Ex Chiesetta di Sant'Antonio
Morgano (TV)
piazza Indipendenza (Badoere)
0422 837219
WEB
Nebojsa Despotovic e Giacomo Roccon
dal 18/9/2009 al 3/10/2009
venerdi e sabato 15.30-19, domenica 10-13 e 15.30-19

Segnalato da

Carla Ferro




 
calendario eventi  :: 




18/9/2009

Nebojsa Despotovic e Giacomo Roccon

Ex Chiesetta di Sant'Antonio, Morgano (TV)

Human After All. Pittura e scultura si incontrano nella location settecentesca attraverso la scultura iperrealista di Roccon e la pittura neoimpressionista di Despotovic. A cura di Carlo Sala.


comunicato stampa

A cura di Carlo Sala

Dopo la mostra di Barbara Taboni in primavera, la rassegna Phada Murgania 2009 prosegue a settembre con la mostra bi-personale di Nebojša Despotović e Giacomo Roccon, intitolata Human after all. I due giovani autori esporranno nella ex Chiesetta di Sant’Antonio a Badoere di Morgano (Treviso), nell'ambito della decima edizione del ciclo d'arte proposto dalla Pro Loco del Comune di Morgano, con il sostegno di Tecnogamma e curato del critico d'arte trevigiano Carlo Sala. Pittura e scultura si intrecceranno nella location settecentesca all'interno della quale, anche in questa occasione, si dipanerà una interazione tra linguaggi espressivi contemporanei in dialogo con gli spazi evocativi della chiesa sconsacrata.

Nebojša Despotović è un autore caratterizzato da una chiara matrice pittorica di stampo neo-espressionista. La sua pittura porta ad una fruizione su diversi piani percettivi, senza mai svelare in modo immediato tutti gli anfratti espressivi. Osservando l’impianto dei lavori, l’architettura è minimale e oramai si scorgono pochi personaggi. In questa “pulizia” visiva vi è la perdita di molti dettagli del contesto e lo scomparire degli oggetti che fungevano da contorno alla scena. Via via, i pochi aspetti narrativi delle opere sono andati dipanandosi, ed anche gli ultimi barlumi di realtà sono evaporati. Nei lavori recenti il fruitore non è travolto dall’immagine. L’artista non cerca una figurazione marcatamente iconica e diretta. Non vuole stupire lo spettatore. Lo sguardo che osserva le tele dell’artista serbo deve cogliere una dimensione espressiva fatta di frammenti, mai urlati e mai assunti a immagini logo. Despotović riesce a giungere ad una pittura capace di mediare l’immagine per suggestioni delicate, appena sussurrate.

Giacomo Roccon è uno scultore che persegue una linea di stampo figurativo, senza mai cadere in una narrazione sterile e fine a se stessa. Anzi, nei suoi lavori - nonostante un dato espressivo che talvolta è banalmente definito iperrealista - l’autore riesce a creare delle suggestioni che sanno alterare il significato diretto del racconto apparente. Il fruitore si interroga, e va alla ricerca delle ambiguità che sottendono alla rappresentazione. Non vi sono delle interpretazioni univoche, ma tutto è visto sotto varie dicotomie. In ogni lavoro è sottolineato il carattere effimero della distinzione tra bene e male. Oppure, l’impossibilità di capire la reale essenza dell’umano rappresentato, giudizio dal quale lo l’autore volutamente si dissocia. Al contrario tutto è rimesso al fruitore. Roccon, nei suoi lavori crea dei “palcoscenici” della realtà, con un copione per cui ognuno di noi è chiamato a scrivere un finale differente.

Inaugurazione 19 settembre ore 18.30

Ex Chiesetta di Sant'Antonio
Piazza Indipendenza - Morgano (TV)
Orario: venerdì e sabato dalle 15.30 alle 19 e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 19
Ingresso libero

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