Galleria di Largo Baracche
Napoli
piazza Baracche
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We wanna fuck the star system
dal 25/6/2009 al 19/7/2009
lun-ven 9-20

Segnalato da

Giuseppe Ruffo




 
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25/6/2009

We wanna fuck the star system

Galleria di Largo Baracche, Napoli

Un gruppo d'artisti prende in considerazione il concetto di Star System. Il progetto da' nascita a una riflessione sul fenomeno della comunicazione moderna: il cinema, che impone e diffonde modelli. A cura di Giuseppe Ruffo e Pietro Tatafiore.


comunicato stampa

A cura di Giuseppe Ruffo e Pietro Tatafiore

L’associazione culturale Sabu presenta “WE WANNA FUCK THE STAR SYSTEM”. Lo Star System è inteso nel mondo del cinema e dello spettacolo, come sistema pubblicitario che può lanciare, sostenere oppure distruggere un divo. Il divismo è la base di questo fenomeno, nato nel XX secolo, che consiste essenzialmente in un processo di ''divinizzazione'' di un individuo, la cui immagine diventa un'icona altamente simbolica e onnipresente nella vita della gente comune. Il divo si distingue dall'attore: l’attore si trasforma nei ruoli diversi che incarna, il divo resta essenzialmente un prodotto legato alla propria immagine, ripete sempre un medesimo modello, impersona lo stereotipo di sé stesso in tutte le pellicole che interpreta.I divi degli anni Venti e dei primi anni Trenta sono conturbanti e trasgressivi, spesso dai tratti esotici, come l’italiano Rodolfo Valentino, la svedese Greta Garbo o la tedesca Marlene Dietrich. Anche artisti del calibro di Charlie Chaplin o Buster Keaton sono star con un'immagine ben studiata, cristallizzata nel tempo.

Nuovi divi, fra cui Marlon Brando, James Dean, Montgomery Clift e Marilyn Monroe e, della seconda generazione, Dustin Hoffman, Jack Nicholson, Al Pacino e Robert De Niro demoliscono il mito hollywoodiano della bellezza e indossano le vesti degli “anti-eroi” sofferenti e nervosi, anticonvenzionali e ambigui, a volte evanescenti. Il cinema degli anni Settanta è all'insegna dell'antidivo: emarginato, vagabondo, spiantato o perdente, il protagonista dei capolavori cinematografici del tempo apparentemente non sa cosa farsene del successo così come è unanimemente inteso. La star emblematica del periodo è Brigitte Bardot, che impone un nuovo canone di seduzione femminile. Il suo è un personaggio che anticipa la rivoluzione sessuale degli anni Sessanta, e che genererà un clamore mediatico impressionante. Negli anni Ottanta e Novanta torneranno le star disciplinate e rassicuranti, ben inquadrate in un preciso ruolo che si riflette anche nella vita privata. È il caso degli eroi ''muscolari'' come Sylvester Stallone o Arnold Schwarzenegger. La prestanza fisica è uno degli attributi più importanti dell'immagine, che mette in secondo piano perfino la recitazione, sulla quale gli attori della Nuova Hollywood avevano fondato il proprio mito.

A Largo Baracche un gruppo d’artisti prende in considerazione il concetto di “Star System” come soggetto d’ispirazione. Questa “Young British Artists” partenopea darà nascita a una riflessione sul “fenomeno” della comunicazione moderna: il cinema, che impone e diffonde modelli inconsistenti e poco costruttivi per la società contemporanea, sempre più il riflesso di una forma mentis e di un modus vivendi votati alla logica consumistica del nostro tempo.

Artisti: Davide Arpaia, Mary Cinque, Chiara Corvino, Corrado LaMattina, Leskin, Elpidio Ziello

Inaugurazione: 26 giugno 2009 ore 19

Galleria di Largo Baracche
piazza Baracche - Napoli
Orario: lun-ven 9-20
Ingresso libero

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