Studio Cannaviello
Milano
via A. Stoppani 15
02 87213215 FAX 02 87213216
WEB
Umberto Chiodi
dal 17/9/2009 al 6/11/2009
mart-sab 10.30-19.30

Segnalato da

Studio d'arte Cannaviello



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Umberto Chiodi



 
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17/9/2009

Umberto Chiodi

Studio Cannaviello, Milano

Superfetazione. A meta' tra quadro e scultura, con tendenza all'installazione, le nuove opere di Chiodi si collocano nel sottile punto di intersezione tra la vitalita' e il suo congelamento. Tutti gli oggetti (animali impagliati, frammenti di mobili usati, cornici, fotografie, passamaneria) entrano in rapporto reciproco, definendo alla perfezione lo spazio che compete a ciascuno di essi.


comunicato stampa

Lo studio d’arte Cannaviello presenta “Superfetazione”, la mostra personale di Umberto Chiodi (1981). L’artista, alla terza esposizione in galleria, gode di una presenza ormai consolidata nel panorama dei giovani artisti italiani. Nel 2006 e 2007, due mostre personali lo hanno visto protagonista presso la galleria Michael Schultz di Berlino e la Galleria Nazionale di Belle Arti di Sofia.

La mostra coglie un momento di passaggio fondamentale nella poetica dell’artista. Il disegno che l’ha caratterizzato dall’esordio rimane sottotraccia, e lascia il posto ad assemblaggi allo stesso tempo evocativi e razionali, austeri e fantasiosi. La provenienza degli oggetti è uno spunto di partenza presto dimenticato. La fase di raccolta, nelle cantine, nei mercati dell’antiquariato, in vecchie case, è solo un preliminare: una volta riposizionati nell’opera gli oggetti sacrificano la loro identità originaria e diventano parte di una composizione estremamente sapiente. A metà tra quadro e scultura, con tendenza all’installazione, le nuove opere di Chiodi si collocano con esattezza nel sottile punto di intersezione tra la vitalità e il suo congelamento. Tutti gli oggetti (animali impagliati, frammenti di mobili usati, cornici, fotografie, passamaneria) entrano in rapporto reciproco, definendo alla perfezione lo spazio che compete a ciascuno di essi.

La composizione che ne risulta è un sistema altamente coerente, con direttrici spaziali e rimandi biunivoci, ma con una chiusura formale che sublima tutte le componenti in un’unità complessiva. Rimane fondamentale anche l’intervento manuale dell’artista, che agisce sugli oggetti di recupero spesso modificandoli profondamente, e associa loro sbalzi in rame, dorature, collage. Gli oggetti sembrano essere di colpo tornati in vita, prendendo improvvisamente forza e espandendo a dismisura il loro impatto sull’immaginario, in una superfetazione mediata e regolata dall’artista. Ogni opera è suggestiva metafora del presente, in cui gli individui sono dotati di identità multiple, costruite pezzo per pezzo mediando tra tradizione e spinta spasmodica per l’innovazione.

Esposto anche il ciclo delle cartine geografiche, in cui Chiodi elimina le terre dalla mappa, lasciandovi solo le strade e i fiumi, come fossero le diramazioni di un sistema arterioso. La nuova produzione di Chiodi è infine un’ottima opportunità per riaccostarsi a un genere artistico glorioso ma poco in uso oggi in Italia, l’assemblaggio. Un genere tanto più denso di significati nella società attuale, più che mai una società del consumo. La mostra è accompagnata da un catalogo con le riproduzioni di tutte le opere e un testo critico di Giorgio Verzotti.

Inaugurazione 18 settembre 2009 alle ore 18

Studio d’Arte Cannaviello
Via Stoppani, 15 Milano
orari: dal martedi al sabato, dalle 10.30 alle 19.30
ingresso libero

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