Light America. La mostra a cura di Simona Botti e Tiziana Gazzini, presenta una ventina di opere inedite realizzate con una personale tecnica mista dall'artista italo-americana nel periodo che va da meta' 2008 al 20 gennaio 2009, data dell'insediamento di Barack Obama alla Casa Bianca.
Con la mostra Light America, a cura di Simona Botti e Tiziana Gazzini, la Galleria Fontanella Borghese presenta una ventina di opere inedite realizzate dall’artista italo-americana Gaialight nel periodo che va da metà 2008 al 20 gennaio 2009, data dell’insediamento di Barack Obama alla Casa Bianca.
A due anni dal suo definitivo trasferimento a New York, Gaialight ha iniziato a viaggiare dalla California ai confini con il Messico, dall’Arizona alla Florida, da Detroit a La Vegas, da New York a Washington, in compagnia di Scarlett O’Hara (Rossella O’Hara per gli italiani), l’icona più popolare e complessa dell’immaginario di Hollywood. Nella sua versione pop (una sagoma di cartone – cardboard standup – acquistata su internet) la protagonista di Via col vento è così ancora una volta testimone di quel delicato momento di transizione che accomuna la vigilia dei grandi appuntamenti della storia.
Durante la lunga campagna per le elezioni presidenziali, l’occhio di Gaialight ha selezionato visioni, temi e situazioni d’attualità, e come sempre, li ha “lightizzati” attraverso la sua particolare tecnica mixed media. Il fotoreportage dell’America contemporanea si è così trasformato, grazie a un’idea narrativa e a un’espressione artistica originale e sofisticata, in un ciclo di opere che vanno oltre la cronaca per proporre un’interpretazione simbolica dell’America di oggi che per molti aspetti assomiglia ancora a quella rappresentata dall’eroina di Via col vento: bella, forte, orgogliosa, tenace, combattiva, profondamente legata alla sua terra, ma anche fragile, contraddittoria, viziata, amata e odiata. E soprattutto capace di reinventarsi.
Osservando da vicino l’America delle praterie e di Zabriskie Point, dei Casinò e dei locali per soli uomini, del surf e delle rovine industriali di Detroit, ma anche quella di Wall Street e della 5^ Avenue, Gaialight e il simulacro di cartone di Rossella O’Hara compiono un viaggio nel tempo e propongono un’interpretazione positiva, ma non consolatoria, della storia americana. Dopo le guerre, dopo i collassi economici e sociali, l’America sa ogni volta rialzarsi e azzardare scelte storico-politiche poco prima difficilmente immaginabili. Perché, come direbbe Rossella O’Hara, “dopotutto, domani è un altro giorno”.
Gaialight ha esposto a Roma, Parigi, New York, Monaco di Baviera ed è tra gli artisti delle nuove generazioni che rappresentano meglio la contaminazione dei linguaggi. Hanno scritto di lei la stampa italiana ed estera e una sua opera, The Wall, è recentemente diventata la copertina di Io donna, il settimanale femminile del Corriere della Sera. E’ presente nell’opera in undici volumi Arte Contemporanea, Electa Mondadori (volume 9 - Contaminazioni, capitolo Cinema).
Recentissima l’installazione Bare Smile nel Foyer del Teatro Valle a Roma e la performance Funerale del dolore femminile, con Lidia Ravera, nel parco di Villa Torlonia.
Catalogo
a cura dell’Associazione Culturale
La coda dell’occhio http://www.lacodadellocchio.com
Testi di
Tiziana Gazzini e Piero Spila
Informazioni sull'artista:
http://www.gaialight.com
Inaugurazione 13 maggio ore 18.30
Galleria Fontanella Borghese
via di Fontanella Borghese, 31