Galleria Civica
Modena
corso Canalgrande, 103 (Palazzo Santa Margherita e Palazzina dei Giardini)
059 206911, 059 2032940 FAX 059 206932
WEB
From Art to Design and back
dal 27/5/2009 al 27/5/2009
14 - 18
WEB
Segnalato da

Digicult



approfondimenti

Marco Mancuso



 
calendario eventi  :: 




27/5/2009

From Art to Design and back

Galleria Civica, Modena

Simposio Direct Digital. L'incontro, moderato da Marco Mancuso, pone l'attenzione sulla crescente compenetrazione tra l'universo produttivo, i linguaggi e le estetiche dell'arte digitale e del design.


comunicato stampa

Presentato da Direct Digital
In collaborazione con
Digicult

Con la partecipazione di:

Golan Levin (designer & teorico)
| Interaction design e interfacce uomo-macchina

Boris Debackere (artista & V2_Institute for Unstable Media lab manager)
| L’audiovisivo, tra arte, performance e design

Paolo Rigamonti (designer & architetto)
| Architetture liquide e urbanismo ipermediale

Lucrezia Cippitelli (critico d’arte & curatrice)
| Nuovi paesaggi multimediali immersivi


Incontro curato e moderato da: Marco Mancuso (critico, curatore e direttore di Digicult)

Il simposio moderato da Marco Mancuso, critico, curatore e direttore di Digicult, all'interno di Direct Digital il giorno 28 Maggio 2009 presso la Sala Antonio Delfi della Galleria Civica di Modena, pone l'attenzione sulla crescente compenetrazione tra l'universo produttivo, i linguaggi e le estetiche dell'arte digitale e del design, inteso come metodo di progettazione creativa a cavallo tra interattività, spazio e produzione ambientale audiovisiva. Attraverso gli ospiti nazionali e internazionali invitati, il simposio cercherà di focalizzare l'attenzione sui punti di contatto che arte e design hanno non solo con la sfera creativa dell'uomo contemporaneo, ma anche e soprattutto con quella percettiva, sociale, urbana e ambientale.
 
I confini tra arte, design e hacking tecnologico, intesa come disciplina caratterizzata da un uso e abuso delle moderne tecnologie per la produzione di ambienti sensibili, sono sempre più flebili e sottili. Alimentato da una generale propensione da parte di artisti e designer a confrontarsi, tramite metodologie hardware e software differenti, con territori e pratiche diverse che spaziano dalle installazioni ambientali immersive, alle interfacce interattive, dalle live performances e ai classici prodotti audiovisivi, il confronto tra discipline creative con storie e background differenti, ma che nei secoli scorsi avevano più volte trovato geniali punti di congiunzione, non è mai stato così ricco e fertile. 

Confini e linguaggi in costante rimodellazione, estetiche ed esperienze in continua ridefinizione, strumenti e interfacce in graduale sviluppo, influenze ed esperienze in generale condivisione: il digitale, e in generale i media tecnologici, hanno portato, nel corso degli ultimi 20 anni, alla produzione di artefatti che decostruiscono le regole cartesiane del rapporto suono-immagini-spazio e che spingono verso creazione di ambienti multimediali in cui la tecnologia non è più fine a se stessa, mero esercizio di stile e tecnica, ma è finalmente al servizio di un nuovo linguaggio, di un'estetica, di un'esperienza, di un'emozione, di un messaggio. In un momento storico di forte crisi dei valori e delle economie del nostro mondo occidentale, a cospetto di una generale fascinazione tecnologica, all'interno di un mondo sempre più innervato di tecnologie interattive, locative e di Rete, l'interpretazione creativa del presente da parte di artisti e designer digitali non sembra però riuscire ancora a prescindere dai rapporti fra dominio dei contenuti, estetiche diffuse, simulazione d'ambiente e interfacce spettacolari, che inevitabilmente influenzano la nostra evoluzione mentale e percettiva, molti aspetti della società nella quale viviamo, nonché la nostra stessa interpretazione della realtà che ci circonda. 

Saranno l'arte e il design contemporanei in grado di fornire strumenti di analisi e interpretazione del reale quotidiano, o si spingeranno ulteriormente verso la creazione di ambienti immersivi nei quali rifugiarsi in attesa di un nuovo avvento?

From Art to Design and back| Simposio Direct Digital
Giovedì 28 maggio 2009
ore 14.00 – 18.00
Location: Sala Antonio Delfini - Galleria Civica - Modena

Info| Direct Digital > mail@directdigital.org
www.directdigital.org | www.digitaldirection.org
Ideazione e direzione artistica| Gilberto Caleffi
tel +39 349 0573048 | mail: gilberto@directdigital.org


Direct Digital Workshop | 28 maggio - 3 giugno - 26 giugno 2009

• Ven 28 maggio|
From Art to Design and back| Simposio Direct Digital - A cura di Marco Mancuso per Digicult
Sala Antonio Delfini - Galeria Civica - Modena| ore 14.00 - 18.00

• Merc 6 giugno|
Il blogging| Seminario - A cura di Emiliano Colasanti
Cortile Palazzo del Pio - Carpi | dalle ore 21.30

• Ven 26 giugno|
Lacrime artificiali, i pianti degli androidi| Reading fantascenza di Emidio Clementi e Paolo Nori
Auditorium - Palazzo dei Musei - Modena| dalle ore 19.00

 
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Golan Levin (Usa)

Golan Levin crea artefatti ed eventi che esplorano nuovi modalità flessibili di espressione reattiva. Il suo lavoro di concentra sulla progettazione di sistemi per la creazione, la manipolazione e la rappresentazione di immagini e suoni simultanei. E’ conosciuto per l’ideazione e la creazione del lavoro Dialtones: A Telesymphony [2001] e per alcune visualizzazioni di informazioni interattive come The Secret Lives of Numbers [2002] e The Dumpster [2006]. Precedentemente Levin era stato insignito di un Award of Distinction al Prix Ars Electronica per il suo software interattivo Audiovisual Environment Suite [2000] e per la performance audiovisiva in accompagnamento, Scribble [2000]. Altri progetti più recenti includono Re:MARK [2002], Messa di Voce [2003] e The Manual Input Sessions [2004], sviluppato in collaborazione con Zachary Lieberman, Scrapple [2005] e Ursonography [2005].
I progetti attuali di Levin, Opto-Isolator [2007] e Double-Taker (Snout) [2008], operano con robot interattivi e visioni meccanicistiche per esplorare nuove modalità di comunicazione uomo-macchina. Attualmente Levin è professore associato di electronic time-based art alla Carnegie Mellon University. Il suo lavoro è rappresentato dalla galleria Bitform di New York.


Boris Debackere (Belgio)

Boris Debackere è artista e lab manager presso il V2_institute for the unstable media di Rotterdam, nonché parte dello staff del dipartimento Transmedia della Hogeschool Sint-Lukas.
Come artista, I suoi interessi primari sono la possibile integrazione di differenti forme espressive, con enfasi particolare sul suono elettronico e l’immagine. Il suo lavoro e la sua ricerca più recente, si concentrano sulla traduzione e trasformazione del concetto del cinema in altre forme espressive come il live cinema e le installazioni audiovisive. I suoi lavori includono
Vortices, un’installazione video interattiva, la mostra Gorge(l) presso il KMSKA, Probe, un’installazione interattiva basata sulla relazione tra lo spettatore e lo schermo, il progetto di ricerca The Cinematic Experience (incontro e pubblicazione per il Sonic Acts XII di Amsterdam). Ha collaborato con Brecht Debackere alla performance di Live Cinema Rotor, portata all’interno di molti festival internazionali di nuovi media. Ha lavorato alla programmazione e al sound design delle installazioni Run Motherfucker Run (2004) e Beijing Accelerator (2006) di Marnix de Nijs, nonché alla composizione e al sound design dei film a.m./p.m. (2004), Proof of life (2005), Capsular (2006), Futur Antérieur (2007) e Alltogether (2008) di Herman Asselberghs.


