Palazzo Libera
Villa Lagarina (TN)
via Garibaldi, 10
0464 414966 FAX 0461 220165
WEB
La forma e la figura
dal 4/9/2009 al 17/10/2009
14-18, sabato e domenica 10-12.30 e 14-18, lunedi chiuso

Segnalato da

Promart Trento




 
calendario eventi  :: 




4/9/2009

La forma e la figura

Palazzo Libera, Villa Lagarina (TN)

Omaggio a Aldo Caron. Per l'occasione sono stati chiamati quattro giovani scultori - Roberto Facchinelli, Florian Grott, Nada Pivetta e Simone Turra - che presentano le loro opere, accanto a quelle del maestro.


comunicato stampa

E’ al grande scultore Aldo CARON che la PROMART di Trento ed il Comune di Villa Lagarina (http://www.comune.villalagarina.tn.it) dedicano il nono evento del progetto pluriennale ARTELibera. Palazzo Libera per l’Arte Contemporanea.

A rendere omaggio all’artista, scomparso esattamente tre anni orsono, all’età di 87 anni, sono stati chiamati quattro giovani scultori – Roberto Facchinelli, Florian Grott, Nada Pivetta e Simone Turra – che presenteranno le loro opere, accanto a quelle del Maestro, a Palazzo Libera (Villa Lagarina, Trento), dal prossimo 5 settembre fino al 18 ottobre.

“La Forma e la Figura”, richiamo esplicito ai segmenti dell’arte plastica che hanno entrambi visto eccellere l’opera di Aldo Caron, oltre a rappresentare il titolo della mostra saranno il segno caratterizzante del video di Giuseppe Miniaci (“Nelle forme di Caron la musica dello spazio”, 1985), allievo del Maestro, che verrà proiettato durante l’intero calendario dell’esposizione. La mostra sarà accompagnata da un catalogo (Ed. Publistampa, Collana Arte) ricco delle immagini di tutte le opere esposte e di un saggio critico di Riccarda Turrina.

L’iniziativa gode dei patrocini istituzionali della Regione Trentino/Alto Adige (che figura anche tra i prestatori di opere in mostra), della Provincia Autonoma di Trento, del Comune di Villa Lagarina e di quello di Borgo Valsugana (che insignì Caron della cittadinanza onoraria).

Sostengono la manifestazione la Cassa Centrale Banca SpA (http://www.cassacentrale.it) e la Target sas (http://www.target-tn.it), azienda main sponsor della mostra e dell’intero progetto pluriennale di PROMART, che negli anni ha consolidato la propria leadership nel campo della comunicazione aziendale attraverso la PTO “pubblicità tramite l’oggetto”.

BREVI NOTE BIOGRAFICHE

Aldo CARON
Nasce a Pove del Grappa (Vi), il 2 febbraio 1919. Ha appena sette anni quando si misura per la prima volta con la pietra, nella bottega del padre, artigiano del marmo. Trasferitosi con la famiglia a Borgo Valsugana, in Trentino, a seguito della grande crisi del 1929, il ragazzo inizia a dedicarsi alla pittura ed al disegno.

A metà degli anni Quaranta, Caron, con la certezza che “per imparare a nuotare bisogna andare dove l’acqua è più alta” e grazie al sostegno della compagna Wanda, decide di affrontare gli esami per l’ammissione all’Accademia di Brera. Brillantemente superata la prova e chiuso il turbolento rapporto con il suo primo insegnante, Giacomo Manzù, il giovane artista veneto-trentino ottiene di poter seguire gli insegnamenti di Marino Marini, dal quale apprende le infinite possibilità dell’arte plastica, imparando ad avvertirla come necessità di vita.

Trasferitosi a Roma, dove si merita in premio dal Ministero dell’Istruzione la disponibilità di uno studio a Villa Massimo, accanto a Guttuso, Greco, Leoncillo, Mazzacurati ed altri grandi nomi dell’arte contemporanea, Caron sviluppa un vivace itinerario di esperienze artistiche, da quella formale dei primi anni Cinquanta a quella astratta, fino al confronto con l’informale di cui lo scultore ammette l’estetica, denunciando però l’esigenza di un contatto reale e più profondo con la natura. Intenso, in questo periodo, il suo rapporto di fraterna amicizia e di stima reciproca con Afro e Mirko Basaldella, con Franco Gentilini e con l’editore De Luca. La vita nella capitale è anche la palestra dove Caron misura quotidianamente il suo temperamento, la sua orgogliosa autonomia di pensiero; Roma è città dove, anche per chi pratica l’arte, possono svilupparsi indifferentemente occasioni per subdoli ed accattivanti compromessi oppure grandi opportunità di libero confronto delle idee. Gli uomini (e la loro etica) si misurano per le scelte che fanno e per la coerenza che tempo per tempo consente loro di confermarle. Caron non ha mai avuto dubbi – nella vita ed in arte – nel praticare una quotidiana e totale libertà di pensiero, con la naturalezza di chi vive incurante del rischio di dover pagare un prezzo (agli schieramenti di parte, a quelli soffocanti del mercato, al chiacchierio dei critici di professione) per il piacere di mantenere in ogni istante la piena stima di se stesso. Con questa visione della vita, lo scultore si affaccia anche al mondo dell’insegnamento e dell’impegno sociale, dirigendo l’Accademia di Belle Arti di Viterbo e guidando le prime forme di aggregazione sindacale degli artisti.

