Uno sguardo che sfiora il tempo. L'artista inaugura Qcoffee flash: una selezione per fotografi e illustratori non professionisti proposta dalla Fondazione. Il titolo sottolinea il tema conduttore degli scatti che abbracciano una finestra temporale, e documentano per frammenti, scene di un vissuto veneziano.
Qcoffee flash è una selezione per giovani fotografi e illustratori non professionisti proposta dalla
Fondazione Querini Stampalia.
L’obiettivo è raccontare con la fotografia e con il disegno Venezia e farlo seguendo un’ispirazione
letteraria o lasciandosi guidare dalle suggestioni di un’antica mappa, per poi spalancare questi
scorci sugli spazi della caffetteria della Querini Stampalia.
Le opere selezionate, esposte negli ambienti del caffè ristorante, seguono ogni volta una traccia
diversa; un’avventura che si rinnova ogni tre mesi per un anno intero.
Sabato 23 maggio alle ore 11 Simonetta Rossetti, con il suo progetto fotografico intitolato Uno
sguardo che sfiora il tempo inaugura questa iniziativa, che darà visibilità nel corso dell’anno ai
vari artisti che meglio sapranno tradurre il tema indicato dalla Fondazione, che in questa prima
occasione è stato una suggestione letteraria: “Le pietre di Venezia” di John Ruskin.
Sulla base della rilettura del testo e compiendo un’operazione di minuziosa selezione di passi e
distillazione di parole si è ricostruito un racconto assolutamente autobiografico in cui le parole
venivano decontestualizzate e risignificate.
Trasformando la parola in immagine si è poi composta una narrazione nuova e personale che
descrive un periodo di vissuto veneziano in cui si documentano momenti, scorci, eventi che parlano
di ciò che la città è, e di come la città appare, attraverso persone, luoghi e dettagli che si
avvicendano con rapidità.
Tutto è restituito attraverso lo sguardo poetico e sognante di chi, pur nel frastornante ritmo della
contemporaneità riesce ancora a leggere con occhi ingenui e visionari la magia degli attimi e la
poesia dei frammenti, e delle “pietre” che hanno fatto e continuano a fare la nostra storia,
consapevole del fatto che tali scatti non possono avere la pretesa di arrestare il tempo.
Il tema proposto ha inizialmente trasmesso un senso di severità divenendo l'occasione per
cimentarsi con un linguaggio differente che utilizza la tecnica del bianco e nero nella lavorazione
dell’immagine digitale e la contaminazione tra immagine e parola.
Negli scatti esposti si focalizza l'attenzione su una città che concilia rigore e mondanità, lentezza e
frenesia, e più in generale aspetti antitetici legati alla percezione del tempo.
La consapevolezza che il tempo è una componente incontrollabile e inarrestabile, infonde negli
occhi di chi guarda una sensazione di drammatica impotenza. Il titolo sottolinea il tema conduttore
di scatti, che abbracciano un'ampia finestra temporale e documentano per frammenti scene di un
vissuto veneziano, dove il tempo passa inarrestabile e lascia i suoi segni sugli edifici, così come si
consuma rapidissimamente durante gli eventi culturali ed artistici, regalandoci momenti estatici che
la parola non riesce a descrivere nella loro dimensione fisica ed emotiva e che neppure lo scatto
riesce a restituire nella loro interezza, perchè complessi e fugaci tanto da poter essere a malapena
sfiorati.
Ufficio Stampa: tel 041 271144
ufficiostampa@querinistampalia.org
Per ulteriori informazioni: Vanna Coslovich mob 338 7304267
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Inaugurazione sabato 23 maggio 2009, ore 11
Qcoffee della Fondazione Querini Stampalia
Campo Santa Maria Formosa - Castello 5252, 30122 Venezia
da martedì a sabato 10 / 23.45 - domenica e festivi 10 / 19 - lunedì chiuso.
ingresso libero