'Quelli di Bagheria', questo il titolo della mostra e del libro che l'accompagna, rende omaggio al paese natio dell'artista che ha cercato di ricostruire, di immaginare la propria infanzia, la propria adolescenza in quel tempo e in quel luogo. La mostra raccoglie una selezione di circa 390 immagini in bianco e nero, esposte per la prima volta, accompagnate da testi sparsi scritti dall'artista.
Quelli di Bagheria
Fotografie di Ferdinando Scianna
A cura di: Alberto Bianda, Luca Patocchi
Realizzazione e coordinamento: Luca Patocchi con Grazia Verzasconi
Progetto grafico e dell'allestimento: Alberto Bianda
La Galleria Gottardo inaugura il 30 aprile 2002 una mostra dedicata a Ferdinando Scianna. L'intento è quello di approfondire il discorso iniziato sulla fotografia italiana, sottolineandone gli aspetti più significativi e proponendo nel contempo il lavoro di uno dei fotografi più importanti di oggi.
"Quelli di Bagheria", questo il titolo della mostra e del libro che l'accompagna, rende omaggio al paese natio dell'artista che ha cercato di ricostruire, di immaginare la propria infanzia, la propria adolescenza in quel tempo e in quel luogo. La mostra rimarrà aperta sino al 24 agosto.
"Le fotografie non restituiscono "ciò che è stato", piuttosto ripropongono in una sorta di lancinante presente ciò che non è più." (Ferdinando Scianna)
. "Fotografie che per una strana rimozione avevo quasi dimenticato senza dimenticarle affatto, sapendo benissimo che c'era quella cassettina di legno".
Punto focale della mostra é la Sicilia. Scianna, nato a Bagheria, in provincia di Palermo, ha sempre mantenuto legami profondi con la sua terra d'origine che gli ha ispirato il suo primo lavoro importante Feste religiose in Sicilia, pubblicato nel 1965 con la prefazione di Leonardo Sciascia. L'incontro con il grande intellettuale, avvenuto nel 1963, l'amicizia e le collaborazioni che ne seguirono, segnano in modo determinante l'artista.
L'idea del libro Quelli di Bagheria e la mostra presentata alla Galleria Gottardo ricordano e, indirettamente, rispondono all'invito di Sciascia che a suo tempo aveva tentato un corso analogo dedicando una ricerca al proprio paese natio, Racalmuto.
La mostra presenta fotografie e testi, quali varianti di lettura, parole e immagini: due modi di raccontare, di dire le cose. Una mostra da leggere dunque attraverso due diversi canali: quello segnico/grafico della scrittura e quello documentario delle immagini.
I testi, nati man mano, pur accostandosi alle immagini ne restano indipendenti. A volte si riducono ad un elenco di nomi di persone ricordate dal fotografo, oppure ci viene proposta una ricetta per le lumachine "da cucinare a picchi pachhiu", o ancora ci viene raccontato un aneddoto personale, un "frammento della memoria"; accanto a ciò: i volti, le piazze, la gente di Bagheria.
Un catalogo, trilingue italiano inglese e spagnolo, proporrà le riproduzioni delle fotografie in mostra ed i testi del fotografo-autore che così esplica i suoi intenti: "Ho tentato con questo libro, che mi è sembrato il più difficile fra quanti ne ho fatti, ma anche il più appassionante da fare, e spero anche il più sincero, di scavare, come Sciascia suggeriva, nella "camera oscura" della memoria attraverso le mie stesse fotografie, riportandone frammenti verbali a loro volta simili a istantanee."
La mostra verrà riproposta eventualmente anche in Sicilia, a Bagheria naturalmente.
Ferdinando Scianna, note biografiche:
Ferdinando Scianna, nasce a Bagheria, in Sicilia nel 1943. All'Università di Palermo si dedica agli studi, poi interrotti, di Lettere e Filosofia.
Nel 1963 incontra Leonardo Sciascia con il quale pubblica, a ventun'anni, il primo dei numerosi libri poi fatti insieme: Feste religiose in Sicilia, che ottiene il premio Nadar. Si trasferisce quindi a Milano dove dal 1967 lavora per il settimanale L'Europeo, come fotoreporter, inviato speciale, poi corrispondente da Parigi, dove vive per dieci anni.
Introdotto da Henri Cartier-Bresson, entra nel 1982 nell'agenzia Magnum. Dal 1987 alterna al reportage e al ritratto la fotografia di moda e di pubblicità , con successo internazionale.
Svolge inoltre da anni un'attività critica e giornalistica che gli ha fatto pubblicare numerosissimi articoli in Italia e Francia su temi relativi alla fotografia e alla comunicazione con immagini in generale.
Tra i suoi libri più importanti:
Feste Religiose in Sicilia, Bari, 1965. Il glorioso Alberto, Milano, 1971. La villa dei mostri, Torino, 1977. Les Siciliens, Parigi, 1977. Kami, Milano,1988. Le forme del Caos, Udine 1988. Ore di Spagna, Messina, 1989. Leonardo Sciascia, Milano 1989. Marpessa, un racconto, Milano, 1993. Altrove, reportage di moda, Milano, 1995. Viaggio a Lourdes, Milano,1996. Dormire, forse sognare, Udine, 1997. Jorge Luis Borges, Milano, 1999. Ignazio Buttitta, Milano, 1999. Altre Forme del Caos, Roma, 2000. Ninos del mundo, La Coruna, 2000. Sicilia ricordata, Milano, 2001. Obiettivo ambiguo, Milano,2001
Orari di apertura: Martedi - Sabato 10.00 - 17.00; Domenica, Lunedì e Festivi Chiuso
Ingresso: gratuito
Conferenza stampa: martedì 30 aprile ore 11.00
Vernissage: martedì 30 aprile ore 18.00
Galleria Gottardo
Viale Stefano Franscini 12
6900 Lugano
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