grazie alla collaborazione e allo studio
della corrente surrealista e dadaista.
Nasce, così, un dialogo tra il materiale di partenza, naturale o
artificiale, che conserva le sue valenze anche espressive, con la propria
manipolazione. Il tutto è trasformato, assemblato, sovrapposto e colorato,
dando a qualcosa di inerte una nuova vitale realtà.
Immagine: Cactus 88,5 x 116 cm Tecnica mista e collage su tavola 1962
Inaugurazione: mercoledì 6 maggio alle ore 18.30
Movimento arte contemporanea
Corso Magenta 96 Milano
Orari: Lunedì - Venerdì 14 -19
Ingresso libero