Possono le macchine pensare? Nell'ambito della XX Esposizione Internazionale "La memoria e il futuro", una mostra che indaga il rapporto tra intelligenza naturale e intelligenza artificiale. Cinque sezioni: i personaggi storici, il mito di Prometeo, il modo dei Robots, le tecniche attuali che potrebbero far pensare le macchine, le attuali applicazioni dell'I.A.
Nell'ambito della XX Esposizione Internazionale "La memoria e il
futuro" la Triennale di Milano presenta Cybugs, una mostra che
indaga il rapporto tra intelligenza naturale e intelligenza artificiale.
Cinque sezioni articolano "il viaggio". La prima sezione è
un'introduzione di carattere storico ai personaggi che hanno
contribuito in vari modi allo sviluppo dell'intelligenza Artificiale e
della Robotica. Come Ada Byron Contessa di Lovelace che inventò la
programmazione moderna nel lontano 1830, oppure Alan M. Turing,
icona dello scienziato geniale dalla vita sregolata e piena di
avventure che dette un impulso fondamentale allo sviluppo dell'I.A.
con il suo storico articolo: "possono le macchine pensare?" Saranno
descritte le gesta scientifiche ma anche quelle personali dei
personaggi.
Lady Ada fu la figlia di Lord Byron e proprio come il padre, che mai
conobbe, morì alla giovane età di 36 anni. Fu la indirizzata dalla
madre agli studi scientifici per paura che ella seguisse le orme del
poeta. Il carattere deciso ma tormentato la portò, durante la sua
breve vita, ad inventare il "software" e ad essere ricattata dai
bookmaker per la sua ossessione nel gioco dei cavalli nel tentativo
di trovare un metodo matematico per vincere. Pose le basi per la
programmazione inventando principi fondamentali come l'istruzione
condizionale e l'iterazione. Partendo dalla scheda perforata di
Jacquard, Ada immaginò, con 140 anni di anticipo, un utilizzo delle
macchine programmabili vicino a quello che oggi abbiamo sotto i
nostri occhi. Ma Ada non credette mai ad una vera Intelligenza
Artificiale "la macchina analitica non ha affatto la pretesa di
originare alcunché. Essa può compiere qualunque cosa noi sappiamo
ordinare a essa di fare.
La seconda sezione introduce al mito di Prometeo: il tentativo di
riprodurre artificialmente la vita umana. Si va dai Golem di mitica
memoria ai più innocui e divertenti automi di legno del 1700.
Con la terza sezione si entra nel mondo stra-ordinario delle
"macchine pensanti" dove si vedono decine di Robots all'opera. In
questa sala sono affiancati una serie di esempi di comportamenti
tipici del mondo naturale (la ricerca della luce, quella del cibo e il
combattimento), esemplificati da immagini di animali, affiancati
dagli stessi comportamenti dimostrati da alcuni robots. Alla fine della
sezione avremo compreso i principi del nuovo ramo della robotica
noto come "behaviour engineering".
Lo stadio successivo introduce all'interno del cervello della macchina
dove più di 100 "fotovori", piccoli robots che si muovono nutrendosi
di luce, rappresenteranno le miriadi di impulsi elettrici che all'interno
del cervello elettronico permettono di far viaggiare le informazioni.
Qui vengono anche illustrate le principali tecniche attuali che
potrebbero far pensare le macchine: le reti neurali artificiali, la fuzzy
logic, gli algoritmi genetici, ecc.
Il percorso ci conduce, infine, attraverso una specie di tunnel virtuale
che rappresenta tutta la complessità e l'apparente caos nel quale il
nostro "io" si muove, fino ad arrivare alla fine del viaggio: uno
specchio nel quale viene riflessa l'unica intelligenza di cui siamo
consapevoli, la nostra!
Il ritorno alla realtà avviene nell'ultima sezione, dove sono esposti
una serie di prodotti a rappresentare le attuali applicazioni dell'I.A. e
della robotica nel mondo che ci circonda. Una serie di suggestioni
provenienti dal cinema e dalla letteratura completano la visita
insieme con una gara sui 100 metri piani tra due robots Quadrapodi.
CYBUGS http://www.cybugs.info
24 aprile - 28 luglio 2002
Orario: 10 - 20, continuato, chiuso il lunedì
Ingresso libero
Triennale di Milano Viale Alemagna 6 20121 Milano