La mostra polimorfica, curata da Giuseppe Salerno, e' costituita da 100 valigie ed e' allestita nella Sala Presidenziale. Le 100 valigie d'artista aspettano l'evento, le performance, gli artisti che le hanno depositate in anticipo. Tutte le tecniche e i colori utilizzati, nuovi materiali e ready made, ricchezza multisensoriale oltre l'oggetto tattile portatore di significati impliciti ed espliciti: la valigia e' evocazione e dichiarazione.
La mostra polimorfica alla Stazione Ferroviaria Roma Ostiense a Piazzale dei Partigiani, curata da Giuseppe Salerno, è costituita da 100 valigie, debitamente allestita nella Sala Presidenziale, deposito di bagagli onirici e allucinati. Le 100 valigie d’artista aspettano l’evento, le performance, gli artisti che le hanno depositate in anticipo.
Tutte le tecniche e i colori utilizzati, nuovi materiali e ready made, ricchezza multisensoriale oltre l’oggetto tattile portatore di significati impliciti ed espliciti: la VALIGIA è evocazione e dichiarazione.
Che l’opera d’arte sia spesso auto-proiettiva lo ricorda il Poliziano “Ogni dipintore, dipigne sè” e forse tutti gli artisti, pittori, scultori ecc. sono narcisi?! Nella varietà e vastità della mostra alla Stazione Ostiense, balza l’assenza totale di specchi come materiale, strumento d’utilizzo da parte degli artisti partecipanti. Così Ovidio e Omero potrebbero indicare che l’assenza sia dovuta al presagio dell’Indovino fatto a Narciso, quello vero, Protogonos, per cui egli conoscerà la vecchiaia purché non conosca mai se stesso. Così i valigiari, i 100 narcisi di Giuseppe Salerno, sventano il complotto ordito dal mito ed aboliscono lo specchio dalla loro tavolozza visionaria, presenti in mostra 100 loro simulacri materici.
Ancora una volta essi, distratti ma consenzienti, vengono catturati da Giuseppe Salerno/Proteo trasformista, dio astuto pratico di arte/arti magiche e autore, nel tempo, di rassegne compilativo-teoriche che somigliano ad enigmi demenziali, e di rassegne visionarie che sono autentici saggi storico-compilativi del mondo dell’arte contemporanea. In queste kermesse gli artisti che vi partecipano, vendono e, nel copiarsi tra loro, operano nuove contaminazioni e trasmutazioni d’idee.
Conviene andare.
La stazione prescelta, luogo bello, celebrativo di fasti pregressi, è tempio dell’effimero storico. Lì, dal predellino, effimero anch’esso, scese Hitler nel ’38. L’allestimento rivelando una apparente ricerca della coerenza dei luoghi con gli oggetti esposti, è già ironia.
Giuseppe Salerno, genio dell’arte telematica, curatore, talent scout, gallerista in Calcata, fortemente e numerosamente pressato, si trasforma in artista di Opera Unica imprigionando i 100 valigiari svagati nella (sua) casa di Proteo.
Conviene andare.
Questa volta da Proteo ci sarà, eccezione, anche un buffet. “Nel tempio irrompono leopardi e si bevono il vino dei calici; ciò accade ripetutamente; alla fine si prevede che accadrà e si inserisce nella cerimonia del tempio”. Come le ammirevoli invenzioni di Franz K.
Attenzione, Proteo potrebbe già star pensando a una nuova Opera Unica Personale, dopo sedie, attaccapanni ed altro, magari un desco o una pentola, però rigorosamente “d’artista”.
Anna Giannandrea
Artisti: Roberta Amurri, Cosimo Angeleri, Artisti Innocenti (Livia Bidoli, Vincenzo De Luca, Rita Mandolini, Carlo Massaccesi, Zanni Piacentini, Francesca Saracino, sedicente Marcel Duchamp), Anna Maria Ballarati, Luigi Ballarin, Tomaso Binga, Nicoletta Boris, Paolo Camiz, Domenico Campisano, Giuseppe Canali, Emanuela Canigola, Giovanni Carpentieri, Carlo Maria Causati, Lucia Cenni, Maria Teresa Ciammaruconi, Daniele Colaiacomo, Giovanna Crescenzi, Publia Cruciani, Dario Cusani, Serena Damiani, Massimo D’Andrea, Anna Del Vecchio, Marco Tullio Dentale, Gerardo Di Salvatore, Gabriella Di Trani, Bianca Dones, Sergio Do Vale, Fernando Falconi, Marco Fattori, Sara Silvia Ferrucci, Giorgio Fiume, Lucilla Frangini Ballerini, Freddyssimo, Anna Giannandrea, Domenico Giglio, Mario Giuliani, Salvatore Giunta, Anna Gorrieri, Alessandro Gozzuti, Alfonso Isonzo, Alexander Jakhnagiev, Ivan Jakhnagiev, Janis D. Klien, Hans-Hermann Koopmann, Andrea Lanini, Angelo Larocca, Ettore Le Donne, Rosella Lenci, Luciano Lombardo, Adriana Lucis, Lughia, Ugo Magnanti, Daniela Martinis, Francesco Marzetti, Francesca Mazzara, Gabriele Mazzara, Francesco Mestria, Maria Pia Michieletto, Laura Migotto, Gabi Minedi, Adamo Modesto, Giacomo Montanaro, Valentina Pallagrosi, Massimo Palumbo, Cesar Perez, Massimo Piergrossi, Elettra Porfiri & Angela Musumeci, Gabriella Porpora, Eugenio Pozzilli, Eliana Prosperi, Fernando Rea, Bruno Regni, Maria Luisa Ricciuti, Anna Romanello, Paola Romoli Venturi, Rodolfo Roschini, Angela Scappaticci, Eugenia Serafini, Micaela Serino, Vincenza Spiridione, Franco Squadrelli, Maurizio Tiberti, Ivano Tomat, Gianfranco Troccoli, Tu Mazu, Roberto Carlos Umpierrez, Marijcke Van Der Maden, Francesco Varesano, Nello Vetturini.
Curatore: Giuseppe Salerno
Organizzazione: SEVENPM
Patrocini: Comune di Roma (XI Municipio), Provincia di Roma,
Collaborazione: Centostazioni spa
Media partner: Me.tro spa, Atac spa, Pianeta-Arte
Immagine: Valigia per viaggi fluviali di Anna Giannandrea
Per ulteriori informazioni:
Giuseppe Salerno 3391700429 Salernogiu@tiscali.it
Ufficio stampa
Francesca Afflitto 347.1828458 info@sevenpmeventi.it
Inaugurazione alle 19.00 dell’8 maggio 2009
Finissage 21 maggio 2009.
Sala Presidenziale della Stazione Roma Ostiense
Piazzale dei Partigiani – Roma
orario 17.00-20.00