Mauro Vignando
Claudio Ambrosini
The Vasulkas
Paolo Gioli
Kurt Hentschlager
Ulf Langheinrich
Thorsten Fleisch
Paolo Chiasera
Gerard Cairaschi
Graw & Bockler
Scott Arford
Alessandra Arno'
Girts Korps
ape5+miky ry
Antonin De Bemels
Otolab
Chiara Agnello
Mario Gorni
Claudia D'Alonzo
Marco Mancuso
Elisa Gattarossa
"Absence Bulletin" e' una mostra in cui Vignando raccoglie una serie di nuovi lavori che condividono storie di assenza e di distanza. Lo spazio espositivo e' dominato dall'installazione La Chineserie, ricostruzione di quella che l'artista ha creduto per molto tempo essere una pizzeria cinese. La rassegna "Quando l'occhio trema. Il flicker tra cinema, video e digitale" propone fino al 26 settembre una ricostruzione delle sperimentazioni di "ambiguita' percettiva" attraverso opere di autori storici e contemporanei. Incontro in occasione dell'inaugurazione.
Mauro Vignando
Absence Bulletin
a cura di Chiara Agnello
La nuova stagione espositiva di Careof apre con la mostra personale dell’artista Mauro Vignando Absence Bulletin. Raffinato, follemente logico e dal gesto asciutto, Mauro Vignando raccoglie in questo progetto una serie di nuovi lavori che condividono storie di assenza e di distanza.
Lo spazio espositivo è dominato dall’installazione La Chineserie, ricostruzione di quella che l'artista ha creduto per molto tempo essere una pizzeria cinese. La riproduzione dell’incombente soffitto posticcio, illuminato da sette lampade, è una copia nata dalla semplice osservazione: sospesa a mezz’aria La Chineserie diviene un “supporto di atmosfera”, lasciando emergere la luce come elemento primario.
Il viaggio prosegue attraverso lavori di piccole dimensioni, in un percorso che si snoda tra tracce cariche di vissuto e indicazioni solo parzialmente svelate. Obj Trv è il ready-made di una tabacchiera in metallo su cui si legge un'iscrizione incisa a mano, forse una dedica, ma cancellata con un punteruolo e resa illeggibile in modo irreversibile.
Ugualmente e irrimediabilmente persa è la giovinezza dei genitori dell'artista, rappresentati nel doppio ritratto fotografico Me. Attraverso la sovrapposizione dei tratti somatici dei loro volti, Vignando sembra generare un suo autoritratto impossibile, idealmente composto dalla “fusione” dei due genitori rappresentati in un’epoca precedente il loro incontro.
Anche gli ultimi due lavori, che attingono all’immaginario scientifico, introducono un elemento di disturbo e un margine d’incertezza.
In Biografia romanzata di Evariste Galoise una voce metallica legge un testo sullo scienziato visionario anticipatore di molti concetti della matematica moderna. Uno strano accento anglofono storpia le frasi e ne rende difficile la comprensione, creando uno scarto tra le parole scritte e quelle recitate.
"A due metri di distanza da uno specchio, l'immagine viene restituita con un ritardo di sedici nanosecondi": è la semplice nozione fisica riportata dall’opera 16ns.
Mauro Vignando (Pordenone 1969) vive e lavora a Milano.
Selezione recenti mostre personali. 2009: Réel, Galleria Lucie Fontaine, Milano; Hidden geometry, Placentia Arte, Piacenza. 2007: ZUDTQCSS, Spazio FVG, Villa Manin, Udine; Mauro Vignando, Room arte contemporanea, Milano.
Selezione recenti mostre collettive. 2009: As you enter the exhibition you consider this a group show by an artist you don’t know by the name of Mr Rossi, Spazio Minerva, Milano; New Italians Epic, Brown space, Milano. 2008: Il rimedio Perfetto, Galleria Riccardo Crespi, Milano. 2007: A Certain Ratio, Room arte contemporanea, Milano.
Absence Bullettin fa parte di un più ampio progetto di promozione dell’arte italiana su cui si è focalizzata la programmazione 2009 di Careof, realizzato grazie al sostegno della Fondazione Cariplo.
A novembre inaugurerà la tappa conclusiva di questa stagione di eventi: una selezione di artisti dall’Archivio DOCVA (Il Raccolto d’Autunno è stato Abbondante, 10.11.09>19.12.09), un progetto di Careof e Viafarini in collaborazione con l’ Assessorato alle Culture, Identità e Autonomie della Regione Lombardia a cura di Chiara Agnello e Milovan Farronato.
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Dal 17 al 26 settembre
Quando l'occhio trema
Il flicker tra cinema, video e digitale
a cura di Mario Gorni e Claudia D’Alonzo
Giovedi 17 settembre alle ore 17.30 Careof DOCVA, presenta Quando l’occhio trema. Il flicker tra cinema, video e digitale, videoscreening a cura di Claudia D’Alonzo e Mario Gorni, in collaborazione con INVIDEO e Digicult. In occasione dell’inaugurazione, nel corso di un incontro aperto al pubblico, si confronteranno sul tema del ‘flicker’: Claudia D’Alonzo del network Digicult; Elisa Gattarossa di INVIDEO; Mario Gorni, direttore di Careof DOCVA; Marco Mancuso, direttore di Digicult; otolab, collettivo milanese di sperimentazione audiovisiva.
Quando l’occhio trema - tratto dall’omonimo film di Paolo Gioli del 1989 - costruisce un percorso storico e metodologico sull’uso della tecnica del flicker attraverso una selezione di dieci lavori, provenienti dagli archivi video DOCVA e INVIDEO, insieme a opere di autori collegati al network internazionale di Digicult.
Il ‘flicker’ è una tecnica applicata in molte forme d’arte, cinema sperimentale su pellicola, ambienti ed installazioni di luci, video analogico e audiovisivo digitale. Tale tecnica si basa su uno specifico fenomeno percettivo. La normale percezione dell’immagine in movimento avviene con una frequenza di 24 fotogrammi al secondo. Diminuendo questa frequenza tra i 6 ed i 18 fts, si crea uno sfarfallio visivo che corrisponde ad una stimolazione diretta del nervo ottico, ad una proto-visione nella quale i ritmo visivo si sincronizza direttamente con le nostre onde celebrali.
Il flicker rientra in quella categoria che Edmund Husserl definisce come ambiguità percettiva, in quanto offre la possibilità di travalicare le convenzioni del conoscere abituale per comprendere e rapportarsi al reale attraverso nuove possibilità, date dalla destabilizzazione - in questo caso violenta, a volte traumatica - di abitudini percettive assuefatte e automatizzate.
Gli artisti sperimentano attraverso il flicker sia un piano fenomenologico, quello della stimolazione anomala del nostro apparato percettivo, che un’analisi strutturale dei codici dell’immagine in movimento.
La rassegna Quando l’occhio trema, propone una parziale ricostruzione del percorso storico di questa sperimentazione artistica, attraverso la proposta di autori della storia del cinema e del video, insieme ad alcuni autori del digitale contemporaneo: Claudio Ambrosini, ape5+miky ry, Scott Arford, Alessandrà Arnò, Gerard Cairaschi, Paolo Chiasera, Antonin De Bemels, Thorsten Fleisch, Paolo Gioli, Graw & Bockler, Granular Synthesis (Kurt Hentschläger/Ulf Langheinrich), Girts Korps, otolab, Steina e Woody Vasulka.
Grazie alla collaborazione tra l’Archivio DOCVA, l’Archivio di INVIDEO e Digicult, Quando l’occhio trema si configura anche come momento di ricerca, per concepire il materiale d’archivio come strumento dinamico attraverso il quale instaurare relazioni e scambi, punto di partenza imprescindibile per instaurare confronti tra le esperienze storiche della sperimentazione audiovisiva e gli sviluppi rappresentati dagli autori più contemporanei. Confronto sempre più necessario non solo per il recupero, la conservazione e la valorizzazione di un patrimonio storico fondamentale, quello dell’audiovisivo sperimentale, ma anche e soprattutto per la definizione dei parametri scientifici di interpretazione e studio per l’eterogenea e multiforme produzione artistica digitale.
Programma
The Vasulkas, Noisefields, USA, 1974, 9'54’’, col.
Courtesy Archivio INVIDEO
Claudio Ambrosini, Light solfeggio, Italia, 1977, 2’17’’, b/w
Courtesy Archivio DOCVA
Paolo Gioli, Quando l'occhio trema, Italia, 1989, 12', b/w
Courtesy Paolo Gioli
Kurt Hentschläger/Ulf Langheinrich (Granular Synthesis), Form, Austria, 2000, 3’, col.
Courtesy Granular Synthesis
Thorsten Fleisch, Superbitmapping, Germania, 2000, 2’3’’, col.
Courtesy Thorsten Fleisch
Paolo Chiasera, 20mo Livello, Italia, 2001, 6’, col.
Courtesy Archivio DOCVA
Gerard Cairaschi, Délice, Francia, 2002, 9’,
Courtesy Archivio INVIDEO
Graw & Bockler , Because, Germania, 2002, 3’47’’, col.
Courtesy Archivio DOCVA
Scott Arford, Untitled for television, USA, 2003, 5’ 57’’, col.
Courtesy Scott Arford
Alessandrà Arnò, Stars, Italia, 2003, 4’, b/n
Courtesy Archivio DOCVA
Girts Korps, Ho deciso di non fare più l’arte, Italia, 2003, 3’, col.
Courtesy Archivio DOCVA
ape5+miky ry, Scarti, Italia, 2005, 10’ 37’’, col.
Courtesy ape5
Antonin De Bemels, Merge/Se Fondre, Belgio 2006, 24'30'', col.
Courtesy Archivio INVIDEO
Otolab, Vagina cosmica, Italia 2009, 4’ 50’’, col.
Courtesy Otolab
Immagine: Mauro Vignando
Presentazione e proiezione video giovedì 17 settembre 2009 ore 17.30
intervengono Claudia D’Alonzo, Elisa Gattarossa, Mario Gorni, Marco Mancuso, otolab
Inaugurazione ore 18.30
Careof DOCVA
Fabbrica del Vapore, via Procaccini 4 Milano
da martedì a sabato dalle 15 alle 19 e su appuntamento
apertura straordinaria in occasione di Start Milano
venerdì 18, sabato 19 e domenica 20 settembre dalle 15 alle 20
ingresso libero