Fabrizio Plessi
Bill Viola
Agostino Arrivabene
Davide Coltro
Aaron Demetz
Dario Ghibaudo
Piero Gilardi
Pina Inferrera
Enrico Robusti
Luigi Stoisa
Angelo Crespi
Cosimo Damiano Fonseca
Elena Fontanella
Un percorso nell'arte contemporanea, arricchita dalle inedite installazioni di Fabrizio Plessi e dai video di Bill Viola, per i quali l'acqua e' un elemento fondamentale, come metafora di purificazione, vita, morte, rinascita. Sono esposte inoltre opere di Agostino Arrivabene, Davide Coltro, Aaron Demetz, Dario Ghibaudo, Piero Gilardi, Pina Inferrera, Enrico Robusti, Luigi Stoisa.
Venerdì 5 giugno alle ore 15.30 il Ministro per i Beni e le Attività Culturali Sandro Bondi inaugura la
mostra L’Anima dell’Acqua-Contemporary Art, un percorso nell’arte contemporanea con opere inedite
di Fabrizio Plessi e le suggestive video-installazioni di Bill Viola
L’acqua è indispensabile alla vita e metafora della nostra esistenza. Filosofia, arte e religione
– dai primordi ad oggi – hanno sempre affidato all’elemento liquido un ruolo fondante per ogni
manifestazione spirituale. I miti e le simbologie che hanno accompagnato l’evoluzione
dell’uomo fin dalle sue origini rappresentano l’acqua in una dimensione sacrale e comune a
tutte le culture, la cui conoscenza può stimolare – nei contemporanei – una maggiore
consapevolezza sulla necessità di tutelare l’acqua come bene primario.
La Fondazione DNArt, in collaborazione con il Ministero per i beni e le attività culturali,
Soprintendenza Speciale per patrimonio storico artistico ed etnoantropologico e per il Polo
Museale di Venezia - in collaborazione con la Regione Veneto, la Regione Lombardia, il
Comune di Venezia e con il contributo di Co.Ve.Di. s.r.l., Veolia Acqua S.r.l., Siram S.p.a. e
AmiAcque s.r.l. - inaugura la mostra Anima dell’acqua – Contemporary Art a Venezia, presso
il Palazzo della Ca’ d’Oro, alla presenza del Ministro Sandro Bondi, venerdì 5 giugno 2009
alle ore 15.30.
L’esposizione è un percorso nell’arte contemporanea, arricchita dalle inedite installazioni
dell’artista veneziano Fabrizio Plessi e le meravigliose video-installazioni di Bill Viola per i
quali l’acqua è un elemento fondamentale nel percorso artistico e personale, come metafora
di purificazione, vita, morte, rinascita, sottolineando quindi aspetti diversi della condizione
umana, per cui l’acqua non è semplicemente una citazione fine a se stessa ma un elemento
ricco di significati.
La mostra inoltre unisce arte e poesia grazie al contributo di alcuni poeti contemporanei
(Rondoni, Mussapi, Pontiggia, Copioli, Conte, Cera Rosco, Brullo, Cenni) che ripercorrono
con le loro opere i temi della mostra, offrendo un panorama completo della suggestione che
l’acqua imprime all’umanità nel suo aspetto espressivo collettivo ed individuale.
L’esposizione ospita alcuni artisti contemporanei (Aikman, Andersen, Arrivabene, Buccella,
Coltro, Costa, Damiani, Demetz, Ghibaudo, Gilardi, Inferrera, Papetti, Raffaelli, Robusti,
Stoisa) i quali, nel loro percorso artistico hanno affrontato il tema dell’acqua sposando il
percorso scientifico della mostra.
l percorso analizza otto temi:
Pensiero liquido
Il pensiero cosmologico greco nasce dall’acqua o, come ricorda Aristotele nella Metafisica,
l’idea di un liquido primordiale-creatore ha origini così remote da essere sempre esistito nella
mente dell’uomo. Omero, Talete ed Eraclito sono stati i più importanti filosofi dell’antichità che
hanno espresso il valore spirituale dell’acqua, tanto da paragonarlo alla stessa anima
dell’uomo.
