Alessandro Vignali
dal 31/5/2009 al 13/6/2009
Segnalato da
31/5/2009
Alessandro Vignali
Palazzo dei Sette, Orvieto (TR)
Il viaggio di un pittore. New York - Orvieto - Londra. Sono esposte oltre 20 opere, scelte fra una vasta produzione che abbraccia quasi un ventennio di lavoro. Il pensiero dell'artista, relativo all'esistenza dell'uomo, ai rapporti fra le persone e a quello che avviene nel mondo e' espresso con grande energia sulle sue tele.
Con il patrocinio del Comune / Assessorato alla Cultura, dal 2 al 14 giugno p.v. si terrà la mostra di pittura dell’artista Alessandro Vignali dal titolo Il viaggio di un pittore che vuole essere una retrospettiva, il percorso di un artista che, ha dedicato a questa forma espressiva, quasi tutta la sua esistenza.
Alessandro Vignali infatti, nasce a Roma nel 1965 e fin dall’adolescenza, lo investe un’unica passione, la pittura. Dopo aver vissuto intensamente la sua prima giovinezza a Roma, si trasferisce con la famiglia in un piccolo paese dell’Umbria, Alviano. La pittura diventa la sua unica attività, non trovando all’esterno il modo di comunicare, si chiude in casa e trova sfogo nella pittura, unico mezzo che conosce per esprimere il proprio pensiero. La sua abitazione si trasforma in un laboratorio. Nella sua casa domina un odore di olio, le tele sono affastellate in tutti i luoghi. Una vera esplosione di colore.
In questo periodo Alessandro Vignali è in mostra a New York in una collettiva (The Color of Hope: BWAC's 17th Annual Spring Pier Show - May 9 - Jun 14, 2009) e a ottobre è in programma una personale a Londra. Da qui il titolo della mostra “New York – Orvieto – Londra, Il viaggio di un pittore”.
Ad Orvieto verranno esposte oltre 20 opere, scelte fra una vasta produzione che abbraccia quasi un ventennio di lavoro di questo artista.
Il pensiero di Alessandro Vignali, relativo all’esistenza dell’uomo, ai rapporti fra le persone e a quello che avviene nel mondo è espresso con grande energia sulle sue tele ed è lo stesso Vignali a darne una chiave di lettura: “Cogliere dal nulla nuove esistenze. Trovare nella realtà quello che non c’è. La pittura non può limitarsi a riprodurre il reale, a reinterpretarlo, a figurarlo o trasfigurarlo. Quando il mondo reale diventa asfissiante la pittura è la via. Rapporti umani impossibili, urbanistiche intolleranti e intollerabili, guerre, macchine invadenti, macchine devastanti, sovrappopolazioni. La fuga è nelle battaglie senza sangue, nel ribaltare il senso della chiesa, della casa, della città, ribaltata come in un gioco di bambino, come nel mondo mentale di un bambino. La fuga dalle bassezze sociali, dai tradimenti, dagli illeciti, dai giochi sporchi e dagli atti di prepotenza è un viaggio di esplorazione su navicelle spaziali, su barche vichinghe, su convogli della mente che incontrano cubi fatti parchi, macchie nere fatte foreste, sfere fatte campi di atterraggio. L’essere umano è vittima dell'aspetto barbaro della fisica. Solo la fantascienza lo salverà dalla scienza. Solo l’arte lo salverà dalla geometria”.
Inaugurazione lunedì 1 giugno 2009
Palazzo dei Sette
Corso Covour, 87 - Orvieto
Orario: mattina 10,00-13,00 pomeriggio 16,00-20,00. Chiusura settimanale: lunedì
Ingresso libero