10 grandi installazioni compongono la mostra di Pierluigi Febbraio intitolata 'Passo come un'ombra in un mondo di apparenza' al 2 piano dello storico edificio aretino. Lidia Bachis in 'RoundTrip: commedia' vuole ricreare le atmosfere dell'Inferno, Purgatorio e Paradiso, che rivivranno nelle sale del museo aretino, popolandole di nuovi santi e nuovi diavoli, eternati in ritratti e in installazioni.
Pierluigi Febbraio in ''Passo come un'ombra in un mondo di apparenza''
a cura di Fabio Migliorati
La stagione espositiva della Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Arezzo prosegue con la mostra del lavoro di Pierluigi Febbraio: giovane artista romano, già vincitore del Premio Celeste 2006. 10 grandi installazioni comporranno la mostra che si articolerà al II piano dello storico edificio aretino, poggiato architettonicamente alla chiesa di San Francesco, che ospita la Leggenda della Vera Croce di Piero della Francesca. In collaborazione con Galleria Romberg Arte Contemporanea di Roma, l’evento sarà curato dal critico aretino Fabio Migliorati e, per l’occasione, verrà presentato un catalogo Edizioni Romberg, con testi di Matteo Galbiati, Gianluca Marziani, Fabio Migliorati, Viviana Siviero. Lo scritto è la prima monografia dell’opera dell’artista, in cui i quattro trattano il senso dell’espressione artistica di Pierluigi Febbraio.
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Lidia Bachis in ''RoundTrip: commedia''
a cura di Fabio Migliorati
Arezzo conferma di voler assistere alla giovane arte contemporanea (di un certo spessore) con l’evento espositivo dell’estate. Alla Galleria Comunale d’Arte Contemporanea di Arezzo si affronta il periodo più caldo dell’anno con «RoundTrip: Commedia»: una mostra che si preannuncia interessante perché è un cammino nella cultura contemporanea occidentale, con passo veloce e rumoroso, ma con sguardo dal passato, che proviene da lontano, dalla distanza della tradizione. L’indagine è quella di una dimensione dell’aldilà secondo la fantasia letteraria dantesca...
Inferno, Purgatorio, Paradiso rivivranno nelle sale del museo aretino, popolandole di nuovi santi e nuovi diavoli, eternati in ritratti e in installazioni per mano di Lidia Bachis. L’artista romana, già allieva di Enrico Manera, torna quindi ad Arezzo, in una mostra che si avvale della collaborazione con l’Associazione Culturale Arte Etruria e di quella con Next Art Gallery, adesso NAG Contemporary. L’esposizione, promette il curatore, il critico aretino Fabio Migliorati, assumerà i previsti connotati espressivi di un esempio sociologico, attraverso la comunicazione del confronto per identificazione, in un allestimento che garantirà di stupire coinvolgendo anche i non-addetti-ai-lavori. L’argomento di una vita dopo la morte, infatti, non può essere che presente in ognuno di noi, connaturando, ciascuna concezione, di un rapporto più o meno stretto con il passato immaginativo di Dante Alighieri. Bachis, novello Virgilio, accompagna i suoi personaggi nella cerca della verità: una verità che, secondo vizio o virtù, potrebbe diventare la cosa più importante (prima o poi, per tutti e in eterno). L’esposizione si articolerà al I piano dello storico edificio aretino, poggiato architettonicamente alla chiesa di San Francesco, che ospita la Leggenda della Vera Croce di Piero della Francesca. Per l’occasione, verrà edito un catalogo NAG Produzioni, con testi critici di Fabio Migliorati e di Alessandro Riva.
Immagine: Lidia Bachis
Inaugurazione 31 luglio ore 18
Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea
piazza San Francesco, 4 - Arezzo
Orario lunedì-domenica 9/13 e 16/20
Orario estivo (dal 1/7 al 31/8): dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.30 alle ore 13.00
ingresso libero