Erratici. La linea guida di tutte le opere dell'artista, realizzate con video, installazioni, collage e disegno, e' l'idea del cammino, sia fisico che mentale. A cura di Giangavino Pazzola.
a cura di Giangavino Pazzola
Segna un ulteriore passaggio il cammino immaginario di Enrico Piras, composto da una serie di lavori intitolata Erratici. Un continuum poetico che ha avuto inizio a gennaio di quest'anno, parallelamente ad un’operazione artistica che l'ha visto confrontarsi - insieme al gruppo artistico Aliment(e)azione - con la realtà dell’Ex Ospedale Psichiatrico Rizzeddu di Sassari.
Il titolo della serie, e della mostra, prende spunto dagli erratici: massi di grandi dimensioni che, slacciandosi dalle vette delle montagne e venendo trasportati dai ghiacciai, compiono degli itinerari improbabili e incerti, terminando la loro proiezione in territori in cui mai sarebbero arrivati autonomamente. L’effetto straniante li fa risultare materiali fuori luogo, marcandone un’origine quasi ignota.
La linea guida di tutte le opere è l'idea del percorso - cammino - viaggio, sia fisico che mentale. Le tecniche utilizzate sono state differenti e vanno a toccare diversi linguaggi, dal video all'installazione, dal collage al disegno.
Il lavoro che viene presentato nella Galleria Espace S&P prova la quadratura del cerchio, che scaturisce dalla connotazione intima e comune a tutte le esperienze della serie, individuale o collettiva che sia. Forme varie testimoniano il tempo vissuto e la trasmissione di possibili percorsi. Materiali fungono da catalogo d’oggetti e di ricordi. L’installazione genera un’ambientazione quasi domestica, raccolta e familiare che, riempiendosi e svuotandosi di oggetti raccolti o donati, racconta un viaggio effimero e fiabesco.
Vernissage 19 settembre, ore 19,30
Espace S&P
via Savoia, 19 - Cagliari
Orario: martedi - domenica 19-21
Ingresso libero