Trompe l'oeil. Il motto di questi giovani artisti e': ''Utopia, Naufragio, Malinconia''. Un reportage dalla Cina, tra Pechino, Chongqing e Shangai. In esposizione 17 fotografie.
Scatti di una fragile identità – Immortali all’istante
testo di Brunamaria Dal Lago Veneri
È possibile catturare con uno scatto fotografico il cuore del tempo? Per i greci e i latini il tempo era una specie di perdita di vita. L’eterno coincideva con la pienezza dell’attimo. La fotografia ci riporta a questa idea e la rende concreta e vitale.
A differenza dello specchio che segue ed accompagna le nostre trasformazioni, la fotografia congela gli istanti in una quasi eternità, in un passato che non passa e che, a differenza dei ricordi visivi, non impallidisce e si sfuoca con la stessa rapidità con cui si deteriorano o virano di colore le immagini della memoria.
La fotografia mantiene una sua testarda fissità, è un testimone incorruttibile nel mutare delle situazioni. La fotografia non dimentica, non costituisce una labile traccia del passato, ma innesta un effetto di trascinamento di aspetti della realtà che, per quanto rielaborati o scelti possano essere, attestano una loro presenza. Guardare una fotografia significa sprofondare nel tempo e nello spazio, ritrovarne lo spessore dietro la superficie piatta dell’immagine.
La nostra vita è indifesa, non ha mura che la proteggano dalla morte. Fotografare è congelare un attimo, partecipando alla mortalità, alla vulnerabilità, ma allo stesso tempo la fotografia è una miniatura di eternità.
La fotografia ci aiuta ad uscire da questa chiusura in noi stessi gettando ponti mentali e affettivi con altre esistenze, altri aspetti della realtà. Da ognuna di queste esperienze visive, che mettono in moto l’intelligenza e l’immaginazione, riceviamo un impulso a spalancarci verso mondi diversi.
La Cina è vicina?
Per una sorta di geometria non euclidea, ma psichica inglobiamo pertanto infinite vite parallele alla nostra vita e questo in uno scatto, una frazione di tempo. Certo, dopo che l’obiettivo ha immortalato una determinata scena, le cose e le persone cambiano, si evolvono, invecchiano, muoiono, vengono distrutte, mutate, ma nella foto non cambiano più. Nell’eternità immobile creata dalla tecnica, noi continuiamo a sentire il lavorio sordo del tempo. Il motto di questi giovani artisti Milena e Jeremie che appunto sullo scatto lavorano è: Utopia, Naufragio, Malinconia. Utopia nel senso di riuscire a fermare il tempo. Naufragio nella fragilità di questa impresa? Malinconia nella incapacità, tutta umana, di cogliere, goethianamente l’attimo?
Ora, in aggiunta alle immagini, la parola degli autori per interpretare la
CINA
''Siamo stati in Cina un mese esatto, il mese di Giugno del 2007. Dopo un mese e mezzo di Russia è stato quasi uno shock. Di colpo era estate, di colpo il vuoto della Siberia si è riempito di dettagli colorati, odori e rumore incessante. Abbiamo visitato tre città Pecchino, Chongqing e Shangai e abbiamo fatto una crociata sul Jangtse fino alla diga enorme che hanno costruito questi ultimi anni. Chongqing é stata la città più interessante. É costruita su una penisola fra due braccia del Jangtse. In pratica è una collina con tante scale che scendono al fiume e due teleferiche che lo attraversano. In cima ci sono tanti grattacieli di alberghi di lusso, centri shopping molto cari e strade pulitissime. Scendendo a destra e sinistra case più vecchie e gente povera. Alla punta una piazza per eventi e il porto fluviale.''
CINA: METODO FOTOGRAFICO
''Abbiamo passegiato più o meno a caso, tre ore al giorno in media (fra altro le cartine geografiche di Chongqing non riescono, malgrado soventi aggiornamenti, a seguire l’evoluzione della città) e abbiamo fotografato quello che abbiamo visto, senza idea preconcetta. Questo è un metodo a cui teniamo e siamo sempre stupiti quanto sia raro trovare quei „cliché“ che si hanno in testa su un paese, quelle foto da calendario. Quello che voglio dire é che non vogliamo fare il ''best-of'' delle belle o delle brutte cose. Proviamo di trovare indizi che permettono di trasmettere quello che abbiamo visto e constatato andando a zonzo. Dopo aver scoperto sopratutto contrasti giganti, barriere e affissi ci siamo concentrati su quelli, soprattutto nella scelta.''
CINA: L’ESPOSIZIONE AL FOTO FORUM
''Esponiamo per la terza volta foto della Cina (quelle della Siberia le abbiamo esposte una volta alle journées photographiques de Chaors). Abbiamo esposto sette foto della Cina alla „Fete KultuRel“ nella casa delle religioni („Haus der Religionen“) a Berna e due foto al Kunstmuseum Graubünden alla „Jahresausstellung der Bündner Künstler“. Abbiamo avuto molto successo a questa esposizione.
In esposizione 17 foto. 12 in formato 40x60cm e 5 in formato 53x80cm. Sono foto ingrandite da pellicola a colori, piccolo formato (apparecchio normale con autofocus).
Inaugurazione: martedì, 19.05.2009, ore 19.00
Galleria Foto-Forum
via Weggenstein, 2 - Bolzano
Orario: martedi' - venerdi' 15-19, sabato 10.30-13
Ingresso libero