Nero su bianco. Fotografia 1974-1980. La rassegna romana ''Altre voci'', curata da Bianca Pedace, si arricchisce di un secondo episodio ospitando la mostra fotografica di uno dei protagonisti dell'arte di ricerca in Italia negli ultimi quarant'anni.
La rassegna romana “Altre voci”, curata da Bianca Pedace , si arricchisce di un secondo episodio.
Dal 21 maggio al 14 giugno gli spazi delle Pese del Bestiame, all’ex-Mattatoio di Testaccio, ospitano infatti una mostra fotografica di Giuliano Giuman, uno dei protagonisti dell’arte di ricerca in Italia negli ultimi quarant’anni.
Il contesto metaforico del macello, emblema della violenza sociale, ancora quasi fisicamente opprimente nelle Pese, ha suggerito un taglio critico connesso profondamente con le istanze e la storia del luogo. Il corpo come logos e la dimensione politica della sua costrizione/liberazione; l’epica interstiziale della città, indagata nei suoi aspetti minimi, tra antropologia e intervento poetico; la riflessione sulle capacità non imitative della fotografia, che si concretizza nella scelta rigorosa del bianco e nero: questi i temi di un’operazione nettamente concettuale, di intatta rilevanza nel dibattito contemporaneo. Allargando il presente fino a farlo diventare orizzonte, la mostra assume dunque una produzione storica, realizzata tra 1974 e 1980, come dato attuale.
Inaugurazione 21 maggio ore 18
Citta' dell'Altra Economia c/o ex Mattatoio Testaccio (Campo Boario)
Piazza Orazio Giustiniani 4 - Roma
da martedì a domenica ore 10-13 e 15-20
Ingresso libero