Galleria fotografica Luigi Ghirri
Caltagirone (CT)
via Duomo, 11
334 3358978 FAX
WEB
Enrico Masi e Valeria Di Maria
dal 10/7/2009 al 22/8/2009
mar - dom 9.30-12.30 e 16-19
0933 41418

Segnalato da

Attilio Gerbino



approfondimenti

Enrico Masi
Valeria di Maria



 
calendario eventi  :: 




10/7/2009

Enrico Masi e Valeria Di Maria

Galleria fotografica Luigi Ghirri, Caltagirone (CT)

Mamya. Sicilia/New York manifesto. 50 stampe, due video, un'installazione audio per raccontare il progetto che ha unito il fotografo Masi con la stilista Di Maria.


comunicato stampa

a cura di Sebastiano Favitta e Attilio Gerbino

La Galleria Fotografica Luigi Ghirri di Caltagirone CT,
impegnata da oltre un decennio nella diffusione della cultura fotografica in Sicilia, con la cura e il coordinamento di Sebastiano FAVITTA e Attilio GERBINO, il patrocinio dell’Amministrazione della Città di Caltagirone e dell’A.N.A.F. – Associazione Nazionale Arti Fotografiche – presenta negli spazi della Corte Capitaniale, dal 2000 prestigiosa sede espositiva della galleria, una singolare selezione di cinquanta opere tra stampe fotografiche – colore e bianco nero –, video e installazioni sonore del fotografo Enrico MASI in tandem con la stilista Valeria DI MARIA, dal titolo

MAMIYA
SICILIA / NEW YORK
MANIFESTO

La storia della visione si evolve parallelamente all’evoluzione delle tecniche e della tecnologia ad essa connesse. Quando lo sguardo si fa immagine dipinta, stampata e in ultimo digitale porta con sé indissolubilmente un modo di vedere che, per quanto legato all’apparente estemporaneità del fenomeno fisiologico, si risolve comunque in una finestra chiaramente pensata e strutturata il più delle volte in formato rettangolare ma non di rado, analogamente alla geometria delle aperture architettoniche, si fa ellittica, circolare e naturalmente quadrata. Ed è intorno a quest’ultima configurazione che proveremo a riflettere su una visione quadrata.

Il formato in fotografia, come in arte, implica una scelta che non è mai mera improvvisazione.
Tra le figure geometriche, e di conseguenza tra i formati delle immagini, se il cerchio riconduce a tutto ciò che è celeste – il cielo, l'anima, l'infinito e Dio stesso – il quadrato – figura antidinamica per eccellenza – ci riporta sulla terra e alle cose umane come espressione tangibile dell’elemento divino. La struttura stessa di assi e diametri che configura le due forme ci parla di un legame che è rimando, relazione, affinità e complementarità. Se esiste una fotografia quadrata, come riflette Giovanni CHIARAMONTE, essa è tale perché nasce da precise regole compositive consapevoli del centro – nucleo e fulcro – che non necessariamente si coniuga o identifica col soggetto, il tema o il protagonista dell’immagine ma, non di rado, nella tensione quasi spirituale della sua assenza e in questo vuoto abitato trova la sua espressione migliore, la sua stessa ragione d’essere.

La mostra, mettendo in relazione cinquanta stampe su alluminio – silver glass cm 50 x 50 –, due video – una suite piccolo formato 135 e la Trilogia di New York – e l’istallazione audio Avenues ci guida in un viaggio nel mondo del medio formato originale, sperimentato attraverso gli scatti di una fotocamera giapponese – una MAMIYA C220 datata 1968 – sopravvissuta avventurosamente agli anni Settanta, gli Ottanta e ancora i Novanta per rivivere nelle mani di Enrico MASI, giovane autore contemporaneo di reportage e sperimentazioni artistiche, nella Sicilia del XXI secolo dalla quale, nell'arco di sedici mesi, si dispiega un percorso che porterà l’autore verso New York City. Il tema dominante ruota intorno alla cultura che, trasformandosi in visione, archivia le emozioni in stampe, proiezioni e suoni.

Sebastiano FAVITTA, Attilio GERBINO
Caltagirone, 02 luglio 2009

Enrico MASI

Cresciuto a Bologna dove si laurea prima in Lettere moderne e poi in Cinema, televisione e produzione multimediale con una tesi intitolata Shooting Postmoderno.

1998 – Comincia a girare per l’Europa suonando con diverse compagnie e sviluppando un estetica performativa legata al gesto e alla compenetrazione di vari livelli espressivi tra i quali testo, corpo, luci, strumenti e immagine riprodotta.
2005 – Con un allestimento ispirato all’archeologia industriale, prima esposizione ufficiale presso la facoltà di Ingegneria di Bologna.
2006 – Partecipa a una collettiva organizzata presso la Rocca dei Bentivoglio di Bazzano, al confine tra Modena e Bologna (pubblicazione).
2007 – Presso la Galleria Scherer 8, nel quartiere di Wedding di Berlino, presenta in una personale l’installazione EX Citing e, a fine anno, coordina la mostra del gruppo Caucaso presso la Galleria Alto Tasso, in piazza San Francesco a Bologna (maledetty turisti). In parallelo, all’interno del progetto Shooting Postmoderno, produce vari filmati – Roma, La situation est Claire, Khalid – che sono allestiti e proiettati in varie citta' d Italia e d’ Europa.
2008 – Da quest’anno lavora presso il laboratorio Mela, del Dipartimento di Scienze della formazione dell’Università di Bologna e presso lo studio Basement fondatore di Caucaso, associazione culturale.
2009 – Nel mese di marzo il video Khalid viene menzionato, per regia e produzione, al Festival del documentario scientifico organizzato dal Cnr di Roma.

Valeria DI MARIA

1985 – Nasce in Veneto da genitori siciliani, padre di Salaparuta e madre di Partanna.
2004 – Dopo il liceo frequentato a Mazara del Vallo, frequenta il Polimoda di Firenze. Nei 4 anni vissuti tra Firenze e Prato produce una collezione ufficiale dedicata alla memoria di FALCONE e BORSELLINO e partecipa a diversi eventi di moda tra sfilate, mostre ed happening. Produce una serie di cinque vestiti per un atelier dell'isola d'Elba.
2007/2008 – Collabora con lo studio CATALDI di Prato su progetti realizzati per conto della stilista britannica Vivienne WESTWOOD.
2008 – Si trasferisce a Catania dove lavora come prima assistente nell’atelier della stilista Marella FERRERA e collabora con la scena teatrale di ricerca del capoluogo etneo.

Galleria fotografica Luigi Ghirri
via Duomo, 11 - Caltagirone (CT)
Orario: mar./dom. 9.30 -12.30, 16.00 -19.00
Ingresso libero

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