Le nuove opere che l'artista ha realizzato per questa mostra - utilizzando l'incisione, il collage e la scultura - indagano il confine labile che separa il familiare dall'enigmatico, il noto dall'occulto, il visibile dall'impenetrabile.
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Le nuove opere che Francesco Barocco ha realizzato per questa mostra — utilizzando l’incisione, il collage e la scultura — indagano il confine labile che separa il familiare dall’enigmatico, il noto dall’occulto, il visibile dall’impenetrabile. L’incontro tra coordinate antitetiche crea un’atmosfera ricca di suggestioni, in cui ogni opera diventa veicolo di istanze inconsce altrimenti inesprimibili.
In alcuni lavori, ritagli di immagini di capelli diventano tessere animate che compongono allusive forme astratte, seducenti e allo stesso tempo vagamente inquietanti. Si tratta di collage che lasciano pensare a una sorta di naturale continuazione dei romanzi per immagini di Max Ernst, nei quali visioni surreali e perturbanti trasformano una semplice capigliatura in un “sesso palpitante”.
Per un’altra installazione esposta, Francesco Barocco ha accostato e poi fotografato riproduzioni di libri in cui compaiono frammenti di sculture settecentesche. Una personale rielaborazione delle immagini pone in risalto l’aspetto iniziatico e velatamente erotico delle rappresentazioni.
L’allestimento riveste la stessa importanza delle opere, diventandone parte integrante. Diverse incisioni sono incorniciate e in parte nascoste da strutture di ottone che creano un ritmo nello spazio, soglie che allontanano e insieme attraggono, sculture geometriche che traducono in termini tridimensionali le idee sottese alla mostra.
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The new engravings, collages and sculptures that Francesco Barocco has made for this exhibition investigate the ephemeral borderline that separates the familiar from the enigmatic, the known from the occult, the visible from the impenetrable. This meeting of conflicting opposites creates an atmosphere of powerful overtones, in which each work becomes a vehicle for unconscious claims that could not
otherwise be expressed.
In some works, cuttings of pictures of hair are like spirited tesserae, creating allusive abstract shapes that are alluring and, at the same time, slightly disquieting. These works appear as a sort of natural continuation of Max Ernst’s collage novels, in which surreal and disconcerting visions transform a simple hairstyle into a palpitating sexual organ.
In the creation of another of the installations on show, Francesco Barocco juxtaposed and then photographed books with illustrations of fragments of eighteenth-century sculptures. A personal reinterpretation of images highlights the initiatory and slightly erotic aspect of these depictions.
The set-up of the display is as important as the works themselves, and becomes an integral part of them. Various engravings are framed and partly concealed by brass structures, creating spatial rhythms like thresholds that repel and, at the same time attract: geometrical sculptures that translate the ideas implicit in the exhibition into three-dimensional form.
Norma Mangione Gallery
Via Matteo Pescatore, 17 - Torino
orario: da martedì a sabato dalle 16.00 alle19.00 e su appuntamento
ingresso libero