Artista senza tempo. 100 opere, tra disegni e statue in bronzo, rame e ferro. "Splendidi i disegni e ancor di piu' nella loro interpretazione di assolati girasoli, o galli piumati che passeggiano all'ombra di enormi ficodindia".
Cento opere, tra disegni e statue in bronzo rame e ferro, del Maestro in mostra negli spazi delle Cucine del Refettorio presso la sede delle Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Catania
CATANIA Venerdì 5 giugno, ore 18 - Presso le Cucine del Refettorio del Monastero dei Benedettini di Catania in piazza Dante, verrà inaugurata la personale del Maestro Pippo Failla dal titolo “Pippo Failla, Artista senza tempo”, fortemente voluta e organizzata dalla CSC Eventi di Sergio Consoli con il patrocinio della Provincia Regionale di Catania e dell’Università degli Studi di Catania.
Il taglio del nastro verrà fatto dall’assessore provinciale ai Beni Culturali, Sebastiano Catalano, alla presenza del magnifico rettore dell’Università di Catania, prof. Antonino Recca e del preside della Facoltà di Lettere e Filosofia, prof. Enrico Iachello.
Pippo Failla è un artista che racconta la storia con le sue opere, un uomo che vive l’arte per l’arte. “Chi varca la soglia della sua bottega, incastonata quasi anonimamente in un quartiere un tempo periferico all’ombra della parrocchia di Monserrato, potrà comprenderne la semplice e complicata essenza. La conclusiva ed inesauribile inventiva” scrive Francesco Giordano in un testo critico che introduce le sue opere. Ma è Gaetano Caponetto, che ha curato l’introduzione del catalogo realizzato appositamente per questa mostra, a descrivere opere e artista con un colpo di penna che regala scene e sensazioni: “Pippo Failla è erede di una sapienza remota in cui l’artigianato si fa arte. Alle sue spalle egli ha l’esperienza di quando ancora bambino conobbe, nell’officina del padre Turi, la dura fatica del ferro forgiato a forza di muscoli e a costo di sudori ma anche la gioia della creazione artistica in cui il padre già perveniva mirabilmente”. Sembra che ci sia l’Etna in lontananza e un mitico Zeus che forgia i suoi dardi. Si avverte l’odore pieno di un braciere e porgendo l’orecchio non c’è dubbio è lui, l’Artista, che parla alle sue opere: “ferro forgiato con le mie mani, dimmi qualcosa, non tacere, dimmi che m’ami amore mio, dimmi che stai con me, potente e vivo”.
Chi guarda le opere di Failla per la prima volta potrebbe rimanerne scosso e la prima emozione sembra portare a un che di orrifico. Gli amanti dei fumetti coglieranno facilmente una certa somiglianza con le linee del Dilan Dog della Bonelli.
Al secondo sguardo, improvvisa, l’assuefazione e la scoperta di aspetti nascosti e misteriosi, di figure che si allungano e si prendono un po’ in giro, anche se è la donna l’obiettivo finale dell’arte di Failla nella sua forma più erotica e universale. Lei come movimento nella staticità e nella ricerca indefessa del suo completamento, l’uomo.
Splendidi i disegni e ancor di più nella loro interpretazione di assolati girasoli, o sorridenti galli piumati che passeggiano all’ombra di enormi ficodindia. E, infine, in un inchiostro su carta “Senza titolo” del 1996, un cane e un cavallo portatori di messi e musica offrono i loro doni a un doppio sole alle spalle di un pesce che piange.
Questa è la nostra interpretazione, ma la mostra allestita nello splendido scenario delle Cucine dei Benedettini aspetta che ognuno gli dia la propria.
Immagine: “Pesce”, 2007, opera del maestro Pippo Failla in ferro lavorata con fiamma ossidrica e saldatrice elettrica rotativa. Misure 0,90 x 0,50. Collezione privata
Inaugurazione venerdì 5 Giugno 2009 ore 18
Monastero dei Benedettini di Catania
piazza Dante, 32
Orari: Lun – ven: 9.30 / 13 - 15.30 / 18.30. Sab: 9.30 / 13
Ingresso: gratuito