Metamorfosi - In esposizione sono riunite una quarantina di opere - tra disegni, acquarelli, incisioni e dipinti - realizzate dal 1948 ad oggi. La mostra intende riscoprire il complesso itinerario creativo dell'artista, che ha visto nel tempo la trasformazione, a volte anche radicale, di alcune immagini emblematiche della sua pittura.
L'esposizione intende riscoprire il complesso itinerario creativo dell'artista, che
ha visto nel tempo la trasformazione, a volte anche radicale, di alcune immagini
emblematiche della sua pittura. In essa sono riunite una quarantina di opere - tra
disegni, acquarelli, incisioni e dipinti - realizzate da Andreolo nell'arco d'un
sessantennio; si vuole proporre infatti un raffronto, a volte sorprendente e
inedito, tra le avventure giovanili e l'opera attuale del pittore.
Il catalogo, pubblicato per l'occasione, contiene un saggio di Giulio Ghirardi dal
titolo "Il silenzio parlante di Aldo Andreolo", oltre a una ventina di riproduzioni
a colori delle opere esposte, la biografia e la bibliografia dell'artista.
Aldo Andreolo è nato a Venezia. Allievo di Giuseppe Cesetti all'Accademia di Belle
Arti di Venezia, si diploma in pittura nel 1949. Nello stesso anno avviene il suo
clamoroso esordio alla Rassegna di pittura italiana contemporanea al Museo Correr
di Venezia, dove le sue opere figurano accanto a quelle di Boccioni, Carrà, De
Chirico, Modigliani, Morandi, Sironi e altri protagonisti della pittura italiana
del '900. In tale occasione una sua opera viene acquistata dal Museo Ca' Pesaro di
Venezia.
Sul finire degli anni Cinquanta Andreolo approda a una pittura
espressionistico-gestuale, fortemente materica (Nature morte, Tetti di Venezia).
Verso la fine degli anni Sessanta la sua pittura, abbandonate le cromie dense e
chiassose del periodo precedente, si attesta su posizioni che inclinano a una sorta
di "realismo magico", intriso di suggestioni metafisiche. Nascono così i cicli
delle Automobili abbandonate e delle Edicole, ai quali fanno seguito le Spiagge e
le Attese, in cui appaiono, troneggianti su rosse sedie da spiaggia, le sue
enigmatiche eroine, assorte in lunghe meditazioni o intente a scrutare l'orizzonte
in attesa d'improbabili eventi. Alcune opere recenti (Interni, Traslochi) hanno
rivelato un rinnovato interesse dell'artista per l'oggetto, che diventa, in questa
nuova stagione pittorica di Andreolo, il protagonista di una metafisica
Weltanschauung.
L'artista veneziano ha partecipato a centinaia di mostre in tutto il mondo. Ha
esposto, oltre che in Italia, a Londra, New York, Los Angeles, Tokio, Parigi,
Ginevra, Basilea, Monaco di Baviera, Mannheim, Lubecca, L'Aja, Bruxelles,
Vienna.
Non meno importante di quella pittorica è la sua produzione grafica, spesso ispirata
alla letteratura. Da ricordare la sua cartella di serigrafie Morte a Venezia,
tratta dal celebre racconto di Thomas Mann.
Aldo Andreolo è autore di due libri: Guardare gli altri. Artisti visti da un artista
e Venezia ricorda, tradotto recentemente in inglese. Collabora, come pubblicista,
alle pagine culturali di alcuni quotidiani e periodici.
L'artista vive a Venezia.
Inaugurazione: 7 luglio, ore 17.30, Antisala della Libreria Sansoviniana (Piazzetta
San Marco n. 13/a, Venezia)
Sale Monumentali Biblioteca Marciana e Museo Archeologico
San Marco 7 - Venezia
con ingresso dal Museo Correr
Orario: 10 -19 (ingresso 10 -18)