Un progetto di Rita Canarezza e Pier Paolo Coro con la partecipzione di Ingibjorg Magnadottir. Si tratta della creazione di un network di lavoro e ricerca che ha come tema centrale la complessita' geoculturale del piccolo Stato. Questo viaggio e' partito nel 2004 dalla Repubblica di San Marino per approdare ad Andorra, Cipro, Islanda, Liechtenstein, Lussemburgo, Malta, Monaco, Montenegro.
a cura di Roberto Daolio
Dopo l’inaugurazione del 28 maggio con la live action The important little man di Sygtriggur Berg
Sigmarsson, Rita Canarezza e Pier Paolo Coro reduci dalla residenza al SIM di Reykjavik hanno rivolto
l’invito a Ingibjörg Magnadóttir, giovane artista emergente della scena artistica islandese, per una
performance appositamente creata: The commitment.
Ingibjörg Magnadóttir (Reykjavik 1974) è un’artista di arti visive che sviluppa il proprio lavoro in un
insolito e variegato connubio tra drammaturgia teatrale e azione performativa.
Come è vissuta la pratica del fare arte in piccole realtà statuali come per esempio ad Andorra, nel
Principato di Monaco o nel Liechtenstein? Quali sono gli artisti e le Istituzioni per l’arte
contemporanea?
Rita Canarezza & Pier Paolo Coro con il sostegno della Fondazione San Marino, dal 2004 ad oggi
stanno realizzando un progetto per la creazione di un network di lavoro e ricerca che ha tema
centrale la complessità geoculturale del piccolo Stato. Questo viaggio parte nel 2004 dalla piccola
Repubblica di San Marino per approdare ad Andorra, Cipro, Islanda, Liechtenstein,
Lussemburgo, Malta, Monaco, Montenegro, incontrando numerosi artisti, curatori e
rappresentanti istituzionali dei principali Musei d’Arte Contemporanea, Centri di Ricerca,
Associazioni e Gruppi.
La ricerca oltre a tracciare per la prima volta una mappatura d’insieme
dell’attuale scena artistica delle ultime generazioni presenti in questi paesi, è l’occasione per
percepire in modo critico ed originale anche alcuni aspetti inerenti la complessità geoculturale e
geopolitica, per tratti enigmatica, stereotipata e non, tra illusione e realtà, che avvolge molto del
senso comune quando si argomenta o si parla di "piccoli Stati" o di "micro-realtà". Ne è emerso un
insolito e vitale quadro contemporaneo di antiche e nuove respublicae, città autonome, stati,
principati ed enclave territoriali; “piccoli” perché tutti con meno di un milione di abitanti. Una
piccolissima costellazione disseminata e circoscritta nell’odierna visione dell’Europa EU (anche se
alcuni attualmente non ne sono formalmente parte), in cui tuttavia, nella sua reticolare
complessità, trovano spazio il sorgere di particolari musei d’arte contemporanea e, non ultima, la
necessità di pensare il contemporaneo con strategie, non obsolete ed aperte, per lo sviluppo e la
diffusione dell’arte.
Per questa esposizione alla Galleria Neon Campobase, Canarezza & Coro presentano una scritta
luminosa dal titolo piccolo stato realizzata in proiezione multicolore, evocativa trasposizione tra il
ludico e l’effige spettacolare di un casinò o di un night club metropolitano. Il manifesto piccolo
stato in work in progress e una selezione di videointerviste tratte dal progetto small states on
un-certain stereotypes, realizzate tra il 2005 e il 2009 dove curatori e direttori dei principali
musei e centri per l’arte contemporanea di questi paesi affrontano alcuni temi legati
all’espressione geoculturare e geopolitica di queste particolari realtà europee.
L’esposizione mostra una selezione di video tratti dal progetto video sensitive postcards (da una
idea di Agnès Roux, curato da Canarezza & Coro), primo evento collettivo inerente al progetto di
ricerca, e la messa on-line del sito web http://www.littleconstellation.org.
Gli artisti Rita Canarezza & Pier Paolo Coro lavorano nell’ambito dell’arte contemporanea dalla fine
degli anni ’80. Nel 1998 ha inizio la loro collaborazione come artisti e curatori. Diversi i progetti
realizzati assieme: Looking for clothes, Hairdressers Project, Sanmarinosarajevo project, Point
Out, Small states on uncertain stereotypes. Rita Canarezza nel 1998 e 99 è stata borsista
ricercatrice presso il Center for Contemporary Art Kitakyushu in Giappone e i suoi lavori e progetti
sono stati esposti alla Biennale d’Arte di Venezia nel 1990 e nel 2000 con il progetto Oreste alla
Biennale.
Pier Paolo Coro nel 2000 con il progetto e il video-documentario Point Out – viaggio
nell’esperienza di alcuni studenti stranieri in Italia ha esposto al Swiss Institute di New York e
presentato all’interno della pubblicazione di Manifesta 3.
Inaugurazione mercoledì 8 luglio 2009 ore 21
azione performativa di Ingibjörg Magnadóttir: The commitment
Neon>campobase
via Zanardi 2/5, Bologna
tutti i giorni negli orari 16 - 20 esclusi sabati e festivi
ingresso libero