Una retrospettiva dedicata a Mosset, con una selezione di opere dal 1968 al 2009. L'artista si muove sulla scena internazionale da piu' di 40 anni. Il comune denominatore della sua arte e' la pittura. Egli si focalizza principalmente sulla relazione fra teoria e pratica pittorica, su tutti quegli elementi che sulla tela dialogano fra loro - colore, superficie, formato, luce e tecnica - alla ricerca, forse, del 'linguaggio perfetto', in grado di rispecchiare la pittura intesa nella sua pura materialita'.
Il 7 giugno la Massimo De Carlo inaugura una retrospettiva dedicata a Oliver Mosset, con una selezione di opere dal 1968 al 2009.
Nato in Svizzera nel 1944, cresciuto artisticamente fra Parigi e New York, Olivier Mosset si muove sulla scena internazionale da più di 40 anni, nonostante sia poco conosciuto in Italia (è del 1990 la sua partecipazione alla Biennale di Venezia, presso il Padiglione svizzero).
Il comune denominatore della sua arte è la pittura. Egli si focalizza principalmente sulla relazione fra teoria e pratica pittorica, su tutti quegli elementi che sulla tela dialogano fra loro - colore, superficie, formato, luce e tecnica - alla ricerca, forse, del "linguaggio perfetto", in grado di rispecchiare la pittura intesa nella sua pura materialità. E' per questo motivo che Mosset lavora nel campo dell'astrattismo, ad un livello zero, primordiale, dove l'arte "non vuole più essere guardata".
La retrospettiva alla galleria Massimo De Carlo, pensata e allestita direttamente dall'artista, presenta lavori che illustrano questo percorso di ricerca, abbracciando un arco temporale che va dalla fine degli anni '60 e arriva ai giorni nostri, con opere realizzate appositamente per la galleria: dagli Unitled degli esordi, cerchi neri e sfondo bianco su una tela 100 x 100 cm, alle grandi monocromie, passando dai lavori fatti di linee continue, spezzate o colorate, su sfondi a tinta unita, in cui sperimenta con formati, supporti, vernici e tecniche differenti.
Nato in Svizzera, nel 1944, Olivier Mosset parte giovanissimo alla volta di Parigi, dove, assieme a Daniel Buren, Michel Parmentier e Niele Toroni fonda il gruppo rivoluzionario BMPTD. Nel 1977 si trasferisce a New York, dove incontra e collabora con artisti come Andy Warhol, Steven Parrino e John Armleder. Dal 1996 vive e lavora a Tucson (Arizona).
Per informazioni e materiale fotografico
Stefano Zicchieri - 333 3892294
press@massimodecarlo.it
Inaugurazione 7 giugno, ore 12.
Galleria Massimo De Carlo
via G. Ventura, 5 - Milano
Dal martedì al sabato, 11.30-14 / 14.30-19.30
ingresso libero