Sogni, miti, colori. Un linguaggio ridotto all'osso, la rappresentazione si concentra su pochi e focalizzati elementi ed usa come strumento narrativo il colore ed il disegno.
Tutti conosciamo il “personaggio” Amanda Lear per la sua carriera musicale, per quella televisiva, per la sua presenza abbastanza assidua sulle riviste patinate, per il suo favoloso passato al centro del turbinio della Swingin' London. Meno famosa è l'Amanda pittrice, ma questo lato del suo poliedrico modo di vivere, è forse quello che più appartiene e che più intimamente la descrive.
La sua pittura è fatta di un linguaggio ridotto all'osso, la rappresentazione si concentra su pochi e focalizzati elementi ed usa come strumento narrativo il colore ed il disegno.
Il risultato sono lavori ricchi di disciplina, variazioni personali e incisive di soggetti accademici, realizzati con mano sicura e capace di riassumere con tocco unico e personale quello che sono gli insegnamenti dei grandi maestri di fine '800 e inizio '900.
A tratti stridente con l'Amanda ''mediatica'', così sofisticata ed arguta, la pennellata è decisa e graffiante, come a rimarcare la concretezza e la sostanza del proprio lavoro. Il colore, spesso usato puro e con una consistenza materica, è una chiave fondamentale della comunicazione di quest’artista, il cromatismo è surreale, tenebroso oppure sfacciato, esprime un’intensa sensualità ed una sensibilità fuori dal comune, che ben rappresenta la personalità di una donna che ha vissuto una vita libera, incredibilmente affascinante, piena di gioia, ma anche di dolore.
La mostra alla galleria World’s Artists è un percorso attraverso l’opera di una pittrice di talento che con le sue opere fortemente comunicative è in grado di trascinare lo spettatore nel proprio universo e farlo pensare, emozionare, sognare e sorridere.
World's Artists Arte Contemporanea
via Lentasio, 8 - Milano
Ingresso libero