Paolo Rigamonti (Italia)

Architetto, nasce a Milano nel 1963, città dove vive e lavora. Ha lavorato per diversi anni nel campo della progettazione di edifici residenziali e per il terziario, locali pubblici, interni, graphic e industrial design. Dal 1998 si dedica completamente a progetti di design legati alle nuove tecnologie, in questo periodo è consulente di alcune fra le principali aziende del settore.
Nel 2000 è fondatore, con Silvio Mondino, di Limiteazero, gruppo di ricerca sperimentale sulle potenzialità dei nuovi media, dapprima interno alla agenzia di comunicazione BGS D'Arcy (oggi Leo Burnett) e dal 2002 studio indipendente, con un percorso che si sviluppa parallelamente sulla produzione di progetti sperimentali e sulla elaborazione di progetti su commissione.
Il lavoro di Limiteazero è stato più volte recensito ed esposto in diverse occasioni sia Italia che all'estero. Dal 2005 è ideatore e direttore artistico di MixedMedia, evento di cultura elettronica svoltosi presso l'Hangar Bicocca a Milano. E' docente di “Mediascape design” all'interno del Master in Digital Environmental Design presso la Nuova Accademia di Belle Arti di Milano.


Lucrezia Cippitelli (Italia)

Ricercatrice e insegnante di Storia ed Estetica dell’Arte Contemporanea, Lucrezia Cippitelli ha un Phd in Storia dell’Arte ed è inoltre scrittrice e curatrice, con un curriculum internazionale di ricerche, mostre, insegnamento e progetti culturali di cooperazione, sviluppati all’interno di diverse Biennali, mostre, accademie, università e centri culturali internazionali (Biennale di l’Avana, Dak'Art, Biennale di Santiago, accademie d’arte in Inghilterra, Stati Uniti, Germania, Belgio, Olanda). L’attenzione verso i media, la tecnologia e la loro interazione con la produzione dell’arte contemporanea si accompagna a un curriculum di Storia ed Estetica delle Avanguardie del XX Secolo e dei movimenti Avanguardisti del Secondo Dopoguerra; Estetica dei media e delle tecnologie: l’arte nell’era della sintesi digitale; Pratiche artistiche orientate al processo nei network e negli spazi pubblici; Estetiche delle pratiche artistiche non occidentali; Critica Post-coloniale e Post-moderna e studi modernisti comparativi. E’ membro del network di Digicult.


Marco Mancuso (Italia)

Marco Mancuso è critico, curatore e giornalista di arte e cultura digitale. Fondatore e direttore di Digicult (e della rivista Digimag), progetto sulle tecnologie digitali a cavallo tra arte, design, scienza, cultura e società, Marco Mancuso lavora nello specifico sull’arte e il design audiovisivo contemporaneo, focalizzandosi su progetti di live cinema & live media, su tecnologie generative & open source, su installazioni interattive e immersive, su pratiche di arte & scienza. Ha lavorato come curatore per alcuni festival in Italia (Piemonte Share, Dissonanze, MixedMedia, Screen Music, Sincronie) e come curatore ospite per eventi internazionali (Cimatics, Strp, Sonic Acts, Nemo, Strp, Transcultures Audiovisuelles, Elektra) presentando artisti e designer audiovisivi Italiani tramite il progetto +39:Call for Italy. Ha curato inoltre la prima performance urbana italiana Laser Tag del gruppo G.R.L, alcune personali (op7_Otolab, Thorsten Fleisch, The Arts Catalyst) ed eventi cross media. Le sue interviste possono essere lette sull’archivio di Digicult, i suoi scritti sono stati pubblicati sui cataloghi di festival e mostre (Piemonte Share, MixedMedia, 0006_Limiteazero, op7_Otolab, Direct Digital , Struttura) e sono stati preparati per lectures e presentazioni (Bruce Sterling’s workshop, Art&Science conference, The Open Source meeting, Pixxelpoint). Insegna alla Naba e allo Ied di Milano.

Immagine: Chris Levine

Giovedì 28 maggio 2009, ore 14.00 ­ 18.00

Galleria Civica di Modena
corso Canalgrande, 103 - Modena

IN ARCHIVIO [103]
Daniel Spoerri
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