Paolo Tonin arte contemporanea
Torino
via San Tommaso, 6 (interno cortile dx)
011 19710514 FAX 011 19791494
WEB
Gabriele Lamberti
dal 10/6/2009 al 30/7/2009
lun - ven 10,30-12,30 e 15,30-19,30

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Paolo Tonin arte contemporanea




 
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10/6/2009

Gabriele Lamberti

Paolo Tonin arte contemporanea, Torino

Bad dreams. Una serie di opere per rivelare il lato surrealista della pittura. L'artista da vecchio medialista, punta il dito sulla bulimia d'immagini a cui siamo costretti e a cui ci costringiamo tutti i giorni.


comunicato stampa

L’altro lato dei sogni, ovvero Gabriele Lamberti che rivela il lato surreale della sua pittura, ma da perfetto scientista e materialista la fa derivare da quello che mangiamo. Ovviamente avendo l’artista una laurea in filosofia, il suo pensiero non si ferma certo ai prezzi delle verdure e alla digestione lenta. Per lui il cibo che provoca molestie notturne è qualcosa di fortemente metaforico e ha che fare con la quotidiana grande bouffe iconica. Lamberti da vecchio medialista, punta il dito sulla bulimia d’immagini a cui siamo costretti e a cui ci costringiamo tutti i giorni. Ne vediamo troppe. Siamo sempre incollati a giornali, televisioni, home page e quant’altro di parossistico e compulsivo produce la Beneamata Società delle Immagini. Tutto questo bailamme ci provoca degli ingorghi sinaptici, delle indigestioni che soprattutto di notte possono provocare dei cattivi sogni. Cattivi e non brutti. Anche in questo bisogna riporre una breve attenzione. La cattiveria è una categoria morale e non estetica. Allora si vuole forse suggerire che dalla zuppa, quella Campbell e warholiana, ai disturbi del sonno la trasmissione avviene attraverso un certo orrore programmato. E’ la stessa società che sposta l’asse del male verso la zuppa iconica, la questione della bellezza è diventata solo oggetto di sbadigli o di chiacchiere al Lion’s Club.

Insomma, Gabriele Lamberti punta il suo discorso sull’ onnivora realtà mediale, e ne fa un surrealismo revisited. Ottima l’idea della zuppa pandemica , ma è anche significativo come l’effetto finale sia una sorta di distorsione in cui tutto ormai sventola e danza. Le figure distorte, prosciugate o enfie, prendono a vagare sulla tela in preda ad una frenesia danzereccia., ad una danza macabra a cui siamo tutti invitati. Naturalmente l’artista ha costruito sapientemente dei quadri tematici perché non vuole dimenticare nulla e perché tutto è soggetto alle visioni notturne post crapula. Quindi abbiamo un quadro in cui i “suoi” personaggi tratti dalle fiabe s’ inseguono in un trenino scalinato, ce n’è un altro dedicato al sesso, uno alla caccia, uno ai paesaggi innevati e deliziosamente fioccosi, e poi gnomi, occhi di bambole, scarpe, anelli e così via in un’iperbole oggettuale, e oggettistica, che davvero farebbe sorridere di trionfo anche la buonanima di Andy Warhol.

Gli incubi ad aria condizionata di Lamberti spostano l’asse del suo lavoro in una dimensione dinamica e visionaria che ne accentua le motivazioni ed esalta la tecnica pittorica. La sua versione degli spin paintings non poteva essere astratta e meccanica alla Hirst, ma sanamente ancorata all’anamorfosi, a quel barocco un po’ sfatto e melenso che ha qualcosa di magnifico e di trascorso. E’ un artista che conosce la storia dell’arte e ha la pretesa giustamente di voler dire sempre qualcosa con la sua pittura. Lamberti, il materialista mediatico,, stabilisce una causa effetto che non è analizzabile in laboratorio ma è da vivere nell’assenza propria dei sogni. Il mondo baloccoso diventa sempre più serio e ha sostituito completamente l’altro inconscio, quello diciamo serio e di una volta in cui i bambini maschi, per esempio, sognavano di scoparsi la madre e di far fuori il padre. I complessi sono finiti, ci dice Lamberti, dal mondo delle immagini non si può più sfuggire, nemmeno di notte.

Valerio Dehò

Inaugurazione 11 giugno 2009

Paolo Tonin arte contemporanea
via San Tommaso, 6 - Torino
Orario di apertura dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 19,30 dal lunedì al venerdì, sabato su appuntamento
Ingresso libero

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