Parole e colori. Montale non si e' limitato a esprimere i suoi sentimenti con le parole, ma ha anche disegnato e dipinto, cercando di dare visibilita' immediata ai luoghi e alle cose, che erano alle origini delle sue suggestioni poetiche. La mostra vuole portare ad una conoscenza piu' vasta questo versante dell'espressione montaliana.
Parole e colori
Le "parole" di Eugenio Montale (Genova 1896 - Milano 1981) sono notissime in tutto
il mondo e certo l'assegnazione nel 1975 al poeta italiano del Premio Nobel per la
letteratura ha riconosciuto l'alta qualità della sua poesia.
Montale non si è però limitato a esprimere i suoi sentimenti con le parole, ma ha
anche disegnato e dipinto, cercando di dare visibilità immediata ai luoghi e alle
cose, che erano alle origini delle sue suggestioni poetiche.
La mostra "Eugenio Montale. Parole e colori" che viene presentata negli spazi della
Villa Bernasconi di Cernobbio vuole proprio sondare e portare ad una conoscenza
più vasta questo versante dell'espressione montaliana, raccogliendo una serie di
lavori eseguiti da Montale in varie epoche, a partire dai primi anni del secondo
dopoguerra.
La rassegna è il risultato di una collaborazione ormai consolidata a livello espositivo,
tra il Comune di Cernobbio e la Regione Lombardia, Assessorato alle Culture,
Identità e Autonomie, collaborazione che nell'anno appena trascorso ha consentito
la presentazione al pubblico delle mostre "Dino Buzzati. Parole e colori" e "Giorgio
Morandi. Oli acquerelli disegni grafiche" che hanno avuto un lusinghiero riscontro di
pubblico oltre che di critica. L'esposizione dedicata a Montale si compone di una
sessantina di opere tra oli su tavola e su cartone, disegni a pastello e a matita,
alcune chine e qualche taccuino, rintracciati nelle collezioni degli eredi e in alcuni
musei, ma soprattutto nelle raccolte di personaggi della cultura italiana (o di loro
eredi) che ebbero con il poeta una lunga frequentazione (fra gli altri ricordiamo gli
scrittori Guido Piovene e Pietro Bigongiari).
In mostra le opere pittoriche (alcune delle quali inedite) saranno accompagnate da
documenti e libri che permettano di ricostruire la vicenda artistica di Montale, senza
per questo volergli assegnare la patente di grande pittore, ben sapendo che egli
stesso considerava questi "lavori" una sorta di diario... anche se, per spiegare la
propria pittura, non esitava a definirla "una sintesi tra De Pisis e Morandi".
Come per le altre rassegne del ciclo "parole e colori" - Hermann Hesse nel 2000 e
Dino Buzzati nel 2001 - la mostra è il fulcro di una manifestazione più ampia che
comprenderà una serie di letture dell'opera di Montale e alcuni incontri di
approfondimento della sua poetica con studiosi ed esperti della sua produzione
letteraria.
L'allestimento della mostra tenderà a raccogliere le opere per temi e a cercare un
confronto diretto tra parole (poesie, in particolare, ma anche scritti di altro genere)e
colori, operazione questa che verrà riproposta anche nel catalogo che entrerà nella
collana già comprendente i cataloghi delle mostre di Hesse e Buzzati.
Nella mostra - che è curata da Luigi Cavadini, responsabile scientifico delle
esposizioni di Villa Bernasconi, con la collaborazione, per l'ambito letterario, di
Stefano Crespi - non mancheranno le prime edizioni delle principali raccolte di
poesia, a partire da "Ossi di seppia" (1925), e farà bella mostra di sé la macchina da
scrivere Underwood sulla quale Montale scrisse le sue opere più significative.
"... Un episodio che ho l'abitudine di raccontare a proposito della pittura di Montale
è il seguente. Qualche anno fa a Parigi portai alcuni quadri e disegni ad un vecchio
artigiano perché facesse le cornici. Più che vecchio era antico, appartenente a una
razza civile che si sta estinguendo anche in Francia (più lentamente che in Italia),
quella dell'artigiano colto. Guardò con indifferenza quadri e disegni che portavano
firme note, e si fermò su uno: "Questo è il più bello. Si capisce che non è un pittore
di professione. Ma è pieno di talento, dev'essere un poeta". E' il quadro di Montale
che, anche in questo momento, mi sta davanti nello studio...".
Guido Piovene
inaugurazione: sabato 13 aprile, ore 17.00
conferenza stampa (disponibile bus da Milano): sabato 13 aprile, ore 11.00
Orari: martedì, mercoledì e giovedì ore 15-19, venerdì 15-19 / 21-23;
sabato, domenica e festivi 10-19
informazioni: tel. 031.301037
Biglietti di ingresso: - intero: Euro 5,00; ridotto e soci T.C.I.: Euro 3,00 - laboratori per scuole: Euro 30,00 + Euro 2,00 a bambino (max 25 bambini) - gratuito 2
accompagnatori - visite guidate scuole medie superiori: Euro 20,00 + Euro 2,00 a
studente - gratuito 1 accompagnatore - gruppi di almeno 10 persone: ingresso
ridotto; per visita guidata supplemento Euro 20,00
Laboratori e visite guidate su prenotazione: tel. 031.3347209 (ore 8.30-13.30)
Immagine: Eugenio Montale, Nudo su divano, 1952 - pastello su tavola, cm 34,5 x 41,5
CERNOBBIO (CO) - VILLA BERNASCONI - via Regina 7