Maternità
L’acqua espressa dal pensiero cosmologico - creatrice, notturna vischiosa inafferrabile - è in
stretto contatto con l’unicità sacra femminile e il suo potere di generare la vita. L’acqua
diventa il principio che evoca la vita nel grembo materno e con esso il calore del liquido
amniotico e la dolcezza del latte.
Acqua e femminilità
Il profondo valore simbolico e ancestrale della maternità che imprime all’acqua un carattere
profondamente femminile si sviluppa nel tema della fertilità e della natura rigogliosa: della
donna amante. Anche se le due realtà liquide della donna madre e della donna amante
(come le sirene) sono entrambe proiettate sulla natura, seguono spesso strade diverse che,
tuttavia, affermano entrambe il sostanziale valore femminile dell’acqua.
Viaggio
Nella civiltà mediterranea l’eterno spazio in cui si intesse il dialogo tra l’uomo e l’anima
dell’acqua è il mare. Una distesa in cui i miti si adattano ad una natura ostile, dove potenze
opposte - le acque, i venti, la terra - trascinano l’uomo nelle paurose lotte per la
sopravvivenza e ne modificano il destino
L’acqua quindi diventa, attraverso il viaggio, un’esperienza che si traduce in pensiero, un
simbolo che unifica in sé concetti contrapposti come l’immobilità e il fluire, la materia e
l’ineffabile; una distesa in cui l’uomo può perdersi, ritrovare e ritrovarsi.
Oblio
Il tragico richiamo dell’acqua scura compagna del viaggio eterno è, in letteratura, il simbolo
della morte femminile. Ofelia è la ninfa destinata a morire in acqua, simbolo della morte
giovane, della dissoluzione della bellezza nella letteratura mitologica degli antichi. È l’acqua
sognata, che avvolge gli esseri dormienti e in cui ci si abbandona in un lento oblio di sé.
L’immagine di Ofelia offre un interessante collegamento con il mito di Narciso, altra giovane
vittima onirica dell’acqua in cui tutto si dissolve, in cui tutto si fonde, trasformandosi in nulla.
Trasformazioni
A custodire il confine tra acqua del tempo e acqua senza tempo sono le creature del mare e
delle acque; figure che conoscono il destino perché sono il presente e il futuro; esseri che
ammaliano e distruggono, custodi benevoli dei riti di passaggio (matrimonio, adolescenza,
parto, morte), ma anche orribili mostri e femmine infeconde (Scilla, Sirene, Idra, Gorgoni)
posti a tutelare il trascendente dalla temerarietà della mente umana. Così il valore femminile
delle acque cupe ritorna a far udire agli dei il suono del suo fluire uterino e rigeneratore.
Purificazione e Rinascita
Tra i riti collegati all’acqua delle religioni abramitiche, l’immersione del battesimo resta uno
dei più simbolici ed evocativi. Esso conduce alla rigenerazione dell’uomo nuovo, rappresenta
lo spazio al di là in cui reincontrarsi e riscrivere il proprio destino.
Sete
Messaggio ancestrale che terrorizza da sempre l’uomo, antico e moderno allo stesso tempo,
è la paura della sete. Solo la mancanza d’acqua riesce a far conoscere pienamente il valore
sacrale dell’elemento primordiale. Come non riflettere sull’importante monito di Emily
Dickinson: “L’acqua è insegnata dalla sete”.
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Inaugurazione 5 Giugno 2009 alle 15.30
PRESIDIO STAMPA STRAORDINARIO
Presso Ca’ d’Oro
Giovedì 4 giugno, dalle ore 15 alle 19
Venerdì 5 giugno dalle ore 10 alle 19
Sabato 6 giugno dalle ore 10 alle 19
Palazzo Ca’ d’Oro Galleria Franchetti
Fondamenta di Cannaregio, 3932 (Ca' d'Oro) Venezia
orario lunedì 8.15-14.00, da martedì a domenica 8.15-19.15. La vendita dei biglietti termina 30 minuti prima della chiusura
biglietteria unica con il Museo Galleria Franchetti alla Ca’d’Oro: Intero E 5, Ridotto E 2,50 ragazzi U.E. 18-25 anni, gratuito meno di 18 anni