Alle ore 18 inaugurazione della mostra "La preda evanescente". Durante la serata readind di poesie di Giorgio Caproni con Monica Faggiani ed Alessandra Linetti.
La preda evanescente
a cura di Adelinda Allegretti
Lunedì 6 maggio 2002 - dalle ore 18 alle 22
Sarà presente l'Artista
Durante la serata reading di poesie di Giorgio Caproni con Monica Faggiani ed Alessandra Linetti
Testo desunto dal catalogo:
"La storia dell'arte è costellata di capolavori nati dal connubio tra la scultura e la pittura, da un lato, e la poesia e la musica dall'altro, eppure l'artista contemporaneo tende a chiudersi nel suo guscio, evitando in tal modo il confronto e soprattutto la commistione dei linguaggi. Ci sono pur sempre delle eccezioni a questa che sembra essere divenuta una regola e la prima mostra personale di Giorgio Mondolfo ne è la riprova.
Le atmosfere brumose, gli umori della foresta, l'odore che la preda lascia dietro di sé, la concitazione della caccia che promanano dalla poesia di Giorgio Caproni (1919-1990), autore al quale peraltro Mondolfo si sente legato dalle comuni origini livornesi, trovano in queste fotografie la giusta dimensione, i versi del primo acquistando consistenza, quasi materializzandosi, nelle immagini del secondo. La caccia, in cui le figure dell'inseguito e dell'inseguitore si alternano e si confondono, in una metafora senza tempo dell'eterno gioco della seduzione, diviene un territorio di confronto/scontro. Non valgono regole ("L'importante è colpire alle spalle", scrive Caproni - da Geometria, 1976) e la vera sconfitta arriverà nel momento in cui il cacciatore raggiungerà la preda ("... fallirai nel momento in cui la abbatterai ..." - da Certezza, 1985).
Ma la raggiungerà mai "... la Bestia che -catturata- resta in perpetuo distante" (La più vana, 1984)? Meglio non saperlo, lasciare che la rincorsa continui, che si arrivi a formare quello che Caproni definisce "un cerchio", in cui è lo stesso inseguito che rincorre l'inseguitore, creando una confusione di ruoli che non consente più di dire "chi sia il perseguitato e chi il persecutore" (da Geometria).
E quando il cerchio si chiude, solo allora, si apre un momento di riflessione personale.
È proprio questa La preda evanescente di Mondolfo, eterea ed apparentemente soggiogata, che come La preda di Caproni è in realtà colei "che attira chi la respinge e azzera chi la sfida"."
Torino, 14 aprile 2002
Adelinda Allegretti
BIOGRAFIA:
Fotografo specializzato nel trattamento del beauty, Giorgio Mondolfo ha collaborato e collabora con le maggiori testate femminili ed agenzie di pubblicità italiane, realizzando servizi ambientati in Italia ed all'estero.
Come regista ha realizzato nel mondo documentari culturali, archeologici e sociali, videoclips e spots. Il suo sito è http://www.giorgiomondolfo.com
Immagine: Giorgio Mondolfo, La preda evanescente.
L'esposizione rimarrà aperta sino al 5 giugno 2002.
Orari: 10,30-13/15,30-19,15; chiuso domenica, lunedì mattina.
Per informazioni e per ricevere ulteriore materiale fotografico: tel. e fax 011-3111368
Bianca Maria Rizzi
Via Molino delle Armi, 3 - Milano
Tel. 02-58314940