Elemento caratterizzante delle ultime tele dell'artista e' un graduale allontanarsi dal colore per puntare verso un mondo di forme archetipe, sfumate fino ai limiti dell'astrazione.
A sette anni di distanza dalla prima personale alla Galleria L’Affiche, la giovane artista torna con una serie di lavori che ne testimoniano il percorso e l’attuale punto di arrivo.
Elemento caratterizzante delle ultime tele è un graduale allontanarsi dal colore, una sorta di liberazione dagli accesi cromatismi delle origini, per puntare decisamente verso un mondo di forme archetipe, talvolta soltanto accennate, sfumate fino ai limiti dell’astrazione.
La ricerca va verso la realizzazione di una realtà fatta di atmosfere, dove del reale rimane il simbolo o la memoria. Come recita il titolo della mostra, non è vero che la natura sia muta. La natura mantiene una presenza costante nelle tele di Chiara Belloni: rimangono i paesaggi, rimangono gli interni, portati ad una stilizzazione finale che si avvale di una gamma ridottissima di colori, in variazioni cromatiche dal bianco al nero. Il gioco pittorico rimane nella ricerca della luce e dell’elemento magico verso i quali l’artista è rivolta.
Presentazione in catalogo di Simone Fappanni
Catalogo in galleria
Inaugurazione giovedì 11 giugno dalle ore 18.30
Galleria L’Affiche
via dell’Unione 6, Milano
Orario: martedì-sabato ore 16 - 19
ingresso libero