Fin dalla metà degli anni Cinquanta, in parallelo all’attività di scultore di carattere, Caron tiene vivo il suo impegno di ritrattista, con sperimentazioni che lo portano – negli ultimi anni della sua vita – alla realizzazione, fino a quel momento mai esplorata, di ritratti modellati in ceramica raku.

Importanti istituzioni pubbliche e private – dall’INAIL di Roma alla Biblioteca Nazionale pure di Roma, dall’AGIP di San Donato Milanese alla Del Favero di Trento, dalla Cassa Rurale di Pergine Valsugana al Comune di Borgo Valsugana – testimoniano, con le loro committenze, il valore assoluto dell’opera di Aldo Caron, confermato – negli anni – da innumerevoli rassegne espositive collettive e personali, tra le quali la partecipazione a due Biennali veneziane e ad altrettante Quadriennali romane, la grande mostra antologica che nel 1992, curata da Danilo Eccher, gli dedica la Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento e l’acquisizione in donazione di un suo bronzo “storico” da parte della Galleria d’Arte Moderna di Bologna.

Dopo oltre quarant’anni di intensa partecipazione alla vita sociale e culturale della capitale, nei primi anni Novanta Aldo Caron torna tra le montagne di quell’amato Trentino che considera ormai suo, anche qui continuando, con incontaminato entusiasmo, il suo quotidiano dialogo creativo con la materia. Wanda gli è sempre intensamente e teneramente vicina, ispirandone le straordinarie intuizioni formali, fin quasi alla primavera del 2001 da viva e ancor dopo, fino al settembre del 2006, quando Aldo la raggiunge, lassù.

Roberto FACCHINELLI
Nasce a Trento il 9 luglio 1973.
Si diploma nel 1992 all’Istituto d’Arte “A. Vittoria” di Trento per poi frequentare l’Istituto Universitario di Architettura a Venezia. Nel 2004 consegue il diploma quadriennale all’Accademia di Belle Arti “G. B. Cignaroli” di Verona e, nel 2009, il Diploma Specialistico in Arti Visive (Istituto di Scultura) presso la stessa Accademia.
E’ insegnate per le discipline artistiche.
Vive e lavora a Martignano (TN) – facchinelli.r@alice.it – 348.8227004

Florian GROTT
Nasce a Rovereto (TN) il 2 aprile 1974 e cresce a Guardia di Folgaria.
Dopo aver frequentato la Scuola d’Arte di Ortisei e, successivamente, la Scuola Professionale d’Arte della stessa località, nel 1996 intraprende gli studi all’Accademia di Belle Arti “G. B. Cignaroli” di Verona.
Il suo nome figura nel recente Catalogo della Scultura Italiana della Giorgio Mondadori Editore.
Vive e lavora a Guardia di Folgaria (TN) – info@grott.net – 0464.721638

Nada PIVETTA
Nasce a Milano il 20 luglio 1970.
Nel 1992 si diploma in scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera. Dal 1993 è assistente e collabora con diversi artisti tra i quali Salvatore Fiume, Aligi Sassu ed Enzo Cucchi.
Vive e lavora a Milano – nadapivetta@libero.it – 339.5925963

Simone TURRA
Nasce a Transacqua (TN) il 6 agosto 1969.
Dopo aver frequentato l’Istituto d’Arte di Pozza di Fassa, nel 1992 si diploma in scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera.
Nei primi mesi del 2009 Skyra Editore gli dedica una importante monografia curata da F. Gualdoni.
Vive e lavora a Tonadico del Primiero (TN) – simoneturra@gmail.com – 348.3632697

Evento collegato:
per l’intera durata della mostra verrà proposto il video ''Nelle forme di Caron la musica dello spazio'' (1985),
tesi di laurea di Giuseppe (Pino) Miniaci, allievo del M.o Caron

Palazzo Libera
via Garibaldi, 10 - Villa Lagarina (TN)
Orario: 14 - 18, Sabato-Domenica 10.00 - 12.30 e 14 - 18, chiuso lunedi
Ingresso libero

IN ARCHIVIO [29]
Trans Limite
dal 3/7/2015 al 19/9/2015

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede