La distruzione e l'origine. Le opere che formano la grande installazione - dipinti, disegni e ceramiche-, danno vita ad una sorta di mappa celeste, intesa come luogo di orientamento,.
a cura di Loredana Finicelli
L'installazione di Mario Vespasiani attraverso lo studio metafisico del volto, approfondisce il concetto di ''attraversamento'' inteso come passaggio tra l'io e l'altro.
Partendo dai volti presenti negli affreschi all'interno del Teatro, le opere - che appaiono nelle tonalità quasi consumate del tempo e dagli agenti atmosferici (per via dei colori meno cangianti rispetto ai dipinti precedenti) o dal tocco dei fedeli (dove mancano parti di volto) - prendono spunto dagli archetipi delle etnie che danno origine alle molteplici razze umane, per sottolineare l'importanza delle differenze nell'incontrare il prossimo attraverso il gesto del contatto e del dono gratuito. Le opere che formano la grande installazione danno vita ad una sorta di mappa celeste, intesa come luogo di orientamento, come segno di disponibilità al più naturale processo di apertura.
Simili a reliquie sacre le opere danno la sensazione di apparire e svanire sotto gli occhi, come se il tempo o il contatto che partecipano alla distruzione materiale potessero al tempo stesso dare luogo ad una nuova origine nel cuore dello spettatore.
L'installazione è formata opere inedite tra da dipinti, disegni e ceramiche.
Per l'occasione sarà disponibile una pubblicazione con i testi della curatrice Loredana Finicelli e di Andrea Fiamma.
Concerti a tema legati all'installazione di Mario Vespasiani:
Sabato 11 luglio alle ore 19,30 Livaraja
Sabato 18 luglio alle ore 19,30 Coro Ars Nova
Inaugurazione 11 luglio ore 18
Teatro Comunale
Piazza Lauretana, 3 - Toffia (RI)
Tutti i giorni dalle 16.00 alle 22.00
Ingresso libero