Centro Sperimentale di Design Poliarte
Le eccellenze del design glocale: Interior, Industrial, Fashion e Graphic. Una mostra nata per valorizzare il design del panorama delle produzioni che per vicinanza geografica e connotazioni storiche, creative e organizzative accomunano il territorio della fascia adriatica.
Un'exhibition nata per valorizzare il design del panorama delle produzioni che per vicinanza geografica e connotazioni storiche, creative e organizzative accomunano il territorio della fascia adriatica.
Ideazione del Centro Sperimentale di Design Poliarte
Concept
• Lo scopo è quello di diffondere e dare visibilità alle opere derivanti dal genio adriatico,
• La strategia del progetto si muove attraverso happening con differenti location, che di anno in anno nel possibile, svilupperanno il carattere itinerante e divulgativo degli eventi.
• Sfruttando queste direttive si tracciano i percorsi dell’Adriatic Design attraverso cerchi concentrici (dal piccolo al grande) a partire da Ancona, che per motivi storico-geografici (porta dell’oriente), economici, e di presenze culturali e formative, fungerà da starter.
• Il progetto con carattere itinerante vedrà un’anteprima nel 2009 a Milano,
capitale della stampa e sensibilità nel settore del Design. Nel 2009 si prefigge
lo scopo di marcare la sua presenza con altre tappe, oltre ad avere un
corollario di eventi satellite.
Il concetto di Glocale
• Negli ultimi anni la discesa della fiducia nel concetto di globalizzazione ha lasciato posto a quello più realistico di glocalizzazione. L‘idea di “globalizzazione” ha per lungo tempo investito risorse in una sorta di ottimismo “ingenuo” riposto nelle potenzialità democratizzanti del mercato, della tecnologia e della comunicazione. Se questo è in parte vero per il comparto produttivo, in realtà il concetto di glocalizzazione risulta più adeguato a descrivere e a “contenere” le molteplici trasformazioni del nostro tempo.
Glocalizzazione vuole dire che oggi non è possibile parlare di globale senza fare riferimento alla dimensione opposta del locale creando quell’intersezione fra radice e fronda, origine ed estensione: il glocale. Tuttavia manca tale formula “alchemica” manca di specifiche circa le qualità di globale e di locale. Bisogna, analizzare infatti le differenti direttive che si formano dalla mescolanza e preponderanza dell’una e dell’altra qualità a seconda dei casi analizzati. Ecco che si parla di globalizzazione pura (globalizzante);
localizzazione pura (localizzante); globalizzazione localizzante; localizzazione globalizzante. L’ultima è quella che meglio si adatta al caso delle eccellenze locali del design.
La Localizzazione Globalizzante
La localizzazione globalizzante è il frutto di un movimento di apertura del locale al globale: il locale, con le sue peculiarità, è in grado di essere riconosciuto a livello universale e tramite un gesto fuori dai consueti schemi, si impone all’attenzione globale sfruttandone i circuiti comunicativi.
Il Made in Italy…made in Adriatic
• Il “made in” è il punto centrale del discorso, perché fa comprendere come la globalizzazione non sia solo un fatto tecno-economicistico ma profondamente culturale.
• Se la globalizzazione pura ha riscosso successo con l’idea universalistica di omeogeneizzazione delle culture, e delle catene produttive, il “made in” rompe tale prospettiva rivendicando sullo stesso terreno, cioè il mercato, l’importanza di ciò che è idiografico, identitario ed in un certo senso autentico.
• Il successo del “made in” presuppone una sorta di sottomissione dell’economia alla cultura.
Nel caso dell’Italia il successo dei prodotti made in Italy è frutto della organizzazione dei distretti che, grazie alla combinazione di cultura, territorio ed economia, attraverso cui si è imparato a gestire la qualità.
• Ma il “made in” è il frutto anche di un certo investimento simbolico che consente ad alcune
aziende, grazie alla comunicazione, di incrementare i profitti aderendo allo stereotipo diffuso nel mondo della propria “italianità” o territorialità.
Local
La componente Locale, viene in questo luogo non solo circoscritta alla regione Marche-centro Italia (primo
simbolico cerchio), ma via via a cerchi più ampi comprendenti tutta la zona dell’Adriatico. Ove aziende,
brand, realtà produttive e soprattutto creative-i designer-, sono accomunate non solo da una vicinanza territoriale, ma anche da un interscambio sinergico e multidisciplinare di competenze. Quest’ultime sviluppano aspetti concatenati (interaction design) della cultura, della creatività, della tecnologia e della produzione, che si traducono una serie di specializzazioni dotate di uno stesso noema nel genio creativo e in termini identitari utili allo sviluppo aziendale e a superarae le sfide competitive dei competitor internazionali.
Mole Vanvitelliana
banchina Giovanni Da Chio 28 Ancona