Spazio Tadini
Milano
via Jommelli, 24
02 26829749 FAX 02 26829749
WEB
Michele Cannao'
dal 10/6/2009 al 30/7/2009
mar-sab 15.30-19, il sabato e' preferibile prenotare la visita

Segnalato da

Melina Scalise




 
calendario eventi  :: 




10/6/2009

Michele Cannao'

Spazio Tadini, Milano

Passione e incanto. Una mostra che invita il visitatore ad un viaggio simbolico tra due figure importanti come Gesu' e Ulisse. Due file di quadri, quasi tutti un metro quadrato, che raccontano, con toni di colore completamente diversi, due storie indimenticabili.


comunicato stampa

Una mostra che invita il visitatore ad un viaggio simbolico tra due figure importanti come Gesù e Ulisse. In un momento storico in cui è importante porre l’attenzione dell’umanità su qual è la finalità del viaggio terreno, su quali sono i valori per i quali lottare e vivere, questa mostra offre spunti e riflessioni che saranno anche dibattute in serate specifiche che coinvolgeranno religiosi e uomini d’arte e di cultura.

Michele Cannaò  dipinge in uno studio piccolo che diventa, per effetto delle opere che vi puoi vedere esposte, largo come il mare Mediterraneo. Se lo visiti, ti sentirai a tuo agio come se ascoltassi il suono dell’acqua tagliata ritmicamente da una chiglia. Ti renderai conto di essere in viaggio. Non parlerai di tecniche pittoriche e di collocazione nella storia dell’arte ma - essendo già in viaggio con lui - delle cose osservate insieme, per fissarle nella memoria, per riviverle.  E, probabilmente, farai come noi: gli chiederai di continuare la navigazione con una mostra. Con una barca più grande sulla quale ospitare un equipaggio più numeroso. Ti verrà in mente un tragitto avventuroso, non una crociera turistica. Un itinerario di scoperta. O di crescita.

In effetti è difficile fare i turisti d’arte di fronte alle opere di Passione e Incanto. E’ difficile volgere lo sguardo altrove con un bicchiere di vino in mano, in posa flâneur. La mente non può passeggiare quando viene messa al timone e le si impone di stabilire una direzione. La rotta dipende dalle azioni coordinate di un equipaggio. E qui, in queste acque, occorre scegliere.

Sei tra due file di quadri, quasi tutti un metro quadrato, che raccontano (con toni di colore completamente diversi, per non dire opposti) due storie indimenticabili. Senti che ti riguardano entrambe. Ci sei in mezzo. Come tra due sponde, nello stesso mare. Gesù e Ulisse. Per precisione: la passione di Cristo e la barca di Ulisse.

Ulisse e Gesù. Insieme, dunque. Forse come in certi fumetti nelle quali due Supereroi lottano uniti contro il Male? Forse a dire che i poteri – le conoscenze e le qualità di entrambi - insieme, possono vincere. Supponendo che la macchina del Male sia così forte, così organizzata, da poter essere arrestata solo da un’azione combinata.

L’arte di combinare conoscenza e azione è comune ai due supereroi Ulisse e Gesù.  Gesù spalanca la porte del mistero quanto Ulisse. In modi diversi. L’azione si trasforma in conoscenza e rivelazione, o in conoscenza e valore. In entrambi i casi in virtù. In forza. In sforzo.  Rousseau scriveva non esiste virtù ove non è contrasto.

Dante, nella Commedia, per amore dei contrasti, adora il coraggio di Ulisse e il suo desiderio di conoscere - pur odiando la sua presunzione - e fa naufragare, quale giusta punizione, la sua nave di fronte alla montagna del Purgatorio.
E  immagina la storia dell'ultimo viaggio di Ulisse. Il discorso che, appena superate le colonne d’Ercole, fa al suo equipaggio per convincerlo a continuare, è motivato dall'amore per la conoscenza:

O frati’, dissi ‘che per cento milia
perigli siete giunti all’occidente,
a questa tanto picciola vigilia
de’ nostri sensi ch’è del rimanente,
non vogliate negar l’esperienza,
di retro al sol, del mondo sanza gente.
Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza’.
(Inferno, canto XXVI, vv.112-120)

Virtù e conoscenza. Contrasto.

Fatti non fummo per viver come bruti. Michele Cannaò, con la opposizione colorata di due file di quadri sembra ricordarci che ogni fondazione del valore, o della virtù, non può prescindere da un contrasto: la trasformazione operata dal dolore (o nel dolore) e la crescita attuata con la conoscenza (il viaggio).

Dirigerai lo sguardo verso le opere di Cannaò come si allunga il cannocchiale verso un orizzonte. E, come dopo una interminabile traversata di scoperta, quando vedrai emergere dalla nebbia degli oceani un profilo incerto urlerai “Terra!”. Probabilmente ti aggrapperai a questa speranza e, come a noi, ti conforterà ricordare che il potere dell’arte supera, in gittata, quello di qualunque cannone. E ti verrà voglia, crediamo, di ripensare a quale basi di valore dare all’esistenza. Anche per un attimo. Va bene così.
Francesco Tadini e Melina Scalise

Il 19 e il 25 giugno sono previsti degli incontri sul tema La Passione e l’Incanto, per maggiori informazioni consultare il sito http://www.spaziotadini.it

Breve biografia dell’artista
Dai primi anni ’80 Michele Cannaò intraprende l'avventura interdisciplinare tra arti figurative e teatro, iniziata con un lavoro dedicato alla Tauromachia da cui nasce l’opera teatrale "Grandiosa Corrida" (‘88) e il ciclo di opere pittoriche e grafiche “Taurophigìa”.
Nel 1987 fonda la Compagnia Teatrale La Credenza con la quale metterà in scena dirigendoli venti lavori: "Diario di Eva" (‘88) inedito di Fo, “Mythologìa” (1991), “La Croce del Sud” (’94) etc…È ideatore di una serie di eventi culturali: 1988/1989 crea a Milano INFESTA, non-stop d’Arte; dal 1995 al 1999 cura e dirige 5 edizioni di Kalò Nerò, festival delle arti realizzato nella riviera jonica siciliana tra Messina e Taormina. Nel 1991 fonda a Milano lo Studio La Credenza e nel 1996 fonda e dirige il Piccolo Teatro della Scaletta (ME). Tra le numerose mostre personali allestite in Italia e in Europa: “Ragioni di un sogno”, “Grandiosa Corrida”, “Odisseo”, “Ritratti di poeti” e, in preparazione, “Passione e Incanto”, quasi tutte legate a degli eventi unici teatrali o performativi. Dal 2007 dirige, assieme al poeta Guido Oldani, gli eventi artistico-culturali del Museo della Permanente di Milano.

Catalogo in galleria curato da Angela Manganaro. Interventi di: Bruno Corà, Amedeo Anelli, Guido Oldani, Marco Dentici e Francesco Tadini e Melina Scalise

Uff. stampa:
Melina Scalise, per lo Spazio Tadini tel. 336-4584532  ms@spaziotadini.it
Angela Manganaro, per Studio La Credenza Tel 347-7532687 angela.manganaro@yahoo.it

Inaugurazione giovedì 11 giugno alle ore 21, con la presenza dell’artista

Spazio Tadini
via Jommelli 24, Milano
mar-sab 15.30-19
il sabato e' preferibile prenotare la visita

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