L'artista prosegue il suo personalissimo pellegrinaggio artistico pagano, all'insegna del mito di Podalirio e Calcante. Un viaggio fisico ed artistico, in terre dove le antiche radici della gente sono avvinte ai grandi temi dei culti pagani precristiani. Un percorso che offre ai visitatori le opere piu' recenti di Nando Granito.
a cura di Alvaro Spagnesi
interventi di Gaetano Cristino, Franco Parisi, Gianfranco Piemontese
La personale dell'artista Nando Granito ,itinerante, continua dopo
essere stata al Centro d'Arte "L'IDIOMA" di Ascoli Piceno e al
"Laboratorio Artivisive" di Foggia , arriva al centro artivisive
"Koiné" di Apricena (FG).
L'artista di Apricena prosegue il suo
personalissimo pellegrinaggio artistico pagano, all'insegna del mito di
Podalirio e Calcante.
Un viaggio che lo vedrà dopo questa tappa
foggiana proseguire ad a Terlizzi (BA), a Caltanissetta, ed infine a
Cagliari.
Un viaggio fisico ed artistico, in terre dove le antiche radici
della gente sono avvinte ai grandi temi dei culti pagani precristiani.
Un percorso, questo de "L'oracolo assente e la caduta di Podalirio", che
offre ai visitatori le opere più recenti di Nando Granito.
Opere nei
materiali segnati, oltre che dalla mano di Granito, da quella del tempo
e degli agenti atmosferici. Un impegno artistico, quello di Granito, che
si unisce alla grande schiera degli artisti contemporanei, che vagano
portando i frutti del loro creare artistico in contesti spesso
narcotizzati da televisioni e televendite.
Un bagno nel segno di
Podalirio e Calcante, potrebbe risultare utile a svegliare i tanti
assopiti schiavi, che a visitare gallerie preferiscono digitare numeri
telefonici. Noi del Koiné con il lavoro svolto in questi ultimi anni
abbiamo dimostrato che questa azione di sollecitazione si può
ripetere, e ci aspettiamo che si espanda prima che la realtà virtuale.
delle televendite abbia il definitivo sopravvento sugli uomini e
sull'espressione artistica che è in tutti noi. [...]
L'opera da cui
prende problematicamente titolo questa mostra è stata intitolata da
Granito A Podalirio e a Calcante. A un medico e a un indovino che sono
al centro dei poemi eroici ma sono anche profondamente radicati sia pure
attraverso forme mutate nel tempo, alle nostre tradizioni, specie sul
Monte Gargano. Si tratta di un'opera dedicata, è un ex voto, se
vogliamo, anche nella sua caratterizzazione formale e strutturale, un ex
voto come se ne vedono tanti nei santuari della capitanata.
Cuori,mani,piedi ed altro. Se te ne trovano di tutte le epoche. Se
andate al museo di Lucera ce ne sono moltissimi di epoca romana. Ma
quella grazia ricevuta, nell'opera di Granito, esprime sì il senso
della minorità dell'uomo di fronte al mistero della vita ma
costituisce anche la consapevolezza che bisogna d'ora in poi guardare,
come direbbe l'Ulisse Dantesco, a vertute e conoscenza. Il calco del
piede racchiuso nella teca è infatti rappresentato nell'atto dello
slancio, nell'atto di muoversi, di camminare; e stranamente per le opere
di Granito, il fondo e colorato.[...]
[...]Gaetano Cristino (discorso tenuto all'Inaugurazione della mostra
del 13.04.2002 al Laboratorio Arti Visive di Foggia) .
Inaugurazione Mercoledì 01 Maggio 2002 alle ore 20,00 in Piazza Andrea Costa 10.
Apertura galleria da Lunedì a Sabato dalle ore 19.30 alle 21.30
Domenica dalle ore 10,30 alle 12.30
Monografia in Galleria
Koinè Centro Artivisive
Piazza Andrea Costa,10
Apricena (FG)