Galleria Nove
Berlin
Anna Louisa Karsch Strasse, 9
030 24781636-8 FAX 030 24781637
WEB
Giuliano Vangi
dal 18/9/2009 al 9/1/2010

Segnalato da

Ursula Benvenuti


approfondimenti

Giuliano Vangi



 
calendario eventi  :: 




18/9/2009

Giuliano Vangi

Galleria Nove, Berlin

4 sculture 2006 e 2006. Personale.


comunicato stampa

Grande successo di pubblico e critica per l’inaugurazione a Berlino della neonata GALLERIA 9, un consenso ed una partecipazione di artisti, recensori, collezionisti e giornalisti che gratificano il lavoro di uno dei maggiori maestri internazionali della scultura italiana, Giuliano Vangi, e la tenacia, l’amore per l’arte e la vitalità della direzione italiana della Galleria.

Una mostra che sarà aperta al pubblico fino al 10 gennaio 2010 e assolutamente da non perdere tra i maggiori appuntamenti artistici berlinesi.
La Galleria Nove ha inaugurato la propria attività con la mostra 4 sculture 2006 e 2006 di Giuliano Vangi, si tratta di una serie di sculture e di alcuni dei relativi disegni preparatori, che propone per la prima volta a Berlino il lavoro plastico di Giuliano Vangi, benché ben noto in Germania già dall’inizio degli anni Settanta attraverso significative personali sia in musei sia in gallerie private (da Karlsruhe a Stoccarda, da Reclinghauen a Darmstadt, Monaco di Baviera, Amburgo, Francoforte, Rastatt). Proprio in Germania è infatti avvenuta, tempestivamente, la sua prima affermazione internazionale.

Vangi è uno dei maggiori scultori europei operanti fra la seconda metà del XX secolo e questo inizio di XXI. Dagli anni Sessanta ha originalmente e genialmente riscattato alla scultura del nostro tempo, praticandola in tutta la ricchezza dei suoi attributi tradizionali, un ruolo di centralità archetipa dell’immagine umana, rinnovando inaspettatamente quanto criticamente una remota ascendenza umanistica. Un ruolo che sembrava essersi altrimenti esaurito nell’intensità della caduta esistenziale in modi diversi figurata, in ambito “informale”, negli anni Cinquanta, in particolare da Alberto Giacometti o da Germaine Richier.

Attraverso quattro sculture degli ultimi anni, corredate da alcuni importanti disegni preparatori, la mostra documenta aspetti significativi del lavoro più recente di Vangi (nato a Barberino di Mugello, presso Firenze, nel 1931, e operante fra Pietrasanta e Pesaro, ove risiede). Come spiega Enrico Crispolti nel testo in catalogo, in una istintiva volontà di partecipazione umana la sua immaginazione mira a cogliere sul vivo di un’azione, di una reazione, di un evento, di una sorpresa, il vitalismo reattivo pur insito nella condizione umana considerata nella solitudine dell’individuo. Individuo che nelle sue sculture sembra reagire a un ostacolo, a un destino, al fato antico, faticosamente contrastandolo, a volte emblematicamente inerme, figurato nella sua sola nudità (come, fra le quattro sculture esposte, il prezioso piccolo nudo maschile d’avorio, Uomo, 2008).

Un fato intrinseco al destino umano, che Vangi testimonia tuttavia specificamente figurando le reazioni psicologiche individuali (come qui nel marmo bianco Donna che piange, 2006). Privilegiandole anche nel caso di un riferimento a tragici eventi collettivi, come in particolare quando nel caso del destino di ataviche stragi belliche compiute su inermi, evocando Stazzema (sempre fra le quattro sculture esposte; pure 2008), ne circoscrive il ricordo nel puro rapporto doloroso fra padre superstite e bambino ucciso. O altrimenti come quando riferendosi a una immane tragedia quale le conseguenze del catastrofico ciclone in Katrina (2006), in un drammaticamente animato piccolo gruppo plastico costruito in marmi verdi diversi, vi allude sintetizzando l’evento nell’episodio di due figure inesorabilmente travolte, sovrastate e incalzate da una presenza volante, emblematica della furia naturale, evidenziata in marmo bianco.
Nella programmazione della propria attività espositiva, la Galleria Nove rivolgerà una particolare attenzione a una migliore conoscenza in Germania di esponenti dell’arte italiana del XX e XXI secolo.

Inaugurazione Venerdi 18 settembre, ore 19

Galleria Nove
Anna-Louisa-Karsch-Str.9, 10178 Berlin
ingresso libero

IN ARCHIVIO [10]
Giovanni Manfredini
dal 20/9/2012 al 9/11/2012

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede